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Domenica, 28 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi )

Madre Teresa di Calcutta:Mentre ci prepariamo alla venuta dello Spirito Santo, prego per voi perché lo Spirito Santo possa riempirvi con la sua purezza, cosicché possiate vedere il volto di Dio in ciascuno di voi vicendevolmente e nei volti dei poveri che servite. Chiedo che lo Spirito Santo vi liberi da tutte le impurità - del corpo, del­l'anima, della mente, della volontà e del cuore - co­sicché ciascuno di voi diventi il tabernacolo vivente dell'Altissimo e diventi anche portatore dell'amore di Dio e della sua misericordia. Chiedete allo Spirito Santo che faccia di voi dei peccatori senza peccato.
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Maggio, mese di Maria - Meditazioni sulla Madre di Dio di Don Giuseppe Tomaselli



Maria



Quarto giorno- MARIA FORZA DEI DEBOLI

Ave Maria.

Invocazione. - Maria, Madre di mi­sericordia, pregate per noi!

I peccatori ostinati sono quelli che trascurano l'anima e si danno in braccio alle passioni, senza volontà di troncare la vita di peccato.

I deboli, spiritualmente parlando, so­no quelli che vorrebbero conservare l'a­micizia con Dio, ma non sono decisi e risoluti a fuggire il peccato e le gravi occasioni di peccato.

Un giorno sono, di Dio ed un altro del demonio; oggi ricevono la Comunio­ne e domani peccano gravemente; cadute e pentimento, confessione e peccati. Quante anime sono in questa triste condizione! Hanno la volontà assai debole e corrono il rischio di morire in peccato. Guai se la morte le cogliesse mentre sono in disgrazia di Dio!

La Vergine Santissima ha compassio­ne di costoro ed è desiderosa di venire in loro aiuto. Come la mamma sorregge il bambino affinché non cada e gli appresta la mano per rialzarlo se cade, così la Ma­donna, memore della miseria umana, è sollecita a sorreggere chi a lei ricorre con fiducia.

È bene considerare quali siano le cau­se che producono la debolezza spirituale. Prima di tutto è il non fare caso delle pic­cole colpe, per cui si commettono spesso e senza alcun rimorso. Chi disprezza le piccole cose, à poco a poco cadrà nelle grandi.

Indebolisce la volontà il pensare nelle tentazioni: Fin qui posso arrivarci ... Questo non è peccato mortale! All'orlo del precipizio mi fermerò. - Agendo in tal guisa, la grazia di Dio si rallenta, Satana intensifica l'assalto e l'anima cade miseramente.

Un'altra causa d'indebolimento è il di­re: Ora pecco e poi mi confesserò; così rimedierò a tutto. - Si è in errore, per­ché anche quando ci si confessi, il pecca­to lascia nell'anima una grande debolez­za; più peccati si commettono, più si re­sta deboli, specialmente offendendo la purezza.

Sono facili a cadere in peccato coloro che non sanno dominare il cuore e per conseguenza coltivano affetti disordinati. Dicono: Non ho la forza di lasciare quel­la persona! Non me la sento di privarmi di quella visita... -

Tali anime ammalate, intisichite nella vita spirituale, ricorrano a Maria per aiu­to, implorando la sua materna misericor­dia. Facciano delle novene e dei mesi in­teri di pratiche devote per strappare una grazia si grande, cioè la forza di volontà, da cui dipende l'eterna salvezza.

Molti pregano la Madonna per la sa­lute del corpo, per la provvidenza, per riuscire in qualche affare, ma pochi sup­plicano la Regina del Cielo e fanno corsi di novene per avere la forza nelle tenta­zioni o per troncare qualche grave occa­sione di peccato.

Esempio
Una giovane da anni si era abbando­nata ad una vita di peccato; cercava di tenere occulte le sue miserie morali. La madre cominciò a sospettare di qualche cosa e la rimproverò aspramente.

L'infelice, scoperta, apri gli occhi sul misero suo stato e fu assalita da forti ri­morsi. Accompagnata dalla mamma, vol­le andare a confessarsi. Si pentì, propose e., pianse.

Era molto debole e, trascorso breve tempo, s'ingolfò di nuovo nella brutta abitudine di peccare. Era già in procin­to di fare un cattivo passo e piombare nell'abisso. La Madonna, invocata dalla mamma, venne in aiuto della peccatrice per un caso provvidenziale.

Capitò' nelle mani della giovane un buon libro; lo lesse e fu colpita dalla sto­ria di una donna, la quale nascondeva i gravi peccati in Confessione e, quantun­que in seguito abbia tenuto una buona vita, a motivo dei sacrilegi andò all'in­ferno.

A questa lettura fu scossa dal rimor­so; pensò che anche per lei era prepara­to l'inferno, se non avesse rimediato alle cattive Confessioni e se non avesse cam­biato vita.

Rifletté seriamente, cominciò a prega­re con fervore la Vergine Santissima per­ché l'aiutasse e si decise di regolare la co­scienza. Quando s'inginocchiò davanti al Sacerdote per accusare le sue colpe, dis­se: E’ stata la Madonna a condurmi qui! Voglio cambiare vita. -

Mentre prima si sentiva debole nelle tentazioni, poi acquistò tale fortezza da non retrocedere più. Perseverò nella pre­ghiera e nella frequenza dei Sacramenti ed infiammata di santo ardore verso Ge­sù e la Madre Celeste, abbandonò il mon­do per chiudersi in un convento, ove e­mise i voti Religiosi.

Fioretto.
- Esaminare la coscienza per vedere come ci si confessa: se si na­sconde qualche grave peccato, se il pro­posito di fuggire le cattive occasioni è ri­soluto ed efficace, se realmente si va alla Confessione con le dovute disposizioni. Rimediare alle Confessioni mal fatte.

Giaculatoria.
Cara Madre Vergine Maria, fate ch'io salvi l'anima mia!