Catechesi sulla confessione per il Tempo di Quaresima
L'anima onesta al confessionale: NELL'OSTERIA
NELL'OSTERIA
- Antonio, tua moglie ti fa disperare?- Qualche volta sì e qualche volta ... sempre! La sua casa è la Chiesa. La mattina ha premura di sbrigare le faccende domestiche. - Ma perché tanta fretta? - Non senti, mi risponde, che suona già la campana della Messa? - Tante volte, ritorno dal lavoro, batto alla porta di casa e nessuno risponde. - Ma insomma, dov'è la mia signora? - E me la vedo comparire ansante con lo scialle sul capo. - E dove sei stata? - Ha avuto luogo una bella funzione in Chiesa! Non volevo perderla! -
- E tu, Antonio, hai la pazienza di sopportarla? Amministrale qualche ceffone; metterà subito giudizio!
- Ah, questo no! Mia moglie non merita tale trattamento! Fuori di questo difetto non ne ha alti!. Non dà confidenza ad estranei, non si bisticcia con i vicini, sa dire la buona parola per rappacificare gli animi; inoltre mantiene la casa in ordine e non mi fa mancare niente. Come vedi, tutto va bene in casa mia; c'è la vera pace, specialmente da quando i miei due figli si sono sposati. Pazienza ... lasciamola andare in Chiesa! ... Dice che ha bisogno di pregare, di comunicarsi e di confessarsi.
- Già... confessarsi!... Anche mia moglie aveva questo vizio, ma gliel'ho fatto perdere! Nei primi anni della nostra convivenza io feci i patti chiari: Se tu vuoi pregare, prega pure, ma in casa! Confessione, niente! Prima di morire, chiamerò il Prete in casa e ti farò confessare... Del resto, che peccati hai tu?... E mia moglie cambiò sistema!
- Confessarsi, confessarsi! - esclama Antonio. - Ma che cosa hanno da dire quelli che si confessano? Che peccati possono fare, per sentire il bisogno di raccontarli al Prete?
- Ma, che vuoi! Sono donne, non sanno cosa fare in casa e vanno in Chiesa a confessarsi. Noi uomini invece che abbiamo tanti pensieri importanti in testa, non abbiamo tempo da perdere con queste sciocchezze!
- Eppure, ci sono uomini che vanno a confessarsi! Non hai visto per Pasqua quanti padri di famiglia sono andati in Chiesa a confessarsi?
- E vuol dire che hanno peccati! Non tutti gli uomini sono come noi due. Noi non ammazziamo, non rubiamo, non andiamo al tribunale a fare testimonianza falsa, siamo operai stimati ed onorati... dunque.. . che cosa dobbiamo confessare?
- Hai ragione! -
Questa conversazione ebbe luogo una sera dentro la bettola, mentre Antonio e Nicolino si disponevano a bere il solito bicchiere.
INCONTRO
Il Parroco rientrava in paese, dopo aver assistito un moribondo nella vicina campagna. Fortuna volle che Antonio gli passasse vicino. Il Sacerdote approfittò per dirgli una buona parola.- Antonio, come va la salute?
- Sempre bene! Soltanto i denari mi mancano; del resto non desidero niente. Ho portato un paio di scarpe ad una famiglia ed ora rincaso.
- E di coscienza come stai?
- Bénone! La coscienza è sempre a posto. Fossero tutti come me gli uomini! ...
- Eppure, in Chiesa non ti vedo quasi mai! Tua moglie sì che è assidua! - Basta che vada mia moglie a pregare Dio; vale per essa e per me. Qualche volta gliel'ho detto: Concetta, è inutile che mi dica di andare in Chiesa; prega tu per me e fa lo stesso!
- Bravo Antonio! Prova anche a dire alla tua signora: Concetta, questa sera io non mangio; mangia tu per me; fa lo stesso!
- Caro Padre Parroco, anche quando io non vada spessissimo in Chiesa, come fa mia moglie, credo di amare Dio più di essa, perché io penso al Signore e lo prego nel mio cuore.
- Però il giorno di Pasqua non ti ho visto in Chiesa per la Comunione; e non solo quest'anno, ma neppure gli altri anni ti sei accostato a Gesù Sacramentato. Risolviti una buona volta a comunicarti! Confessati bene e resterai contento!
- Ma che cosa devo dire in Confessione, se non faccio male ad alcuno?
