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Venerdi, 26 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Marcellino ( Letture di oggi )

Massime di perfezione cristiana:Offende molto Dio e dispiace ai confratelli il mostrarsi diligente nelle cose che riguardano le proprie como­dità ed il sollievo corporale, ed invece freddo e negligente nel lavoro e nella pratica delle virtù.
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Febbraio, mese dedicato alla Madonna di Lourdes.



Maria Lourdes

6. Prima apparizione: 11 febbraio 1858



Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.

La Vergine Maria ha già fatto una scelta: ha scelto la piccola Bernardetta per confidente. Proprio Bernardetta che agli occhi di tutti non è niente di niente: è fragile, malaticcia, non ha niente, non sa niente, non riesce ad imparare niente, ma sa pregare con semplicità, sa pregare col cuore e questo conta!

Così sarà lei la messaggera ideale che dirà al mondo ciò che Nostra Signora vuol dire, raccomandandolo con forza e con dolcezza. Luogo d'incontro sarà una grotta.

Certo, la grotta di Massabielle, prima delle apparizioni, non era come oggi la vediamo!

Allora non era altro che un riparo per i maiali, una specie di sporco rifugio dove i guardiani portavano a pascolare i porci. Un angolo malfamato, riservato ad appuntamenti clandestini, dove si raccoglievano pure i rifiuti trasportati dal fiume Gave.

Se quel giorno Bernardetta, con la sorella e l'amica, si era spinta fin là, era certo perché avrebbe trovato più facilmente legna, ossa e stracci vecchi da rivendere per racimolare qualche centesimo.

Bernardetta ha raccontato più volte, per obbedienza, le apparizioni, nei processi istituiti dalle autorità ecclesiastiche per verificare l'autenticità dei fatti. Sentiamola, riassumendo un po' la sua testimonianza:

"Stavo togliendomi le calze (per attraversare il Gave) quando udii un rumore di vento, come quando c'è un temporale. Il rumore sembrava venisse da tutte le vicinanze e se ne andasse per tutte le direzioni, come fanno i tuoni. Mi voltai dalla parte della campagna e vidi gli alberi con i rami immobili. Intanto avevo intravisto, ma senza fermarvi lo sguardo, un agitarsi di rami e di sterpi dalla parte della grotta. Continuai a togliermi le calze, ma udii di nuovo le stesso rumore. Alzai gli occhi e vidi un fascio di sterpi e di rami che si agitavano, sotto l'apertura più alta della grotta di Massabielle, mentre tutto attorno era immobile! Dietro questi rami, subito dopo, nell'apertura, vidi allora una giovane non più grande di me che mi salutò inchinando leggermente il capo. Nello stesso tempo essa staccò un poco le braccia dal corpo, aprendo le mani. Dal braccio destro le pendeva una corona del Rosario. Io ero spaventata, volevo chiamare le mie compagne che si erano allontanate al di là del fiume, ma non ne ebbi la forza. Mi stropicciai gli occhi, credendo di ingannarmi. Ma la visione era sempre là. La giovane mi sorrideva con molta grazia e sembrava che mi invitasse ad avvicinarmi. Ma io avevo paura. Non una paura, però, come l'avevo avuta altre volte. Infatti sarei rimasta sempre là a contemplare quella visione, mentre quando si ha paura davvero, si cerca di fuggire al più presto.

Allora mi venne l'idea di pregare. Misi la mano in tasca e presi la mia corona, quella che porto sempre con me. Mi inginocchiai e cercai di fare il segno della croce. Ma la mano mi cadde giù e non riuscivo a riportarla alla fronte. A questo punto, però, quella giovane si avvicinò di più a me: teneva la corona in mano e si segnò, come per iniziare la preghiera. Con la mano tremante cercai anch'io di farmi il segno della croce e questa volta ci riuscii. Anche la paura scomparve. Recitai il Rosario. La giovane faceva scorrere i grani della sua corona, ma le labbra restavano immobili. Continuando a recitare il Rosario, io la fissavo con tutta l'intensità possibile.

Aveva una veste candida che le scendeva fino ai piedi dei quali si vedeva solo la punta. La veste era chiusa attorno al collo da una arricciatura da cui pendeva un cordone bianco. Un velo bianco le copriva il capo e scendeva lungo le spalle e le braccia fino all'orlo inferiore della veste. Su ogni piede spiccava una rosa gialla come d'oro. La cintura della veste era azzurra e scendeva fin sotto alle ginocchia. La catena della corona era gialla, i grani erano bianchi, grossi e distanti gli uni dagli altri. La piccola signora aveva un aspetto di vita e di giovinezza. Era circondata di luce. Quando ebbi terminato il Rosario, mi salutò con un sorriso, si ritirò nella nicchia e d'un colpo scomparve".

-Impegno: Prendiamo la nostra corona del Rosario e, contemplando nel cuore la Vergine Maria, recitiamo la preghiera da lei preferita, con calma, per tutto ciò che le sta a cuore.

- Santa Bernardetta, prega per noi.