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Giovedi, 2 maggio 2024 - Misteri luminosi - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi )

San Pio da Pietrelcina:Gesù, che regnava in cielo con l'umanità santissima che aveva preso dalle viscere della Vergine, volle pure che la Madre sua non solo con l'anima, ma bene anche col corpo si riunisse a lui e dividesse appieno la sua gloria. E ciò era ben giusto e doveroso. Quel corpo che neppure un istante era stato schiavo del demonio e del peccato, non lo doveva essere neppure nella corruzione.
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Meditazioni sulla Passione



Dolorosi

LA SEPOLTURA


Parola di Dio
"Dopo questi fatti, Giuseppe d'Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodemo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com'è usanza seppellire per i Giudei. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino" (Gv 19,38-42). "Il giorno seguente... i sommi sacerdoti e i farisei... andarono e assicurarono il sepolcro, sigillando la pietra e mettendovi la guardia" (Mt 27,6266).

Per la comprensione
- I corpi dei crocifissi spesso venivano lasciati putrefare sul posto, in balia delle bestie o gettati in una fossa comune. Alcuni amici influenti di Gesù finalmente si fanno vivi e ottengono da Pilato di poter seppellire il corpo di Gesù: sono Giuseppe di Arimatea e Nicodemo, membri del Sinedrio, discepoli occulti di Gesù. La morte del Maestro li ha scossi e ha dato loro il coraggio di esporsi in prima persona.

- C'era poco tempo perché il giorno stava per terminare e iniziava il rigoroso riposo della Pasqua. Giuseppe e Nicodemo portarono bende, lenzuola, aromi per dare una degna sepoltura a Gesù. Lo deposero dalla croce, aiutati da Giovanni e dalle pie donne. Dopo averlo ripulito e composto alla meglio, Lo deposero in un sepolcro nuovo che Giuseppe possedeva a pochi passi dal Calvario. Chiuso il sepolcro con un grosso masso, gli amici di Gesù diedero mestamente addio a quel luogo che sembrava racchiudere tragicamente per sempre le loro speranze e tornarono frettolosamente in città.

- I Giudei non si sentivano ancora tranquilli e ottennero da Pilato di sigillare il sepolcro di Gesù e di porvi un picchetto di soldati come guardia; ma nessuna forza umana può far fallire il piano di Dio.

Rifletti
- "Morì e fu sepolto": ormai è il "sabato santo", il giorno più misterioso della vita di Gesù, il giorno del suo silenzio, della sua "discesa agli inferi", il giorno dell'esperienza fredda del sepolcro. Gesù ha voluto seguire imo in fondo la storia di ogni uomo. Per tre giorni ha voluto sperimentare quella dimensione particolare che ogni uomo deve sperimentare al momento della morte, cioè la separazione dell'anima dal corpo e il silenzio del sepolcro.

- Il sepolcro naturalmente fa paura a tutti, perché appare come la fine di ogni illusione, la fine di ogni segno di vita. Gesù ha voluto sperimentare l'umiliazione del sepolcro, ha voluto essere il primogenito dei morti, per essere il primogenito dei viventi. Per il credente il sepolcro non è l'ultima meta, è solo una tappa necessaria del cammino verso la vita senza fine. Anticamente i cristiani venivano battezzati con l'immersione piena nell'acqua, simbolo della discesa nel sepolcro, per poi riuscire come creature nuove. Sulla tomba di un cristiano c'è sempre una croce, segno di vittoria sulla morte.

- Giuseppe e Nicodemo assistendo alla morte sconvolgente di Gesù attingono coraggio per dichiararsi apertamente suoi discepoli e vincere ogni paura. La contemplazione del Crocifisso deve dare forza e coraggio per stare apertamente dalla parte di Gesù.

- Gesù chiuso nel sepolcro mi ricorda quanto Dio ha fatto per me: ha accettato tutto il doloroso cammino della vita umana, senza saltare una tappa, per essere in tutto simile a me e provarmi quanto mi ha amato.

Confronta
- Mi ricorderò di Gesù chiuso nel sepolcro, specialmente quando penso alla morte o accompagno alla tomba una persona cara: vedrò la tomba come la culla necessaria per una vita senza fine.

- Penserò spesso alla mia morte, anche se non so quando si aprirà per me un sepolcro e neppure con sicurezza dove si aprirà: così comprenderò meglio il valore della vita, la vanità delle cose della terra e il valore di quei beni che porterò con me nella vita eterna.

- Rifletterò spesso sul grande dono del battesimo: "Per mezzo del battesimo siamo stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova" (Rm 6,4-8).

Pensiero di san Paolo della Croce: "Sia fedele nell'esercizio delle sante virtù, particolarmente dell'umiltà di cuore, pazienza silenziosa, mansuetudine e carità, e molto amante del sacro silenzio, caritativa con tutte. Morta e sepolta agli occhi di tutti, affinché Dio la faccia grande santa, ma della santità segreta della croce" (Cf. L.111, 609).