Via Crucis
STAZIONE VI
Gesù asciugato dalla Veronica
Si vago è il tuo tormento
Bel volto del mio Bene,
Che quasi a te diviene
Amabile il dolor.
in cielo che farai
Se in rozzo velo impresso
Da tante pene oppresso,
Spiri si dolce amor?
V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam Crucem tuam redemisti mundum.
Si considera in questa sesta Stazione, come Gesù Cristo lasciò impressa l’immagine del suo volto sul pannolino della Veronica che si inoltrò fra le turbe affine di rasciugarlo, e con ciò ne insegna il dovere di sprezzare tutti i rispetti umani, se vogliamo avere il suo ritratto scolpito nel nostro cuore. Ammiro, Gesù mio, la generosa pietà della Veronica, nell’inoltrarsi senza timore fra le turbo insolenti per rasciugarvi la faccia tutta grondante di sudore e di sangue; e per i meriti di si bel coraggio, vi prego a darmi forza di Vincere ogni rispetto umano e di sempre più avanzarmi nel vostro amore. Pater, Ave, Gloria.
Miserere nostri, Domine; miserere nostri.
A MARIA.
Santa Madre, deh! voi fate
Che le piaghe del Signore
Siano impresse nel mio cuore.