Santo Rosario on line

Domenica, 28 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi )

San Pio da Pietrelcina:Il demonio ha un'unica porta per entrare nell'animo nostro: la volontà; delle porte segrete non ve ne sono. Nessun peccato è tale, se non è stato commesso con la volontà. Quando non c'entra la volontà, non c'entra il peccato, ma debolezza umana.
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Maggio, mese di Maria - Meditazioni sulla Madre di Dio di Don Giuseppe Tomaselli



Maria



Secondo giorno - FIGLIOLANZA PIA

Ave Maria.

Invocazione. - Maria, Madre di mi­sericordia, pregate per noi!

In una famiglia numerosa è facile ri­scontrare tra i figli caratteri differenti: chi ubbidisce e chi si ribella; chi ama il lavoro e chi si abbandona all'ozio; chi porta lauti guadagni e chi spreca il denaro ...

La mamma, pur amando tutti i fi­gliuoli, riserva le sue tenerezze a quelli più buoni perché più meritevoli.

Nella grande famiglia cristiana la Santissima Vergine ha uno sterminato stuolo di figli devoti, che vivono abitualmente in grazia di Dio, che si accostano spesso ai Sacramenti, che compiono l'apostolato con la preghiera, con il buon esempio e con l'offerta di sacrifici. Costoro formano la gioia e l'amore della Madonna.

La Madre Celeste li guarda con oc­chio' di predilezione, benedice le loro imprese, nei momenti critici della vita viene in soccorso anche prodigiosamente, conserva il loro cuore nella pace e sul letto di morte li assiste con cure mater­ne particolari, sino a rendere soave il passaggio all'eternità.

Il Padre Suarez, devotissimo della Ver­gine, giunto in fin di vita, esclamò: Non credevo che fosse così dolce il morire! -

Santa Maria Mazzarello nelle ultime ore di questo esilio intonò una lode di gioia alla Madonna. La Vergine sa e può ricompensare l'affetto di chi l'ama.

Noi che la onoriamo, specialmente nel mese di Maggio, apparteniamo alla schie­ra dei figli devoti. Rallegriamoci e lavo­riamo per divenire sempre più cari alla Mamma Celeste.

Moltiplichiamo i nostri atti di osse­quio, diffondiamo la sua devozione nar­rando le sue glorie alle anime che ci cir­condano, esortiamo i tiepidi alla recita quotidiana del Rosario, invogliamo i biso­gnosi a ricorrere a Lei in ogni necessità! Consoliamo il Cuore Addolorato di Ma­ria, tanto oltraggiato dai bestemmiatori, dalla condotta dei cattivi Cristiani e dalla malvagità dei nemici della Chiesa!

Un figlio affettuoso può sanare le fe­rite del cuore materno e riparare per i fratelli ingrati. Molto gradisce la Madon­na l'ossequio di quelle anime che ogni sabato e nei giorni a Lei consacrati, si accostano alla Santa Comunione allo sco­po di riparare il Suo Cuore Immacolato ed Addolorato delle offese che le recano i bestemmiatori.

Alle anime amanti di Maria si racco­manda di non lasciare passare giorno senza offrire qualche opera buona ad onore della Vergine; offrire qualche cosa anche minima, ma offrirla con amore e con costanza.

Al sabato specialmente si faccia qual­che fioretto, ad esempio, non mangiare dolci o frutta... non bere fuori pasto... recitare doppio Rosario... fare qualche elemosina ai poverelli... attendere un po' alla meditazione o a qualche pia lettura... ascoltare la S. Messa ... Co­loro che onorano la Madonna, avranno la vita eterna!

Esempio
In un villaggio, chiamato Paradiso, nei pressi di Firenze, viveva una giovanetta, di nome Domenica, che in seguito di­venne Suora e morì in concetto di san­tità nel 1553; un pio autore, Padre Igna­zio Del Niente, ne scrisse la vita.

Domenica, fin da fanciulla, cominciò ad onorare la Madonna. Ogni giorno, per amore di Lei, si privava di qualche par­te dei cibi ed al sabato digiunava, dando ai poveri la sua refezione. Ogni sabato raccoglieva più fiori che poteva e li dispo­neva davanti all'immagine della Vergine col Bambino. Quante preghiere innalza­va! La Madonna gradiva questi atti di ossequio e volle dare un segno di pre­dilezione alla sua figlia.

Stando una volta Domenica alla fine­stra, vide sulla strada una donna di bel­l'aspetto e con lei era anche un fanciul­lino. Madre e figlio chiedevano l'elemo­sina. Corse a prendere un po' di pane per i due bisognosi e, mentre pensava di andare ad aprire loro la porta, se li vide accanto.

Osservò che il fanciullo aveva ferite le mani, i piedi e il petto. Domandò alla madre: - Chi ha ferito vostro figlio? - Rispose la madre: - E’ stato l'amore! - E tu, bambino, non senti il dolore delle ferite? - Il bimbo sorrise.

Intanto stando tutti e tre davanti al­l'immagine di Gesù e Maria, la donna disse: Chi ti muove a coronare di fiori quest'immagine? -

- L'amore che porto a Gesù ed alla Madonna.

- E quanto li ami? - Quanto posso!

- Continua - esclamò la donna - ad amarli, perché in Paradiso ne sarai ripagata. -

Dalle ferite del bambino cominciò ad emanare un odore celeste, soavissimo., che s'intensificava sempre più. Domenica al­lora assistette ad un mutamento di scena: la Madre apparve vestita da gran Regina e circondata di luce; il Fanciullo si mo­strò come un sole di bellezza. Domenica, riconoscendo la Madonna e Gesù, si pro­strò per adorare. Gesù prese i fiori dal­l'immagine e li sparse sul capo della giovanetta. Da li a poco, la visione sparì.

Fioretto.
- Fermarsi alcuni istanti a contemplare il Crocifisso e l'immagine della Madonna.

Giaculatoria.
- Sia benedetto il no­me di Maria Vergine e Madre.