- E’ vero; ma io credo che guardando bene nella coscienza, potresti trovare qualche cosa! ... Pensa Antonio, che si muore! Io vengo da assistere un moribondo. Guai a presentarsi al tribunale di Dio con i conti irregolari! Dunque ti aspetto! Qualche giorno verrai a trovarmi e faremo tutto!
- Ma io non ho tempo!
- Non dire così ... Forse non hai voglia!... Non ti accorgi che è il demonio che ti trattiene dal compiere il tuo dovere di buon Cristiano?... Non ci vuole denaro per Confessarsi; soltanto la buona volontà.
- Padre Parroco, ci penserò meglio!... Non è difficile che un giorno vada a confessarmi. Lo farò per piacere a lei ed anche a mia moglie, che sempre me lo ripete.
- Male! Allora è meglio non confessarti.
- Perché?
- Devi confessarti unicamente per piacere al Signore, non alle creature. - E va bene! Farò come dice lei!... Però se mi confesserò non si offenda, mi rivolgerò ad un Padre Francescano, perché i Monaci m'ispirano più confidenza.
- Ottimamente! Massima libertà in queste cose. Antonio sta' attento! Io temo che il demonio ti possa togliere questo poco di buona volontà. Dammi la parola d'onore che ti confesserai e così si è più sicuri.
- Padre Parroco, poiché lei vuole così, impegno senz'altro il mio onore; anzi andrò a confessarmi questa sera stessa! Le piace?
- Bravo Antonio! Io pregherò per te. -
IN CASA
- Concetta, se verrà qualcuno a cercarmi, dirai che questa sera sono occupato.- E se verrà tuo compare? - Dirai che torni domani.
E che impegno hai quest'oggi?
- Non te lo vorrei dire... ma te lo dico... perché so che ti farà piacere. Vado subito al convento dei Francescani.
- Dai Padri Francescani?... Tu? - Sì, io. Vado a confessarmi.
- Antonio... ma dici sul serio?
- Certo! Ho impegnata la mia parola al Parroco, mi sono incontrato con lui ed assolutamente ho deciso di confessarmi!
- Che gioia! Signore, vi ringrazio!... Quanto vi ho pregato per mio marito!... Finalmente!...
- Dunque, Concetta, sei contenta? - Contentissima! Ti raccomando però di confessarti bene; non nascondere peccati!
- Peccati?... E che peccati posso avere io?... Tu mi conosci bene e sai che non faccio male ad alcuno!
- Ed allora io reciterò subito un Rosario alla Madonna in ringraziamento ed affinché ti aiuti questa sera. -
AL CONVENTO
Il fraticello aveva suonato i tocchi dell'Ave Maria e dopo si era fermato presso il porticino del convento.- Buona sera! Vorrei parlare a Padre Serafino.
- Lo chiamo subito. -
Antonio entrò nel convento e nell'attesa passeggiava lentamente nel cortiletto. Padre Serafino non si fece attendere molto.
- Cercate di me?
- Precisamente! Voglio confessarmi. Però la mia Confessione è semplice semplice. Non ho ammazzato, non ho rubato, non sono stato al tribunale e tutti mi vogliono bene. S'informi in paese chi sono io e tutti diranno che sono il più grande galantuomo!
- Bene mi compiaccio di questo! Tuttavia accomodiamoci in Chiesa; saremo soli e potremo parlare tranquillamente. -
Padre Serafino, per lunga esperienza, si accorse subito di aver da fare con un pasqualino arretrato e pensò: Questa sera un po' di lavoro! Alla gloria di Dio!
CONFESSIONE
- Inginocchiatevi!- È proprio necessario inginocchiarmi? Soffro di reuma alla gamba.
- Allora state a sedere... Fate il segno della Croce!... Che peccati avete fatto?
- Padre, già la mia Confessione 1'ho fatta poco fa; le ho detto che io non commetto mai peccati!
- Dunque... siete un Santo!?...
- Santo no! Ma peccati non ne tengo!
- Beh, rispondete allora alle mie domande: Avete fatto il Precetto Pasquale? - Questo peccato non l'ho fatto.
- Peccato?... Vi chiedo se quest'anno a Pasqua avete ricevuta la Santa Comunione!
- A dire il vero, è un po' di tempo che non mi comunico.
- L'ultima volta quando vi siete confessato?
- Non ricordo bene!... Da ragazzo, sino ai nove anni mi confessavo spesso... una o due volte l'anno. Poi mi misi a lavoro e non pensai più a queste cose. Sa, uno che lavora non ha tempo da perdere.
