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Venerdi, 26 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Marcellino ( Letture di oggi )

Santa Faustina Kowalska:Gesù, unisco i miei desideri ai tuoi. Desidero compiere la tua volontà; desidero la conversione delle anime; desidero che la tua misericordia sia adorata e venga celebrata la festa della tua misericordia; desidero la santità dei sacerdoti; desidero che in tutte le case religiose regni lo zelo per la gloria di Dio e per la salvezza delle anime; desidero che le anime non offendano Dio e perseverino nel bene; desidero che Dio ci benedica tutti. Abbraccio, o Gesù, il mondo intero e ti chiedo di usare a tutti la tua misericordia.
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Meditazioni sulla Passione



Dolorosi

LE PIAGHE GLORIOSE


Parola di Dio
"La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore... Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!». Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!»" (Gv 20,19-29).

Per la comprensione
- La Risurrezione di Gesù è un fatto unico e sconvolgente: gli apostoli stessi che ne furono i primi testimoni faticarono molto ad accettarla. Per convincerli Gesù apparve molte volte a singole persone e a gruppi, parlò e mangiò con loro, mostrò loro i segni della sua Passione e si fece toccare: "Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io!

Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi" (Lc 24,36-40).

- Con la Risurrezione Gesù riprende il suo corpo guarito dai segni delle torture subite nella Passione, trasfigurato, che entra ed esce da una sala a porte chiuse, si sposta in un istante da un luogo all'altro; ma è un corpo pienamente umano. Gesù conserva le piaghe dei chiodi e della lancia nel corpo glorificato: vere piaghe, profonde; ma ora sono piaghe gloriose.

Rifletti
- Mentre sono scomparsi dal corpo glorificato di Gesù i segni della Passione, perché Egli conserva le cinque piaghe? Perché saranno le sorgenti di ogni grazia:

- Sorgenti di fede: "Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io!". E ancora: "Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!". Quelle piaghe reali, anche se non sono più dolorose, sono la certezza che Gesù è risorto e vivo, che Gesù è il mio Signore e il mio Dio.

- Sorgenti di amore: "Perché quelle piaghe in mezzo alle tue mani? Queste piaghe le ho ricevute in casa dei miei amici" (zc 13,6). Davanti a quelle piaghe tante anime si sono convertite, si sono accese di ardente amore per Gesù Crocifisso. Quelle piaghe formeranno un giorno il nostro paradiso, ci predicheranno per tutta l'eternità l'infinito amore di Dio per noi.

- Sorgenti di speranza: "Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza" (Is 12,3).

Le piaghe di Gesù sono la nostra speranza, ad esse attingeremo ogni grazia. San Gabriele, tentato sul letto di morte, ripeteva più volte: "Vulnera tua, merita mea": Le tue piaghe, Gesù, sono i miei meriti. Contemplare e baciare quelle sante piaghe nei momenti di prova, nel punto di morte, è speranza, è conforto, è salvezza. Quelle piaghe, non più dolorose ma gloriose, ci fanno capire che la croce passa, la grazia resta sempre.

Confronta
- Contemplerò e bacerò spesso le piaghe di Gesù, specialmente nei momenti di tentazione e di prova, ascoltando Gesù che mi dice: "Guarda le mie mani e i miei piedi: sono proprio io!". Ripeterò spesso: "Gesù mio Crocifisso, Ti amo: abbi pietà di me peccatore".

- Le piaghe gloriose di Gesù emanano una luce che ha illuminato e trasfigurato le anime e i corpi di tanti Santi, imo a riprodurre nelle loro carni le stesse piaghe: sono le stimmate di san Francesco, di santa Gemma, del beato Padre Pio. Devo contemplarle continuamente perché trasfigurino anche la mia anima e il mio corpo. Anche le mie piaghe diventeranno gloriose. Per questo ripeterò spesso l'invocazione popolare a Maria: "Santa Madre, deh voi fate, che le piaghe del Signore, siano impresse nel mio cuore".

Pensiero di san Paolo della Croce: "Mio caro Salvatore, mi hai lavato, mi hai purificato... O Piaghe care! Piaghe Santissime, Piaghe divinissime, voi siete l'oggetto delle mie speranze! Spero, sì, mio Dio: ed anche se fossi sulle porte dell'inferno spererei in Te!" (Cf. L.1, 527).