Santo Rosario on line

Sabato, 27 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Santa Zita ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:Nulla è più caro a Dio e agli uomini dell'umiltà. A ogni molestia e insulto che ti venga fatto, devi rispondere con mansuetudine e con umiltà. Se ti arriva all'orecchio qualcosa di sgradevole, guarda che non salga subito a turbare il tuo animo; tra l'orecchio e la tua sensibilità ci deve essere come una via tortuosa e difficile, in modo che le parole offensive arrivino alla tua sensibilità svigorite, e non possano ferirti che leggermente o per nulla. È degno veramente di essere chiamato uomo, solo chi non si lascia sconvolgere dal vento delle chiacchiere.
font

Catechesi sulla confessione per il Tempo di Quaresima



Quaresima

PADRE SLAVKO: INVITO TUTTI VOI ALLA CONFESSIONE



Nel giorno dell'annunciazione di Maria, il 25 marzo 1985, la Madonna, per mezzo di Maria Pavlovic, ha dato questo messaggio: "Cari figli! Oggi voglio invitare tutti alla Confessione anche se vi siete confessati solo qualche giorno fa. Desidero che viviate la mia festa nel vostro intimo. Ma non la potete vivere, se non vi abbandonate completamente a Dio. Perciò vi invito tutti a riconciliarvi con Dio".

Questo è uno dei messaggi in cui la Madonna rivolge il suo invito alla Confessione. Alla luce della festa dell'Annunciazione, ci si rende ancora più vivo e chiaro il senso della Confessione.

Maria è la nuova Eva che ha detto: "Ecco l'ancella del Signore, si faccia di me secondo la tua volontà" (Lc 1,38).

E con queste parole di Maria, l'ancella del Signore, inizia il Nuovo Testamento. La prima donna, Eva, non ha realizzato nella sua vita il progetto di Dio. Ha avuto luogo il peccato originale e, per causa di esso, l'uomo si è allontanato da Dio e dai suoi disegni. Con il peccato l'uomo ha deciso di seguire la propria, anziché la volontà di Dio. Maria risana tale situazione negativa verificatasi per l'indisciplina dei primi uomini. Questo è possibile perché Cristo - nuovo Adamo - ha accettato la volontà del Padre ed è venuto nel mondo per salvarlo, facendovi il suo ingresso attraverso Maria, la nuova ancella devota ed obbediente.

Allora, il senso più profondo della festività dell'annunciazione non risiede solo nel fatto che in quel giorno Cristo, il Verbo di Dio, si è fatto uomo per noi, incarnandosi nel seno della Vergine Maria, ma anche nel fatto che Maria, con la sua accoglienza della Volontà di Dio, ha dato inizio alla nuova storia della salvezza.

Proprio dall'evento e dalla verità dell'Incarnazione determinata dall'accettazione di Maria della Volontà di Dio riscopriamo il significato profondo della confessione. Certamente non è un caso che Maria ci abbia invitati alla confessione in occasione della sua festa, ma ciò è una risposta alla domanda: "Che cos'è la confessione?" La confessione è l'accettazione della Volontà di Dio ed il rifiuto del mondo che imprigiona e disprezza, l'adesione alla sorgente di salvezza e di luce, di pace e di amore, ed il rifiuto delle tenebre, dell'odio e del disordine! Tutto nella piena consapevolezza dei nostri gesti.

Maria dice: Non potete festeggiare la mia festa se non vi confessate, il che significa: non potete cominciare la vita nuova se non dite a Dio: Ecco, Signore, sono pronto a fare secondo la tua Volontà! La volontà di Dio per me è prima di tutto chiedere perdono per tutto quello che abbiamo fatto contro la Sua Volontà, per aver preferito noi stessi alla voce di Dio, per essere stati più vicini alla vecchia Eva che a Maria, la nuova Eva.

Allora la confessione è il momento del ritorno e della rinnovata accettazione del Paradiso terrestre, l'inizio della costituzione del nuovo mondo. E' il momento in cui Dio ha diritto ad entrare di nuovo nella nostra vita e a riacquistare il primo posto. Questo è anche il momento in cui il nostro uomo vecchio, distrutto, si rinnova nella piena umanità di Cristo.

Se svolgiamo più spesso e con maggiore consa­pevolezza il rituale della Confessione, ci avviciniamo sempre di più alla festa che Maria, Madre di tutti i viventi,

Nuova Eva, annuncia nel suo messaggio. Quella è la festa della glorificazione della vita, della pace, della gioia, dell'amore e della comunione tra Dio e gli uomini ed in mezzo agli uomini.

Avvicinandoci sempre di più alla meta dove Maria vuole condurci, ci allontaniamo altrettanto dalla potenza distruttrice del peccato, diventiamo sempre più resistenti alle tentazioni, avvertiamo di meno la paura e l'angoscia.

È veramente questo il processo vitale dell'ingresso nella gloria dei Figli di Dio. Non è perciò un caso che molti sacerdoti e pellegrini hanno confessato che proprio con la confessione a Medjugorje hanno scoperto la bellezza e la profondità dell'invito alla confessione; il ritorno all'amicizia desiderata da Dio con gli uomini.

La missione della riconciliazione donata ai sacerdoti diventa così più chiara ed ha maggiore valore agli occhi del sacerdote e del fedele. Sicuramente non esiste missione più bella per l'uomo di quella della riconciliazione.

Fonte: Dammi il tuo cuore ferito di P. Slavko Barbaric