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Venerdi, 26 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Marcellino ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Nell'Oriente, la Festa della Presentazione del Signore è chiamata anche la Festa dell'incontro: Simeone e Anna incontrano Gesù, Luce delle genti. Tu non potresti fare neanche un passo verso Dio se Lui stesso non ti venisse incontro. Dio ha visto che qualcosa vale la pena in te e ti vuole incontrare, ma sei tu a decidere che cosa hai da offrire. Comunque è Dio che viene per primo a cercarti, ma spesso il tuo cuore è chiuso alla Sua luce. Intanto, Dio gira intorno a te e cerca una breccia per entrare. Questa breccia è il tuo desiderio. Dio non sa resistere all'anima che Lo desidera. Chiedi allo Spirito Santo di scavare nel tuo profondo affinché possa crescere in te il desiderio di Dio.
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Meditazioni sulla Passione



Dolorosi

I GIUDEI DECIDONO LA MORTE DI GESÙ


Parola di Dio
"Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di quello che egli aveva compiuto, credettero in lui. Ma alcuni andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto. Allora i sommi sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dicevano: «Che facciamo? Quest'uomo compie molti segni. Se lo lasciamo fare così, tutti crederanno in lui e verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo santo e la nostra nazione». Ma uno di loro, di nome Caifa, che era sommo sacerdote in quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla e non considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione intera». Questo però non lo disse da se stesso, ma essendo sommo sacerdote profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione e non per la nazione soltanto, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. Gesù pertanto non si faceva vedere più in pubblico tra i giudei" (Gv 11,45-54).

Per la comprensione
- Gesù fin dall'inizio della sua missione incontrò ostilità da parte dei Giudei. Egli parlava con autorità; non si contentava di interpretare la legge, come gli scribi, ma la rinnovava profondamente e metteva in discussione le interpretazioni della tradizione e la condotta dei capi.

- Affermava di essere Figlio di Dio e signore del sabato, rimetteva i peccati, scacciava i venditori dal tempio, gridava contro gli scribi e farisei ipocriti, annunziava che sarebbe stato tolto il regno di Dio a Israele per darlo ad altri, mangiava con pubblicani e peccatori, compiva grandi prodigi che gli attiravano la simpatia e l'amore di tanta gente.

- Questa condotta suscitò contro di Lui l'ostilità di tutti coloro che contavano: sommi sacerdoti, farisei, scribi, sadducei, erodiani; essi, in lotta tra loro, si unirono nel combattere questo "rabbi", che minava la loro credibilità.

- Il contrasto, manifestatosi già all'inizio della vita pubblica di Gesù, era andato sempre crescendo e raggiunse il culmine con l'ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme e la risurrezione di Lazzaro. I capi radunarono il sinedrio e decisero la sua morte.

Rifletti
- "Quest'uomo compie molti segni. Se lo lasciamo fare così, tutti crederanno in Lui". I capi riconoscevano che Gesù operava molti prodigi; esperti della legge, avrebbero dovuto riconoscere che erano opera di Dio. Ma, accecati dall'odio e dal risentimento, non cercavano la verità ma solo pretesti e modalità per eliminare Gesù nel modo più tranquillo possibile.

- Il timore di un intervento dei Romani era solo un pretesto; i Giudei sapevano bene che Gesù aveva sempre predicato di "dare a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio" (Mt 22,21). Aveva pagato anche il suo tributo, come suddito di Roma.

- L'atteggiamento dei Giudei fa riflettere sull'accecamento umano. Quando una passione entra nel cuore dell'uomo non si ragiona più, non si cerca la verità e non si è capaci di vederla; non si guarda in faccia a nessuno, non ci si ferma di fronte a nessuna ingiustizia, a nessun delitto.

Si cerca solo la rivincita sul nemico, il trionfo della propria idea e delle proprie passioni.

- Anche l'intervento di Caifa, che dichiara "come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione intera", era dettato non dalla ricerca della verità e del bene del popolo, ma solo dal desiderio di trovare un pretesto per uccidere Gesù.

- Dio però sa scrivere diritto anche sulle nostre righe storte e si serve del sommo sacerdote per fargli dire cose in cui egli non crede. Egli "profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione e non per la nazione soltanto, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi". Sarà Caifa per primo a condannare a morte Gesù e sarà lui, senza saperlo, ad attuare il progetto d'amore di Dio.

Confronta
- Devo riflettere seriamente sui sentimenti profondi che guidano i miei giudizi e le mie scelte, per vedere se, accanto a motivi apparentemente buoni, non vi siano nascosti motivi umani dettati non dalla ricerca del bene e della verità,'ma dalle passioni.

- Gesù è fedele fino in fondo alla sua missione; non si spaventa e non cambia idea per le derisioni, le persecuzioni, le condanne. Egli mi insegna ad essere coerente con la mia fede, con la mia vocazione e missione. Per rimanere fedele a Dio e alla mia coscienza devo essere pronto anche ad essere giudicato e condannato.

Pensiero di san Paolo della Croce: "Vorrei avere un cuore di serafino, per spiegare le ansie amorose che provano i veri amici del Crocifisso" (L. I. 24).