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Sabato, 27 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Santa Zita ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Il giovane ricco del Vangelo è indeciso sul daffare. Una delle mancanze più serie nella vita spirituale è proprio la incapacità di decidersi. Spaventato dalla delusione o dalla sofferenza, uno preferisce di non scegliere niente. Così rimane invaso da un senso di insoddisfazione e di tristezza. Allora bisogna reagire, bisogna accettare Dio nella propria vita e riconciliarsi con le proprie fragilità. A volte il demonio, che non vuole il tuo cambiamento, ti mette davanti le tue miserie per scoraggiarti e turbarti. Invece lo Spirito Santo illumina la tua miseria per scuoterti, per non rassegnarti all'infelicita', per salvarti da mediocrità. Certo, il cambiamento non dipende da te ma da Dio. A te è chiesto di desiderarlo e di volerlo, e Dio farà il resto.
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Meditazioni sulla Passione



Dolorosi

IL CHICCO DI FRUMENTO


Parola di Dio
"Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa, c'erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsaida di Galilea, e gli chiesero: "Signore, vogliamo vedere Gesù". Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Filippo e Andrea andarono a dirlo a Gesù.

Gesù rispose: "È giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo. In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserva per la vita eterna. Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo" (Gv 12,20-26).

Per la comprensione
- I "Greci" erano pagani che in qualche modo avevano accolto la fede nel Dio d'Israele e ne seguivano in parte le pratiche religiose; erano chiamati i "timorati di Dio".

Il loro incontro con Gesù avviene prima della sua ultima pasqua. L'ora della Passione si avvicina; Gesù approfitta di ogni occasione per parlarne sempre più apertamente, per preparare i discepoli all'ora delle tenebre, per far capire a tutti che Egli va incontro alla morte volontariamente.

- Il desiderio di vedere e avvicinare Gesù da parte di questi fedeli provenienti dal paganesimo commuove profondamente Gesù, che ormai è tutto preso dal pensiero della sua imminente Passione. Ma Egli già guarda oltre e vede il frutto che il chicco di grano seminato e marcito porterà presto, quando moltitudini di pagani Lo seguiranno.

Rifletti
- "Vogliamo vedere Gesù": è l'anelito sincero di alcuni pagani. "Vedere Gesù" significa conoscerlo, avvicinarlo, ascoltarlo, parlarci personalmente a tu per tu, forse sentire da Lui se anch'essi possono essere suoi discepoli.

- Questo desiderio dei pagani è in profondo contrasto con l'incredulità dei Giudei che, "sebbene Gesù avesse compiuto tanti segni davanti a loro, non credevano in lui" (Gv 12,37). È il mistero dell'accettazione e del rifiuto della fede, della ricerca e del rifiuto di Dio, oggi come ieri.

- Gesù ha chiara la dinamica della Passione ormai vicina. Egli è il chicco di grano che deve morire per portare molto frutto. La sua "ora" è giunta: quei pagani in attesa ne sono una prova. Gesù intravede la messe che biondeggia: nazioni intere che Lo seguiranno, schiere di Martiri che daranno la vita per Lui, moltitudini di ergini, di Santi che rinunceranno a tutto per seguirlo.

- Il chicco di frumento deve morire per portare frutto. È la legge universale. Così è stato per Gesù, così è per noi: "Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserva per la vita eterna". Felice perdita che dà il coraggio di donare tutto per avere il tesoro nascosto.

- "È giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo": l'ora della Passione è l'ora in cui Gesù "quando sarà innalzato da terra, attirerà tutti a sé" (Gv 12,32).

È l'ora della "morte mistica e della divina rinascita" (san Paolo della Croce).

Confronta
- Vedere Gesù, incontrarlo, conoscerlo meglio, ascoltarlo, seguirlo: è questa la mia aspirazione? Che cosa faccio per attuarla? Credo di conoscere abbastanza il Signore? Quanto tempo impiego per stare con Lui, per leggere e meditare la sua Parola?

- Sono disposto ad essere "chicco di grano" che muore per portare molto frutto? So accettare di morire ogni giorno, in tante piccole morti, per portare quel frutto che il Signore si aspetta da me? Se vedo sterile la mia vita, non sarà forse perché ho paura di ogni sacrificio?

Pensiero di san Paolo della Croce: "Se il grano che si semina non muore, resta solo e non fa frutto. Ma il povero grano, per morire e far frutto, quante ne passa! e piogge e nevi, e venti e sole. Così l'anima è un granello che Dio semina nel grande campo della Chiesa, e per far frutto bisogna che muoia per mezzo di pene e persecuzioni. Quando poi è morto a tutto, fa frutto abbondante e si dispone volentieri ad essere macinato e ridotto in buona farina per farne un pane bianchissimo, impastato con il Sangue dolcissimo dell'Agnello Divino, perché sia posto sopra la regale mensa del grande Re della gloria. Studiate un po' questo punto ai piedi del Crocifisso" (L. 1, 335).