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Domenica, 28 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Per sua natura, l'amore divino è una forza ardente e nella misura in cui si espande in profondità, si fa sempre più sentire. Questo amore si sente sia nel godimento per la presenza del Signore sia nel vuoto doloroso per la Sua assenza. La presenza dell'Amato produce dolcezza e delizia. Per farci entrare sempre di più in intimità con Sé, il Signore a volte si nasconde e l'anima soffre terribilmente malgrado abbia raggiunto un elevato stato di santità. Per le anime che vengono dalla dura battaglia della vita, la dolce presenza di Dio è refrigerio. Senza le Sue consolazioni esse si sentono perse come i naviganti senza remi.
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Maggio, mese di Maria - Meditazioni sulla Madre di Dio di Don Giuseppe Tomaselli



Maria



Diciannovesimo giorno - IL SANTO SACRIFICIO

Ave Maria.

Invocazione. - Maria, Madre di mi­sericordia, pregate per noi!

La Madonna giunse sul Calvario as­sieme a Gesù; assistette alla crudele cro­cifissione e, quando il suo Divin Figlio pendeva dalla Croce, non si allontanò da Lui. Per circa sei ore Gesù rimase in­chiodato e per tutto questo tempo Ma­ria prese viva parte al solenne sacrifizio che si compiva. Il Figlio agonizzava tra gli spasimi e la Madre agonizzava con Lui nel suo cuore.

Il Sacrificio della Croce si rinnova, misteriosamente, ogni giorno sull'Altare con la celebrazione della Messa; sul Calvario il sacrificio fu cruento, sull'Altare è in­cruento, ma è del tutto identico.

L'atto più solenne di culto che dal­l'umanità possa rendersi all'Eterno Pa­dre, è il Sacrificio della Messa.

Coi nostri peccati irritiamo la Divi­na Giustizia e provochiamo i suoi casti­ghi; ma grazie alla Messa, in tutti gl'i­stanti della giornata ed in tutti i punti del globo, umiliandosi Gesù sugli Alta­ri sino ad una incredibile immolazione, offrendo le sue sofferenze del Calvario, presenta al Divin Padre un magnifico compenso ed una sovrabbondante soddi­sfazione. Tutte le sue Piaghe, come altret­tante bocche divinamente eloquenti, e­sclamano: Padre, perdona loro! - do­mandando misericordia.

Apprezziamo il tesoro della Messa! Chi trascura di assistervi nel giorno fe­stivo, senza una grave ragione scusante, commette un peccato grave. E quanti peccano nelle feste tralasciando colpevol­mente la Messa! Son lodevoli coloro che, per riparare il bene omesso dagli altri, ascoltano nella festa, se possono, una se­conda Messa e se non è possibile far ciò di festa, suppliscono con l'ascoltarla du­rante la settimana. Si diffonda questa bella iniziativa!

I devoti della Madonna, d'ordinario, assistono al Santo Sacrificio tutti i gior­ni. Si ravvivi la fede, per non perdere facilmente un sì gran tesoro. Quando si sentono i tocchi della Messa, si faccia di tutto per andare ad ascoltarla; il tem­po che vi s'impiega non si perde, anzi è il meglio utilizzato. Se non si può andare, si assista in ispirito, offrendola a Dio e stando un po' raccolti.

Nel libro « Pratica di amare Gesù Cristo » c'è un ottimo suggerimento: Di­re al mattino: « Eterno Padre, vi offro tutte le Messe che si celebreranno questo giorno nel mondo! » Dire alla sera: « E­terno Padre, vi offro tutte le Messe che si celebreranno questa notte nel mon­do! » - Anche nella notte si compie il Santo Sacrificio, perché mentre è notte in una parte del globo, nell'altra è giorno. Da confidenze fatte dalla Madonna ad anime privilegiate, si rileva che la Vergi­ne ha le sue intenzioni, come le ha Gesù nell'immolarsi sugli Altari, ed è conten­ta che si facciano celebrare delle Messe secondo le sue intenzioni materne. In vista di ciò, una buona schiera di ani­me offre già alla Madonna un tanto gradito omaggio.

Assistere alla Messa, ma assistervi co­me si deve!

La Vergine, mentre Gesù si offriva sul Calvario, stava silenziosa, meditava e pre­gava. Si imiti la condotta della Madon­na! Durante il Santo Sacrificio si stia raccolti, non si chiacchieri, si mediti con serietà il sublime atto di culto che si ren­de a Dio. Per taluni sarebbe meglio non andare a Messa, perché è più il disturbo che apportano ed il cattivo

Esempio
che danno, anziché il frutto.

San Leonardo da Porto Maurizio con­sigliava di assistere alla Messa dividendo­ la in tre parti: rossa, nera e bianca. La parte rossa è.la Passione di Gesù Cristo: meditare le sofferenze di Gesù, sino alla Elevazione. La parte nera raffigura i pec­cati: richiamare alla memoria le colpe passate ed eccitarsi al dolore, perché i pec­cati sono la causa della Passione di Gesù; e questo sino alla Comunione. La parte bianca sarebbe il proponimento di non peccare più, protestando di fuggire anche le occasioni; e ciò può farsi dalla Comu­nione alla fine della Messa.

Esempio
L'apostolo della gioventù, San Gio­vanni Bosco, racconta che in una visione assistette al lavorio che fanno i demoni durante la celebrazione della Messa. Egli vide molti diavoli aggirarsi in mezzo ai suoi giovani, i quali erano raccolti in Chiesa. Ad un giovane il demonio pre­sentava un giocattolo, ad un altro un li­bro, ad un terzo qualche cosa da man­giare

Certi diavoletti se ne stavano sulle spalle di alcuni, non facendo altro che accarezzarli. Giunto il momento della Consacrazione, i demoni scapparono, tran­ne quelli che stavano sulle spalle di al­cuni giovani.

Don Bosco così spiegò la visione: La scena rappresenta le varie distrazioni cui, per suggestione del demonio, vanno sog­gette le persone che stanno in Chiesa. Quelli che avevano il demonio sulle spal­le, sono coloro che stanno nel grave pec­cato; appartengono a Satana, ricevono le sue carazze e non sono capaci di pregare. La fuga dei demoni alla Consacrazione insegna che gl'istanti dell'Elevazione so­no terribili per il serpente infernale. -

Fioretto.
- Ascoltare qualche Santa Messa per riparare la trascuratezza di co­loro che non vi assistono nella festa.

Giaculatoria.
- Gesù, Vittima Divi­na, ti offro al Padre per le mani di Ma­ria, per me e per il mondo intero!