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Sabato, 27 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Santa Zita ( Letture di oggi )

San Francesco di Sales:Solo in Paradiso si trova la consolazione e la quiete perfetta; ma finché si vive, il bene è sempre mescolato con il male.
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Meditazioni sulla Passione



Dolorosi

LA PASSIONE MISTERO TRINITARIO


Parola di Dio
"In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui. In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.... Da questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha fatto dono del suo Spirito. E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo... Noi abbiamo riconosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui" (1Gv 4,9-16).

Per la comprensione
- Il Giubileo del 2000 ha avuto come obiettivo "la glorificazione della Trinità, dalla quale tutto viene e alla quale tutto si dirige, nel mondo e nella storia" (TMA 55).

- Nei tre anni di preparazione al Giubileo abbiamo contemplato separatamente le Tre Persone divine; poi siamo stati invitati a entrare nel mistero stesso della Trinità, come unica sorgente del fiume dell'amore di Dio. Per questo, all'inizio del Giubileo, Giovanni Paolo II iniziava un nuovo ciclo di catechesi sulla Trinità, come un cammino "alle sorgenti e all'estuario della storia della salvezza", perché la salvezza è dono della Trinità, da essa inizia e in essa trova il suo compimento.

Rifletti
- Dio Trinità è amore. È amore nella creazione: crea solo per amore, per far partecipi le creature della sua vita. È amore nell'incarnazione: per dono di tutta la Trinità, uno della Trinità si è fatto uomo. È amore nella Redenzione: tutta la Trinità è coinvolta in questa opera suprema di amore.

- Il Figlio di Dio si è fatto uomo, perché noi diventassimo figli di Dio: "Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: «Abbà, Padre!»" (Gal 4,6).

- "Lo Spirito Santo, che il Padre ha mandato nel nome del Figlio, fa sì che l'uomo partecipi alla vita intima di Dio. Fa sì che l'uomo sia anche figlio a somiglianza di Cristo ed erede di quei beni che costituiscono la parte del Figlio" (TMA 8).

- Ma è soprattutto nella Passione di Gesù che Dio-Trinità si mostra capace di infinito amore, perché capace di infinito dolore. Ai piedi della croce noi scopriamo chi è Dio: "Dio è amore".

- "Dio Padre ha tanto amato il mondo da dare per noi il suo Figlio unigenito" (Gv 3,16). Il Crocifisso è la prova più grande dell'amore del Padre che non può assistere impassibile di fronte al Figlio che pende dalla croce. Il Figlio è uno della Trinità, indissolubilmente unito al Padre e allo Spirito Santo.

- Ma la croce è prima di tutto la follia dell'amore del Figlio. Egli è venuto in mezzo a noi per condividere i nostri dolori e soffrire per noi e con noi: "Il Figlio di Dio mi ha amato e ha consegnato se stesso per me" (Gal 2,20).

- Anche lo Spirito Santo partecipa misteriosamente alla Passione del Figlio, perché ci viene donato proprio con la morte del Figlio (Cf. Gv 19,30).

- Così tutta la Trinità si compromette per salvarci nel Figlio e tutta la Trinità in qualche modo soffre nel Figlio. Giustamente vengono oggi diffuse e valorizzate tante immagini della Trinità, con al centro il Crocifisso: Il Padre che tiene tra le braccia la croce del Figlio e lo Spirito Santo che unisce e separa nello stesso tempo il Padre che soffre e il Figlio che agonizza.

Confronta
- Il richiamo alla Santissima Trinità mi deve portare alla riscoperta dell'identità più profonda di Dio, che è Trinità d'amore e anche della mia identità più profonda, quella di figlio, chiamato a partecipare alla vita stessa di Dio, all'intimità con Lui. È tutta la Trinità che abita in me, come principio e fine del grande fiume dell'amore di Dio.

- Nel meditare la Passione di Gesù fisserò spesso la mente e il cuore su tutta la Trinità coinvolta nell'amore e nel dolore del Figlio.

- Come tutta la Trinità partecipa alla Passione del Figlio, così tutta la Trinità è presente e partecipa alle mie sofferenze. Mai mi sentirò abbandonato. Nelle prove, con l'aiuto della fede, sentirò più che mai Dio vicino a me: Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo.

Pensiero di san Paolo della Croce: "Fortunati quelli che stanno nascosti nel grembo di Dio, e bevono alle Piaghe santissime di Gesù Cristo quest'acqua di eterna vita!" (L. III, 732).