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Venerdi, 26 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Marcellino ( Letture di oggi )

San Giovanni Bosco:Mi ricordo che essendo io ragazzino, mia madre mi mandò a l'accogliere le ova nel pollaio: uscendo non badai alla porticina, e percossi d'una forte capata, sicchè più giorni portai l'ammaccatura. Omobono mi disse: Tientela a mente per sapere poi nel mondo alzarli e abbassarli a tempo. Un altro di, volendo varcare un fossatello troppo largo, vi cascai. Egli dopo che m'ebbe tratto fuori, rasciutto e consolato, mi disse: Da qui innanzi ti ricorda sempre di far il passo secondo la gamba. Mio fratello aveva avuto in regalo una pianta di limone, e vedendola carica di fiori, li colse e ne fece un mazzolino che mostrava a tutti, che a tutti facea annasare. Ma venne l'estate, e il limone di mio fratello non portò verun frutto, ond' egli se ne lamentava. Omobono gli disse: Figlimi mio, chi vuol aver frutti non colga tutti i fiori.
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Meditazioni sulla Passione



Dolorosi

IL CUORE SQUARCIATO


Parola di Dio
"Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura (Es 12,46): Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora (zc 12,10): Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto" (Gv 19,31-37).

Per la comprensione
- Quando si voleva affrettare la morte dei condannati, si ricorreva al colpo di lancia al cuore o al "crurifragio", spezzando violentemente le gambe con spranghe di ferro. Era la "Parasceve", cioè la preparazione della Pasqua: i Giudei ottennero da Pilato che i crocifissi fossero finiti e tolti di mezzo, per non turbare la gioia della grande festa.

- I soldati spezzarono le gambe ai due condannati con Gesù, perché ancora vivi. A Gesù non spezzarono le gambe perché già morto; ma per togliere ogni dubbio sulla realtà della sua morte, un soldato gli diede un colpo di lancia, trafiggendogli il costato destro fino al cuore e provocando la fuoruscita dell'ultimo residuo di sangue, misto a siero.

Rifletti


- "Uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua". A Gesù fu risparmiato l'inutile oltraggio del crurifragio, ma un soldato Gli aprì il costato con un colpo di lancia e Gli trafisse il cuore. Il discepolo che Gesù amava asserisce di essere stato testimone oculare del fatto e gli attribuisce un significato profondo: egli comprese che Gesù volle aprirci il suo cuore, per dimostraci tutto il suo amore.

- Il sangue è la vita e la vita è l'amore; davvero Gesù ci ha amato "fino alla fine", non solo fino alla morte, ma fino all'effusione delle ultime gocce di sangue racchiuse nel cuore. Il Cuore squarciato di Gesù è una bocca eloquente, sempre aperta per ricordarci l'amore infinito di Dio: "Ecco quel cuore che ha tanto amato il mondo...". Dio onnipotente e infinito non poteva amarci di più.

- I Santi hanno visto nel racconto evangelico un significato mistico: dal cuore aperto di Cristo nasce la Chiesa, la nuova Eva, perché il nuovo popolo di Dio nasce dall'acqua del Battesimo e dal sangue dell'Eucaristia.

- Scrive sant'Agostino: "L'evangelista si è servito di un verbo particolarmente espressivo; non ha detto: gli colpì, o gli ferì il fianco, o qualcosa di simile. Ha detto «gli aprì», per mostrare che in tal modo fu aperta una porta per consentire l'uscita dei sacramenti della Chiesa, senza i quali non si può aver accesso a quella vita che è la vera vita. Quel Sangue è sparso per la remissione dei peccati; l'acqua è insieme bevanda e bagno di purificazione".

- San Giovanni vede nell'episodio anche il compimento di due profezie: "Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto". Gesù è il vero "agnello pasquale", che viene immolato per tutto il popolo, senza spezzargli nessun osso. Gesù è colui che dall'alto della sua croce attira a sé tutti gli uomini, perché tutti rivolgano a Lui lo sguardo e nelle sue piaghe riconoscano l'opera dei propri peccati, ma anche la fonte della salvezza.

- Gesù non soffrì per il colpo di lancia; ma esso ferì mortalmente il cuore straziato della Madre; si avverò così quanto aveva predetto il vecchio Simeone: "Anche a te una spada trapasserà l'anima" (Le 2,25).

Confronta
- "Ecco quel cuore che ha tanto amato gli uomini". Così Gesù diceva a santa Margherita Alaquoque. Il cuore aperto di Gesù predica continuamente il suo amore infinito per me. Come rispondo a tanto amore? So ricorrere a questo cuore squarciato, per trovarvi rifugio nei momenti di tempesta, per attingere forza nei momenti di debolezza?

Pensiero di san Paolo della Croce: "Statevene nel Cuore purissimo di Gesù, amatelo con lo stesso suo Cuore, e lasciatevi penetrare da un vivo dolore per gli oltraggi che Gli vengono fatti nel Santissimo Sacramento, riparandoli con umiliazioni, atti di amore, lodi, ringraziamenti" (Cf. L.1, 273).