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Venerdi, 29 marzo 2024 - Misteri dolorosi - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi )

Madre Teresa di Calcutta:Più vado in giro, meglio comprendo quanto ne­cessario sia fare del nostro lavoro una preghiera. Fare del lavoro un atto di amore per Dio. Per arrivare a questo, quanto necessario sarà vivere una vita di tota­le abbandono a Dio, di amorevole fiducia nel nostro superiore e l'uno nell'altro, e di spirito di gioia con i poveri.
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Febbraio, mese dedicato alla Madonna di Lourdes.



Maria Lourdes

20. Atteggiamento della Chiesa, dei pellegrini e di Bernardetta



Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.

La Chiesa, come sempre, è molto prudente quando si tratta di apparizioni. Abbiamo visto l'atteggiamento fermo, ma attento, tenuto dal parroco e dai cappellani di Lourdes. Ad alcuni questo modo di fare può apparire duro, esagerato, ma bisognava mettere alla prova la sincerità di Bernardetta e la realtà dell'apparizione. E come Bernardetta non si fermò davanti agli ostacoli e all'incredulità degli altri, così la Chiesa non si fermò davanti alle prime emozioni, alle folle che gridavano al miracolo, alle richieste pressanti che venivano da ogni parte. Volle approfondire nella calma e nella preghiera.

La bianca Signora sapeva di poter contare sul giusto giudizio di chi rappresentava suo Figlio. Ha atteso, ma ha dato le prove della sua venuta. E così anche il vescovo dal quale Lourdes dipendeva, Mons. Laurence, istituì una commissione d'inchiesta per verificare i fatti e convocò Bernardetta; altri vescovi francesi l'andarono a trovare per sentire da lei stessa il racconto delle apparizioni. Nel dicembre del 1860, a Tarbes, il vescovo e il presbiterio interrogano ufficialmente Bernardetta e il segretario confronta questa deposizione con quella rilasciata nel 1858: l'accordo è perfetto, in ogni dettaglio. Mons. Laurence ne è profondamente impressionato e viene specialmente colpito dal modo con cui la veggente ripete il gesto della Vergine, mentre rivela il suo nome.

Intanto Bernardetta, che finalmente aveva fatto la prima Comunione il 3 giugno 1858 e farà la Cresima il 5 febbraio 1860, dopo il 16 luglio 1858, data che conclude il periodo delle apparizioni, vorrebbe tornare alla sua condizione di prima, ma diventa come "preda" dei pellegrini che la cercano, la vogliono portare di qua e di là, la inseguono dappertutto riservandole un'indiscreta venerazione che lei fermamente rifiuta, ma che la stanca e che non le permette di svolgere la vita normale di una ragazza della sua età.

"Abita con i suoi genitori, sopraffatti dall'accaduto, in una casa ormai aperta a tutti. Circola per le strade, è chiamata nelle case e anche nei paesi vicini. Alla gente piace vederla e farla vedere. Essa affronta ogni cosa senza scalpore né ostentazione, con il suo buon senso e il suo candore.

Testimonianze certe dicono che Bernardetta ha dovuto rispondere, come diceva pure il Parroco di Lourdes, a più di 30.000 persone" (Laurentin).

Quel che impressiona la gente è sempre quella semplicità disarmante in mezzo alla miseria più nera. Nessuno è mai riuscito a far accettare a Bernardetta e ai suoi genitori la più piccola offerta. Una signora venuta da fuori, dopo aver fatto domande e averla ascoltata, con la delicatezza di chi sa dare, abbraccia la ragazza e le fa scivolare di nascosto, sotto il grembiule, un braccialetto d'oro. Come se un carbone ardente le fosse caduto addosso, Bernardetta si alza di scatto lasciando cadere il regalo. Poi, confusa per il proprio gesto impulsivo, raccoglie il braccialetto e lo restituisce gentilmente alla signora: nessuna insistenza riuscì a farle cambiare idea.

Bernardetta così diceva: "Vorrei che si dicessero anche i difetti dei Santi e ciò che hanno fatto per correggersi perché questo servirebbe molto di più che non i miracoli e le loro estasi.". Ella riconosceva lealmente, ad esempio, di essere testarda e paragonava la sua testa ad una pietra.

Soffriva molto per le ingiustizie, le sgridate non meritate e le umiliazioni perché era sensibilissima e delicata. Ma tutte queste sofferenze furono quelle che più non le risparmiarono specialmente le sue superiore, per mantenerla nell'umiltà, e i loro interventi, il più delle volte, erano irragionevoli, oltre che ingiusti.

La faceva soffrire anche il fatto di essere piccola di statura, di dimostrare molto meno della sua età. Poi ci scherzava su, ma a costo di un grande sforzo. Inoltre aveva buon gusto, era semplice, sincera, immediata e questo la portava anche ad essere impulsiva, qualche volta, come quando, ad esempio, non esitò a dire allo scultore che la statua della Vergine della grotta non assomigliava proprio a Lei e che era brutta: "Alzava gli occhi, non la testa! Le hanno fatto perfino il gozzo! E poi non era alta così, era alta come me".

Ricamava molto bene, ma a fatica riuscì a leggere e scrivere, tanto che lo faceva solo se le era richiesto. Le piaceva l'allegria, il gioco, gli scherzi e amava fermarsi a parlare di tutto in famiglia, là dove ogni cosa le era preziosa e cara. Soffrì indicibilmente nel separarsi dai suoi e specialmente dal padre. Amava anche il nascondimento e quando pregava e meditava si raccoglieva ritirandosi tutta dietro il velo.

Aveva pregi e difetti, Bernardetta, ma tutto metteva nelle mani di Maria perché ne potesse fare qualcosa di prezioso per Dio. Santi non si nasce, ma si diventa con la forza della volontà e con l'aiuto di Dio e di Maria.

-Impegno: Facciamo un sincero esame di coscienza guardando ai nostri difetti, a quelli che forse accettiamo troppo facilmente, senza correggerci e poi preghiamo Maria di aiutarci a vincerli, con decisione e con dolcezza.

- Santa Bernardetta, prega per noi.