Santo Rosario on line

Sabato, 27 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Santa Zita ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Coloro che amano Dio sul serio non si lamentano contro di Lui di continuo, non protestano quando arrivano le prove né dubitato del Suo amore nei momenti di dolore. Come un malato si fida del medico e ingoia fiducioso la medicina amara, sperando di ottenere la guarigione, così il vero credente si fida del Signore e accetta tutti gli eventi della vita come segni della divina provvidenza, nella serena certezza che Egli sa cosa è meglio per lui. Tuttavia anche per chi crede, a volte risulta difficile vedere nelle prove e negli incidenti della vita i segni della bontà infinita di Dio. Ecco perché Gesù Cristo ha dovuto prendere su di Sé le nostre sofferenze: per mostrarci che queste fanno parte della volontà salvifica del Padre. E se nella preghiera perseverante Cristo ti dona i Suoi doni, nella sofferenza offerta al Padre e vissuta nella fede, Cristo ti dona Sé stesso.
font

Catechesi sulla confessione per il Tempo di Quaresima



Quaresima

PADRE SLAVKO: IL PECCATO PIÙ GRANDE



Spesso mi ha terrorizzato una domanda: "Qual è il peccato più grande?" L'ho cercato nella Sacra Scrittura. Ed in tempi diversi ho trovato diverse risposte. Adesso mi sembra di aver trovato la risposta esatta: tutto ciò che è nell'oscurità è solo il risultato di qualche altra cosa! E la causa è sempre più grave e più pericolosa del risultato. Inoltre, non possiamo eliminare il risultato se non annulliamo la causa. In concreto, ecco cosa voglio dire: tutti i peccati possibili sono solo il risultato della mancanza di amore. E tutti i problemi possibili sono solo derivanti dall'assenza di amore.

Quando non c'è l'amore, tutte le porte sono aperte al male ed a ogni peccato. Tutte le guerre, tutti gli scontri familiari, tra individui, tutte le mancanze, le ingiustizie, gli assassini, gli aborti: tutto è esito diretto della mancanza di amore per la vita e per l'Animatore della vita, il Creatore di tutte le cose! Ciò significa: la mancanza d'amore è il peccato più grande. L'odio non è così pericoloso come è rischiosa invece la mancanza d'amore. Perché, può anche capitare che per un momento l'odio prenda il sopravvento, ma se c'è l'amore, esso può rimettere a posto le cose e donare la salvezza. Invece, se l'amore non cresce affatto, allora non c'è nessuna speranza che le cose si mettano bene, piuttosto ci si apre ancora di più verso il peccato.

Se vogliamo proporre un paragone, possiamo dire così: è più pericoloso non avere la luce, che non sviluppare un sistema di illuminazione (anche se per un attimo si potrà rimanere al buio e perdere talvolta la strada).

Dio ha ispirato nel cuore dell'uomo non solo il dono della capacità di amare, ma anche un profondo desiderio di essere amati ed accettati dagli altri. C'è grande differenza tra l'essere amati o non esserlo affatto!

Nel Battesimo ci è stato dato il divino seme dell'amore, della fede e della speranza. Dio ha preparato la terra per far crescere e sviluppare questo seme. Solo in virtù di esso, cioè facendolo germogliare, possiamo essere ad immagine e somiglianza del Padre. Se invece non agiamo in questo modo, allora la fede, l'amore e la speranza rimangono solo un chicco, che resta camuffato e nascosto, ed anche se si conserva bene, tuttavia non dà fiotto, non è più seme!

Ma se avviene questo nell'amore, allora è stato commesso il primo peccato, scintilla di tutti i peccati, di tutti i guai e distruzioni! Se non ci si impegna quotidianamente a far crescere l'amore, allora la morte dello spirito è già arrivata, e con essa tutti gli altri mali.

Intanto, per l'uomo non esiste nulla di così entusiasmante e così importante, del rendersi conto della propria crescita nell'amore. Quando fa ogni cosa in virtù di questo dono verso Dio e verso il suo prossimo, verso sé stesso e tutte le creature, diventa maturo. Quando sta sulle sue gambe e nel momento in cui si stacca da tutti i condizionamenti che il mondo può generare. Ma quando ridurrà il suo amore solo alle persone che gliene dimostrano a loro volta e lo rifiuterà a coloro dai quali si vede non corrisposto, allora non si distinguerà dai pagani che sanno amare solo coloro che li amano, che sanno dare solo a coloro che certamente restituiranno il dovuto.

Entusiasmarsi per l'amore e sforzarsi di renderlo forte, vuol dire essere capaci di compiere le più belle azioni nel mondo e agire per l'unica vera efficace lotta contro lo sterminio e la distruzione. Contro il peccato in ogni campo!

Non sarebbe difficile ora immaginare per un momento che tutte le guerre potrebbero finire, tutti i digiuni sarebbero saziati, tutti i malati sarebbero degnamente accettati e curati. Che tutti gli abbandonati troverebbero qualcuno disposto a prenderli con sé, che tutti gli esiliati sarebbero rispettati per la loro libertà, che tutte le persone tristi diventerebbero felici, che tutti gli infermi tornerebbero sani. Solo l'amore può tutto questo: se adesso non ne siamo convinti e non abbiamo il coraggio per sognare, è semplicemente segno che non abbiamo neppure idea della potenza dell'amore! Quell'amore che è innestato nel nostro cuore, come ci insegna San Paolo: "L'amore di Dio è versato nel nostro cuore" (Rm 5.5). Dove esso accenni a venir meno, tutte le angosce interiori od esteriori cadranno sull'uomo e lo distruggeranno.

Dunque è il peccato, nel modo più assoluto, il pericolo maggiore. Perché di qualunque natura esso sia, soffoca l'amore.

Fonte: Dammi il tuo cuore ferito di P. Slavko Barbaric