Santo Rosario on line

Sabato, 27 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Santa Zita ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:"Ecco l'Agnello di Dio, ecco Colui che toglie il peccato del mondo!" Il tuo martirio quotidiano consiste nel distacco dal peccato. Butta via i tuoi idoli di potere, di denaro, di prestigio e volgi lo sguardo a Cristo, Agnello di Dio immolato per te. Non finisce mai il tuo cammino di purificazione, che scava sempre di più nel profondo per raggiungere la radice del tuo egoismo e dell'orgoglio. Solo amando Dio fino in fondo riuscirai a liberarti dai tuoi idoli, dalle cattive abitudini e dalle tue catene. Prima di morire, San Francesco chiese dal Signore due grazie. La prima: di sentire nell'anima e nel corpo - per quanto possibile - quel dolore atroce che Lui, Agnello innocente, provo' sulla Croce; la seconda: sentire nel cuore quel Suo straordinario amore per noi peccatori. Intorno a te c'è molto dolore. Vuoi sapere perché soffre l'innocente? Guarda la Croce con amore, guarda quell'Agnello immolato e capirai.
font

Meditazioni sulla Passione



Dolorosi

LA PIETÀ


Parola di Dio
"C'era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta... Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo calò dalla croce" (LC 23,50.52-53).

"Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione, perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima»" (Lc 2,34-35).

Per la comprensione
- Giuseppe e Nicodemo depongono Gesù dalla croce. Prima di chiuderlo nel sepolcro le pie donne curano alla meglio quel corpo martoriato; ma devono fare in fretta perché sta per calare la sera e inizia la solennità della Pasqua nella quale è proibito ogni lavoro.

- In questo momento la pietà cristiana pone la scena di Maria che stringe tra le braccia il corpo esanime di Gesù. Gli evangelisti non ne parlano, ma la Madre che "stava presso la croce di Gesù" (Gv 15,25) sicuramente avrà voluto dare l'ultimo abbraccio al cadavere torturato del figlio. I più grandi artisti hanno cercato di interpretare e tramandare a noi questa straziante scena di amore e di dolore.

Rifletti
- "La Pietà", ecco il nome che la fede cristiana ha dato a Maria che ai piedi della croce stringe tra le braccia il corpo esanime del Figlio.

Una scena commovente davanti alla quale hanno meditato e pianto schiere innumerevoli di fedeli. Occorrerebbe il cuore di un san Gabriele dell'Addolorata, di un san Paolo della Croce, di una santa Gemma per capire l'immenso dolore di questa Madre desolata, che abbraccia il corpo straziato di Gesù suo unico Figlio, suo Dio, suo tutto e ripete "Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c'è un dolore simile al mio dolore" (Lam 1,2.12).

- Maria Addolorata ci mostra il Figlio morto e ci invita a contemplare quanto Egli ha fatto per noi, a considerare quanto gli sono costati i nostri peccati: con Lei possiamo contare le sue piaghe, contemplare come è stato ridotto il corpo del Figlio di Dio.

- Il vecchio Simeone aveva annunziato a Maria: "anche a te una spada trafiggerà l'anima". Gesù morto non soffre più, mentre Maria continua a soffrire. Nessuno come Maria ha partecipato così profondamente alla Passione di Gesù.

- Ella ai piedi della croce è come il sacerdote che innalza l'Ostia santa e la offre al Padre, per la salvezza dei fratelli. Aveva detto sì all'Angelo, accettando di essere la Madre di Gesù; pian piano aveva capito che riceveva questo Figlio solo per offrirlo al Padre, per la salvezza degli altri figli peccatori. Lo aveva offerto quando presentò il Bambino Gesù al tempio; Lo aveva offerto quando Lo lasciò partire per la sua missione; Lo aveva offerto ai piedi della croce, nelle tre ore di agonia di Gesù; ripete l'offerta ora che il dramma si è compiuto e il sacrificio è terminato.

- In questo modo Maria è diventata nostra "corredentrice", nostra speranza, nostra àncora di salvezza.

Per questo meditando la Passione di Gesù non possiamo dimenticare i dolori di Maria; contemplando Gesù in croce, ai suoi piedi troviamo sempre Maria. Diceva san Paolo della Croce: "Il dolore di Maria è come il Mediterraneo: da questo mare si passa all'oceano sterminato della Passione di Gesù".

Confronta
- Dice la Scrittura: "Non dimenticare i dolori di tua madre" (sir 7,27): se non devo dimenticare quanto ha sofferto per me la mia madre terrena, quanto più devo ricordare quanto per me ha sofferto Maria Santissima. San Gabriele ci consiglia: "Compatiamo Maria Santissima nei suoi dolori ed Ella ci compatirà nei nostri, specialmente ci sarà vicina nel momento della nostra morte e se sarà utile per il nostro bene, si farà anche vedere a noi in quel momento decisivo della vita". Così fece con Lui la Vergine Santa.

- Contemplerò Maria Addolorata come modello di fede, di pazienza, di accettazione della volontà di Dio. Come Maria e con Maria sono chiamato a partecipare alla Passione di Gesù, per partecipare alla sua gloria e per collaborare con Lui alla salvezza dei fratelli.

Pensiero di san Paolo della Croce: "Nelle necessità gettatevi nelle braccia di Maria Santissima, ricorrete a Lei come a una Madre di misericordia, poi non inquietatevi, non preoccupatevi, né pensate ad altro, ma fidatevi e confidate pienamente in Lei" (Cf. L. Il, 594).