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Sabato, 27 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Santa Zita ( Letture di oggi )

Madre Teresa di Calcutta:Amore alla preghiera, sentire il bisogno di prega­re spesso durante il giorno e preoccuparsi di pregare. Se volete pregare meglio, dovete pregare di più. La preghiera allarga il cuore fino al punto di essere in grado di contenere il dono di Dio stesso. Cercate e chiedete e il vostro cuore diventerà abbastanza grande da riceverlo e da tenerlo con voi.
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Meditazioni sulla Passione



Dolorosi

È RISORTO


Parola di Dio
"Passato il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a visitare il sepolcro. Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve. Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite. Ma l'angelo disse alle donne: «Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto»" (Mt 28,1-6).

Per la comprensione
- Il Sabato santo è il giorno più lungo nella storia di Gesù. Egli è chiuso nel sepolcro; ma i capi si sono ricordati che Egli aveva detto: "Dopo tre giorni risorgerò" (Mt 27,63); per questo mettono sigilli e guardie al sepolcro. Gli Apostoli invece non ricordano affatto gli annunzi di risurrezione e, delusi e sfiduciati, incominciano a fuggire da Gerusalemme.

- Poi nella "notte santa", nell'ora stabilita da Dio, il morto risorge, gli angeli aprono il sepolcro e danno alle donne il lieto annunzio della risurrezione.

Gli Evangelisti narrano la risurrezione di Gesù con varie sfumature; ma concordano nell'affermare che furono le pie donne le prime testimoni della risurrezione.

Rifletti
- Ricorda che il Risorto è il Crocifisso. Non ci sarebbe stata la risurrezione, se prima non ci fosse stata la crocifissione e la morte.

Gesù è stato glorificato dal Padre perché si era "fatto obbediente fino alla morte e alla morte di croce" (Fil 2,811). La Risurrezione di Gesù è il primo frutto della sua Passione. È anche la prova certa della vittoria sul peccato e sulla morte.

- "L'angelo disse alle donne: «So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto". Mai devo separare il Crocifisso dal Risorto, ma neppure il Risorto dal Crocifisso. Quando contemplo Gesù Crocifisso devo tenere presente che ora egli è "il Vivente". Quando contemplo Gesù risorto devo ricordare che egli è "il Crocifisso", il Gesù che ha tanto sofferto per me. Il prefazio pasquale invita a gioire, perché il "Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. È Lui il vero agnello che ha tolto i peccati del mondo, è Lui che morendo ha distrutto la morte e risorgendo ha ridato a noi la vita".

- La Risurrezione di Gesù è anche la certezza della nostra fede. A chi chiedeva un segno Gesù promise il "segno di Giona": "Come Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra" (Mc 12, 40).

San Paolo riflette: "Se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede... Se poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini. Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti" (1Cor 15,17-20).

- La Risurrezione di Gesù ci deve colmare di gioia al pensiero che dove è ora il Cristo saremo anche noi. Il pensiero della morte non deve far paura, ma deve portare a guardare alla nuova vita. La morte non è la fine, ma l'inizio di una vita senza fine. Gesù ha detto: "Io vado a prepararvi un posto..., perché siate anche voi dove sono io" (Gv 14,2-3). La Risurrezione di Gesù mi invita a guardare in alto, ai beni che Egli mi ha meritato: "Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra" (Col 3,1-2).

Confronta
- Cristo morto e risorto è la mia salvezza e la mia speranza; ma ora devo cercare di vivere la mia vita come l'ha vissuta Lui, accettando anche la croce e la morte, come l'ha accettata Lui, perché "chi perderà la propria vita per me, la salverà" (Lc 9,24).

- La Risurrezione di Gesù è la glorificazione del corpo umano. Il mio corpo vedrà la tomba e la corruzione, perciò lo terrò soggetto allo spirito; ma il mio corpo un giorno risorgerà e perciò lo tratterò con rispetto, secondo la fede.

- Gesù risorto mi aiuta ad accettare con fede e speranza la morte delle persone care: anch'esse un giorno risorgeranno e si ricomporranno tutte le comunioni nate dall'amore.

Pensiero di san Paolo della Croce: "Sia sempre benedetto e lodato il nostro grande Iddio che si è compiaciuto di farci arrivare al solenne giorno della sua gloriosissima Risurrezione. Cantiamo dunque insieme ai Beati Cittadini: Alleluia! Che significa: Lodate il Signore" (Cf. L.1, 63).