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Sabato, 27 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Santa Zita ( Letture di oggi )

San Francesco di Sales:Tutto il tempo che s’impiega male e con trascuratezza nella preghiera, è tempo rubato a Dio.
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Meditazioni di Quaresima



Quaresima

Concedi anche a me, oggi, di reclinare il mio capo sul tuo petto.

Dopo aver meditato sul suo silenzio, vorrei oggi contemplare il suo sguardo. Lo sguardo rivolto sulla folla stanca o sui discepoli stanchi. Egli non era stanco ma viveva della stanchezza degli altri. Si preoccupò di dare da mangiare e di farli riposare.

Penso al suo sguardo sulla folla che lo ascoltava, entusiasta, mentre li vedeva allontanarsi da quel monte come pecore senza pastore, abbandonate al rischio dei falsi profeti. Penso al suo sguardo quando si alzò da terra, dove si era prostrato in preghiera, e andò verso i discepoli ai quali aveva chiesto di pregare e li trovò addormentati.

Sguardi sofferenti, non tristi. La tristezza non si addice a Dio, come non si addice la sofferenza. Ma Egli, Gesù, aveva il suo sguardo sofferente perché vedeva che quegli uomini tornavano a casa senza essersi sufficientemente ristorati alla sua mensa.

Rivedo e ripenso al grande sguardo di amore che egli rivolse alla Madre che stava presso la sua croce. Lo aveva seguito durante tutto il suo viaggio. Né in lui né nella Madre ci fu sguardo di sgomento o di sfiducia. Ci fu sguardo di amore, di condivisione piena, di compartecipazione.

Quando c'è un ideale che spinge all'azione la sofferenza non ha senso. Quando poi si associa uno che condivide la sofferenza riparatrice, lo sguardo si allarga e va ad abbracciare tutti, anche i più lontani.

Dall'alto della Croce, Egli guardò, con amore, l'universo intero, quell'universo che poi affidò al cuore della Madre.

Rendi limpido e trasparente il mio sguardo Signore per sapere vedere soltanto Te in tutti.