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Domenica, 28 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:Per mezzo delle lingue del serpente, di Eva e di Adamo la morte entrò nel mondo. La lingua del serpente inoculò il veleno in Eva; la lingua di Eva lo inoculò in Adamo, e la lingua di Adamo tentò di ritorcerlo contro il Signore. La lingua è un membro freddo, sempre immersa nell'umidità, e quindi è un male ribelle ed è piena di veleno mortale, del quale nulla è più freddo. Per questo lo Spirito Santo apparve in forma di lingue di fuoco, per opporre lingue a lingue, e fuoco ardente a veleno mortale.
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Meditazioni di Quaresima



Quaresima

Sabato della prima settimana di Quaresima

Donami un cuore semplice e degli occhi puri, o Signore!

Quando una persona si chiude in se stessa e si nega agli altri dimostra di essere avara, invidiosa, gelosa e soprattutto piena di concupiscenza. Questo vizio è pari all'ingordigia propria di chi non è mai sazio del piacere, della comodità, del proprio benessere. La Sacra Scrittura ci mette in guardia da questo vizio quando ci fa riflettere sul particolare che Gesù non ci sottrae al mondo ma dice di guardarsi dai vizi della superbia degli occhi, della vanità della mente e della concupiscenza della carne. Per tendere alla conformità a Cristo Gesù bisogna opporsi alla "concupiscenza" della carne.

La carne è impastata di materialità e facilmente si inchina verso tutti i piaceri ignorando l'esortazione paolina che invita ogni uomo a "ricercare e a gustare le cose di lassù non le cose di quaggiù". L'uomo, sulla terra, è un pellegrino o un esule e non ha una stabile dimora. La sua patria è altra, quella dei cieli dove ci sarà la totale trasformazione dell'umano in divino perché, come dice l'apostolo Giovanni, "noi vedremo Dio così come egli è".

Mentre si è sulla terra bisognerebbe educarsi al distacco dalle cose materiali perché è da stolti attaccare il proprio cuore a tutto ciò che è relativo e passeggero.

Nessuno può condannare il proprio corpo o la materia. Tutto quello che Dio ci ha dato è bello, buono ed amabile ma tutto deve occupare il suo posto e assolvere la missione stabilita dal Signore Dio, Creatore e Signore di ogni bontà.

La concupiscenza, invece, sovverte l'ordine armonioso delle cose e snatura il loro stesso fine.

Ti offrirò, Signore, le mie mani innocenti ed il mio cuore puro per poterti seguire dovunque tu vorrai condurmi.