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Sabato, 27 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Santa Zita ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Nella parabola del povero Lazzaro e ricco Epulone, alla fine c'è un rovesciamento della situazione: Lazzaro è consolato, invece il ricco è finito in mezzo ai tormenti. Tuttavia è sbagliato pensare al cristianesimo solo come la predica della vita eterna, che si dimentica della vita terrena. Ma la vita di quaggiù non può contenere tutta la pienezza della vita eterna perché essa è un contenitore troppo piccolo per poter contenere il cielo intero. Il cielo è vero solo se inizia qua sulla terra, altrimenti è una chimera. La fede non è una fuga dalla terra e dalle nostre responsabilità, ma è un voler entrare sempre più nel cuore della realtà. Nella nostra carità, qui ed ora, si gioca tutta l'eternità.
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Meditazioni sulla Passione



Dolorosi

RIFIUTATO DAL SUO POPOLO


Parola di Dio
"In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta... Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto" (Gv 1,4-5.10-11).

"Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo ostilmente e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca... 1 sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire e così anche i notabili del popolo" (Lc 11,53-54; 19,47).

"Allora raccolsero pietre per scagliarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio" (Gv 8,59).

Per la comprensione
- Millenni di storia dell'umanità si svolgono intorno a un piano preciso di Dio: preparare l'uomo ad accogliere il Salvatore, il Figlio di Dio, mandato dal Padre a salvare l'uomo perduto.

Per questo Dio sceglie un popolo, affidandogli la missione di donare la vita umana al suo Figlio, di preparare l'ambiente favorevole alla sua manifestazione, di accoglierlo e riconoscerlo come salvatore. Schiere di profeti e di giusti preparano questo avvento. - Ma quando arriva "la pienezza dei tempi", quando il Figlio di Dio viene e si manifesta, sarà proprio il popolo "eletto" a non riconoscerlo e a rifiutarlo.

Rifletti
"Venne tra la sua gente, ma i suoi non lo hanno accolto". È il grande mistero di Cristo, "segno di contraddizione", rifiutato proprio dal suo popolo. Tutta la vita di Gesù ruota intorno a questo rifiuto.

- Gesù inizia la sua missione predicando "la buona novella": è un insegnamento nuovo, un linguaggio semplice e alla portata di tutti, un messaggio di amore e di misericordia; parla in prima persona, come uno che ha autorità. Conferma poi l'insegnamento con tanti "segni": scaccia i demoni, guarisce ogni tipo di malattia, risuscita i morti.

- Una grande folla segue subito Gesù, Lo acclama e Lo riconosce come grande profeta. Questo entusiasmo suscita l'invidia dei capi e dei tanti maestri del tempo che si ritenevano gli unici depositari della legge.

L'invidia diventa rifiuto, avversione e persecuzione, man mano che Gesù precisa la sua dottrina profondamente innovatrice, che si contrappone agli insegnamenti degli scribi e farisei, dei quali smaschera l'ipocrisia.

- I primi a contestarlo e rifiutarlo sono i suoi compaesani di Nazareth (Mt 13,54 ss.). Poi tutti i capi si coalizzano contro di Lui. Incominciano col mandare "informatori, che si fingessero persone oneste per coglierlo in fallo nelle sue parole e poi consegnarlo all'autorità" (l,c 20,19-20).

Poi "discutono tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù" (Lc 6,11) ; "cercano di farlo perire" e "di mettergli le mani addosso", mandano guardie per catturarlo, tentano di lapidarlo.

- Per sbarazzarsi di Gesù arriveranno a preferirgli Barabba: "Non costui, ma Barabba!" (Gv 18,40) e a scegliere come re l'odiato imperatore romano: "Non abbiamo altro re all'infuori di Cesare" (Gv 19,15).

- Gesù soffre terribilmente per questo rifiuto; profondamente "rattristato per la durezza del loro cuore" (Mc 3,5), alla fine dovrà annunziare: "Vi sarà tolto il Regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare" (Mt 21,4345).

- Il rifiuto di Dio, della sua luce e della sua grazia, porta alla più grande cecità e alle più tristi conseguenze: il popolo primogenito diventa l'ultimo, il popolo eletto diventa un popolo reprobo.

Confronta
- Devo riflettere spesso sulle grandi grazie ricevute da Dio, sui segni di predilezione che tante volte il Signore mi ha dato; ma devo ricordare sempre che "a chi fu affidato molto sarà richiesto molto" (Lc 12,48).

- Devo vigilare sulle mie passioni che possono portarmi a scelte che mai avrei pensato e che possono accecarmi talmente da non farmi più distinguere il bene dal male.

Pensiero di san Paolo della Croce: "Gesù, nostra vita, disse che il suo cibo era fare la volontà dell'eterno suo Padre, e cibandosi Gesù di questa dolce santissima, perfettissima volontà, si cibò sempre di pene interne ed esterne e tutta la sua vita santissima fu tutta croce" (L. 1, 573).