Le apparizioni della Madonna a Marienfried
La Sposa dello Spirito Santo coronata di stelle
Il messaggio di Marienfried traccia una chiara linea di condotta della vera pietà cattolica, che non separa Maria, Madre di Dio, dal suo Figlio Gesù, ma la vede sempre in comunione di vita e di azione con Lui: Maria conduce a Cristo.
E' in questo senso che va capita l'affermazione: "Io sono il Segno del Dio vivente". Maria non vuole tenere nulla per sè, e non vuole nemmeno essere il "punto di arrivo" della nostra pietà, Ella vuole condurci alla SS. Trinità, che ha rivolto il Suo sguardo a noi, per mezzo dell'Incarnazione del Figlio.
In ciascuna delle tre divine Persone è chiaro l'ordinamento della devozione a Maria, a Gesù ed alla Trinità.
Proprio l'ultimo messaggio colpisce per il suo chiarissimo indirizzo trinitario. Esso termina con questo invito: "I miei figli devono lodare e glorificare di più l'Eterno e rendere grazie a Lui. Per questo egli ci ha creati. per la Sua gloria". E' evidente qui che la devozione a Maria è ordinata completamente alla glorificazione della SS. Trinità. L'ultima pietra miliare di questo cammino è l'Inno alla SS Trinità, recitato dagli Angeli, dagli uomini e dalla SS. Vergine. L'alto linguaggio figurato, la sua precisione dogmatica e la sua profondità mistica imprimono a tutto il messaggio il sigillo della sua provenienza soprannaturale. Esso si rivolge alle tre Persone divine in tre versi. Ogni strofa incomincia con un saluto ("Gloria al nostro Dio... Apoc. 7,10), che accentua con diverse frasi, collegate fra di loro dogmaticamente, l'attività della Persona. Ogni strofa finisce con una lode a Maria, la Figlia del Padre vestita di sole, l'Immacolata Genitrice del Figlio, la Sposa dello Spirito Santo coronata di stelle. - "A Te ora e in tutta l'eternità, la potenza, la glorificazione e la bellezza per mezzo della Tua Sposa coronata di stelle, la nostra ammirabile Madre.
II parroco Humpf, che sentì questo inno di lode dalla bocca di Barbara e lo stenografò, ne fu così impressionato che da allora credette al messaggio. Come a lui, ciò accadde a moltissimi altri.
E' in questo senso che va capita l'affermazione: "Io sono il Segno del Dio vivente". Maria non vuole tenere nulla per sè, e non vuole nemmeno essere il "punto di arrivo" della nostra pietà, Ella vuole condurci alla SS. Trinità, che ha rivolto il Suo sguardo a noi, per mezzo dell'Incarnazione del Figlio.
In ciascuna delle tre divine Persone è chiaro l'ordinamento della devozione a Maria, a Gesù ed alla Trinità.
Proprio l'ultimo messaggio colpisce per il suo chiarissimo indirizzo trinitario. Esso termina con questo invito: "I miei figli devono lodare e glorificare di più l'Eterno e rendere grazie a Lui. Per questo egli ci ha creati. per la Sua gloria". E' evidente qui che la devozione a Maria è ordinata completamente alla glorificazione della SS. Trinità. L'ultima pietra miliare di questo cammino è l'Inno alla SS Trinità, recitato dagli Angeli, dagli uomini e dalla SS. Vergine. L'alto linguaggio figurato, la sua precisione dogmatica e la sua profondità mistica imprimono a tutto il messaggio il sigillo della sua provenienza soprannaturale. Esso si rivolge alle tre Persone divine in tre versi. Ogni strofa incomincia con un saluto ("Gloria al nostro Dio... Apoc. 7,10), che accentua con diverse frasi, collegate fra di loro dogmaticamente, l'attività della Persona. Ogni strofa finisce con una lode a Maria, la Figlia del Padre vestita di sole, l'Immacolata Genitrice del Figlio, la Sposa dello Spirito Santo coronata di stelle. - "A Te ora e in tutta l'eternità, la potenza, la glorificazione e la bellezza per mezzo della Tua Sposa coronata di stelle, la nostra ammirabile Madre.
II parroco Humpf, che sentì questo inno di lode dalla bocca di Barbara e lo stenografò, ne fu così impressionato che da allora credette al messaggio. Come a lui, ciò accadde a moltissimi altri.