Santo Rosario on line

Venerdi, 26 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Marcellino ( Letture di oggi )

San Francesco di Sales:Non permettete al vostro spirito di fermarsi in pensieri vani e inutili; presa questa abitudine vi fermerà poi nei pensieri pericolosi e cattivi.
font

Meditazioni sulla Passione



Dolorosi

GESÙ POSPOSTO A BARABBA


Parola di Dio
"Il governatore era solito, per ciascuna festa di Pasqua, rilasciare al popolo un prigioniero, a loro scelta. Avevano in quel tempo un prigioniero famoso, detto Barabba. Mentre quindi si trovavano riuniti, Pilato disse loro: «Chi volete che vi rilasci: Barabba o Gesù chiamato il Cristo?». Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia... Ma i sommi sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a richiedere Barabba e a far morire Gesù. Allora il governatore domandò: «Chi dei due volete che vi rilasci?». Quelli risposero: «Barabba!». Disse loro Pilato: «Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?». Tutti gli risposero: «Sia crocifisso!»" (Mt 27,15-23).

Per la comprensione
- Dopo il fallimento del tentativo di liberarsi di Gesù, mandandolo ad Erode, Pilato deve riprendere il processo. È sempre più convinto dell'innocenza di Gesù e vorrebbe liberarlo. Per riuscirci si serve della consuetudine di liberare un condannato in occasione della Pasqua.

- Pilato lascia decidere al popolo, ma contrappone a Gesù un uomo già condannato, Barabba, "un prigioniero famoso", "un brigante", "un sedizioso e assassino", come viene descritto dagli Evangelisti: è certo che sceglieranno Gesù. Ma s'inganna: i Giudei sceglieranno Barabba.

Rifletti
- "Chi volete che vi rilasci: Barabba o Gesù, chiamato il Cristo?". Gesù, il Figlio di Dio, il salvatore degli uomini, viene messo a confronto con un assassino: chi scegliete? Chi volete liberare? Quale confronto offensivo per il Figlio di Dio!... Quante volte l'uomo ripropone questo confronto, quando tentenna tra il bene e il male, tra Dio e il demonio, tra il peccato e la santità!...

- "Sapeva bene che glielo avevano consegnato per invidia". Pilato ha tutte le prove dell'innocenza di Gesù; ma è debole, ha paura di perdere il potere, non sa prendere una decisione chiara. La debolezza porta all'ingiustizia e a calpestare anche i doveri più sacri.

- "I sommi sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a richiedere Barabba e a far morire Gesù". Pilato confida nel favore della folla, che ha seguito e applaudito Gesù. Ma la folla è mutevole ed è facilmente manipolata dai capi. Sceglie Barabba: Gesù vale meno di un criminale. Quando una passione si è impadronita di un cuore, non fa ragionare più, oscura la mente, nasconde la verità, fa dimenticare tutti i propositi, tutti i doveri, tutti i benefici ricevuti da Dio.

- "«Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?». Tutti gli risposero: «Sia crocifisso!»". Quando si è imboccata la via del male non ci si ferma più, si arriva a tutte le aberrazioni. Una volta scelto Barabba, Gesù diventa ingombrante, non resta che eliminarlo. Dal peccato si passa al rifiuto totale di Dio. Facilmente si rifiuta il Credo, dopo aver calpestato il Decalogo.

- Quel popolo che chiede la crocifissione di Gesù è lo stesso che ha assistito a tanti suoi miracoli, è stato sfamato da Lui, ha visto Lazzaro risuscitato e pochi giorni prima Lo ha riconosciuto Messia e ha gridato: "Osanna al Figlio di Davide".

Quanto è mutevole il parere degli uomini! Quanta poca fiducia bisogna mettere nella loro stima!

- Pilato si agita, i capi sobillano, la folla grida, Barabba esulta: solo Gesù rimane in silenzio, come se tutto quello che avviene intorno a Lui non Lo riguardasse. In tutto questo agitarsi delle passioni umane Gesù vede la sua "ora", l'adempiersi del progetto del Padre per la salvezza di quegli uomini che chiedono la sua morte. Ora più che mai può ripetere: "Imparate da me che sono mite e umile di cuore" (Mc 11,29).

Confronta
- Ti succede di tentennare tra il bene e il male, tra la virtù e il vizio, tra la voce di Gesù e la voce della tentazione? Se non reagisci subito, se non allontani subito la tentazione, rischi di scegliere quello che è peggiore, di fare quello che mai avresti pensato. Ascolta sempre la voce della coscienza e sappi dire prontamente e coraggiosamente il tuo sì a Dio e ai tuoi doveri di figlio di Dio.

- Non confidare negli uomini, nel favore umano; non inorgoglirti quando sei stimato e osannato. La stima degli uomini è più mutevole del vento.

- Un popolo ingrato e infedele grida che Gesù "sia crocifisso". Ricordati che ogni volta che cadi nel peccato "crocifiggi di nuovo il Figlio di Dio" (Eb 6,6).

Pensiero di san Paolo della Croce: "Se sarete molto umili di cuore e nascosti alle creature, vi sarà insegnata dal Maestro Divino nella scuola interiore la vera scienza dei Santi" (L. 111, 190).