- Credete che sia un tempo perduto andare a confessarsi e purificare la coscienza?... È il tempo meglio impiegato!
- Dunque, non ricordate se dopo i nove anni vi siate confessato! Siete sposato regolarmente?
- Sì, sposai con tutti i Sacramenti della Chiesa.
- Certamente vi confessaste prima di sposare!
- Sì, sì!... Lo ricordo!... Allora mi confessai nella parrocchia; c'era un Prete santo in quella Chiesa.
- E quanti anni sono che vi siete sposato?
- Vediamo!... Il primo figlio ha ventisette anni e certamente mi sposai ventotto anni addietro.
- Perciò sono già ventotto peccati mortali che avete nell'anima! Ogni anno che passa senza Confessione, è un grave peccato!... Ora datemi ventotto lire!
- E perché?... Si paga per confessarsi? ... Credevo che si facesse tutto gratuitamente!
- Avete ragione. Tutto è gratis... Ma, se non si paga e voi state ventotto anni senza confessarvi, se si pagasse, quanti anni stareste lontano dalla Confessione?... E pensate che ogni anno c'è l'obbligo di comunicarsi nel tempo di Pasqua e chi tralascia questo, è reo di peccato davanti a Dio. Conoscete il terzo Precetto della Chiesa Cattolica? - Lo ignoro completamente!
- Ve lo dico io: Confessarsi almeno una volta l'anno e comunicarsi almeno a Pasqua.
- Stando così le cose, ora che lo so, ogni anno compirò il mio dovere.
- Conoscete voi le persone della Santissima Trinità?
- Non so chi siano!
- Sapete almeno che c'è Dio?
- Ah, Dio ci deve essere! Diversamente il mondo chi l'avrebbe fatto?... E poi, chi ci farebbe stare in piedi?... A Dio io credo! Io sono molto religioso; difatti tengo con me nel portafoglio tanti santini! Se lei vedesse quanti quadri tiene appesi mia moglie sulle pareti della camera!... Ed io ogni sera bacio il quadro di San Giovanni Decollato, che sta vicino al capezzale!
- Tutta la vostra religiosità consiste solo in questo?
- Inoltre, quando si raccoglie per fare la festa ad un Santo, do sempre la mia offerta; diverse volte ho portato il Santo Patrono sulle mie spalle nel giorno della sua festa!... Ah, fossero tutti gli uomini religiosi come me!...
- Di religione voi avete soltanto un poco di vernice. Ascoltatemi: Dovete credere che c'è Dio, che Dio è uno solo, che in Dio vi sono tre Persone uguali e distinte, Padre, Figlio e Spirito Santo. Dovete inoltre credere che il Figlio di Dio, Gesù Cristo, circa 1982 anni fa si fece uomo, nacque da Maria Vergine, morì in Croce per i nostri peccati e dopo tre giorni risuscitò gloriosamente. In fine Gesù Cristo salì al Cielo e ritornerà sulla terra alla fine del mondo per giudicare tutti, buoni e cattivi; ai buoni darà il Paradiso ed ai cattivi l'inferno.
- Padre, ma davvero c'è l'inferno ed il Paradiso?... E chi l'ha visto?... E chi è venuto di là per dircelo?
- Gesù Cristo, Dio-Uomo, ci ha insegnato queste verità e noi dobbiamo credere tutto ciò che Iddio ci ha rivelato; negare una sola verità divina o metterla in dubbio, costituisce un grave peccato. - Eh, quante volte io ho detto agli amici: Ma che inferno e che Paradiso!... Lo dicono i Preti per farci spaventare!... Ma io non ci credo!... Del resto, se l'inferno non c'è, meglio ancora; se c'è, come faranno gli altri farò io!...
- Vedete, caro amico, quanti errori avete commesso e quanto reale avete seminato!... Tutto ciò è grave peccato!... Poiché mi accorgo che ignorate i primi elementi della Dottrina Cristiana, vi farò delle domande particolari sui vari Comandamenti di Dio. Voi rispondete con sincerità! Di tante mancanze forse Iddio vi domanderà poco conto per la vostra ignoranza; ma ricordatevi che l'ignoranza colpevole delle verità della fede è un gravissimo peccato. Bisogna istruirsi! Ora incominciamo. -
Fonte:L'ANIMA ONESTA AL CONFESSIONALE di DON GIUSEPPE TOMASELLI