Le apparizioni della Madonna a Marienfried
Marienfried nella prova
Per la gente di Pfaffenhofen, che era molto legata alle apparizioni, la proibizione di parlare, imposta al parroco, fu una prova assai dura. Ciò che la Madonna aveva detto alla veggente si verificò molto presto: "Verrà un tempo in cui tu ti troverai tutta sola e sarai terribilmente calunniata, poichè il demonio sa accecare gli uomini in modo tale che anche i migliori si faranno ingannare".
Tutto questo si avverò alla lettera, sia nei riguardi della veggente, che di quelli che ne ebbero qualche parte. In questa grave prova essi si sottomisero al decreto vescovile, tenendo un contegno altamente rispettoso verso la Chiesa. Che la prova sia stata superata bene da parte di coloro che furono coinvolti con le apparizioni e i Messaggi, ne dà testimonianza il fatto che il parroco don Humpf non fu rimosso da Pfaffenhofen per castigo, nè fu richiamato all'ordine. E sarebbe senz'altro successo se egli non avesse obbedito al suo Vescovo.
Delle apparizioni non si parlò in pubblico. Tuttavia c'erano sempre delle persone che pregavano in silenzio sul luogo dell'apparizione. La cappella era a disposizione di tutti coloro che ci venivano a pregare da vicino o da lontano. A Pfaffenhofen il "gruppo di Schónstatt" teneva regolarmente le sue riunioni e celebrazioni solenni nella cappella, e così pure le solite funzioni. La vita religiosa prese a fiorire sempre di più nella parrocchia di Pfaffenhofen. Non si poteva quindi negare che una benedizione tutta speciale irradiasse sulla parrocchia di Pfaffenhofen. Durante i 20 anni dai fatti delle apparizioni ci furono almeno 20 vocazioni sacerdotali o religiose nate in quella parrocchia. Alcuni di questi chiamati dichiararono di aver sentito la chiamata al servizio di Dio nella cappella di Marienfried.
Tutti questi fatti confortanti non servirono comunque ad ottenere dalle aurorità ecclesiastiche di Augusta una nuova inchiesta, affinchè il fatto delle apparizioni venisse nuovamente esaminato. Il parroco volle lasciare tutto in mano alla Madonna, perchè aveva piena fiducia che Lei avrebbe condotto tutto a buon fine, se lui si manteneva fedele ed ossequiente alla Chiesa. Egli pensava che non avrebbe potuto far nulla di meglio per il bene della Causa.
Tutto questo si avverò alla lettera, sia nei riguardi della veggente, che di quelli che ne ebbero qualche parte. In questa grave prova essi si sottomisero al decreto vescovile, tenendo un contegno altamente rispettoso verso la Chiesa. Che la prova sia stata superata bene da parte di coloro che furono coinvolti con le apparizioni e i Messaggi, ne dà testimonianza il fatto che il parroco don Humpf non fu rimosso da Pfaffenhofen per castigo, nè fu richiamato all'ordine. E sarebbe senz'altro successo se egli non avesse obbedito al suo Vescovo.
Delle apparizioni non si parlò in pubblico. Tuttavia c'erano sempre delle persone che pregavano in silenzio sul luogo dell'apparizione. La cappella era a disposizione di tutti coloro che ci venivano a pregare da vicino o da lontano. A Pfaffenhofen il "gruppo di Schónstatt" teneva regolarmente le sue riunioni e celebrazioni solenni nella cappella, e così pure le solite funzioni. La vita religiosa prese a fiorire sempre di più nella parrocchia di Pfaffenhofen. Non si poteva quindi negare che una benedizione tutta speciale irradiasse sulla parrocchia di Pfaffenhofen. Durante i 20 anni dai fatti delle apparizioni ci furono almeno 20 vocazioni sacerdotali o religiose nate in quella parrocchia. Alcuni di questi chiamati dichiararono di aver sentito la chiamata al servizio di Dio nella cappella di Marienfried.
Tutti questi fatti confortanti non servirono comunque ad ottenere dalle aurorità ecclesiastiche di Augusta una nuova inchiesta, affinchè il fatto delle apparizioni venisse nuovamente esaminato. Il parroco volle lasciare tutto in mano alla Madonna, perchè aveva piena fiducia che Lei avrebbe condotto tutto a buon fine, se lui si manteneva fedele ed ossequiente alla Chiesa. Egli pensava che non avrebbe potuto far nulla di meglio per il bene della Causa.