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Venerdi, 3 maggio 2024 - Misteri dolorosi - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi )

Suor Maria Consolata Betrone:Non era la prima volta che Gesù usava il paragone del bimbo e del vestitino a indicare che le piccole anime s'abbandonano fiduciose all'azione della grazia, anche per quanto riguarda la loro santificazione, contente solo di assecondarla in tutto e per tutto con estrema docilità. Le diceva infatti l'8 ottobre 1935: Consolata, godo in te, perché posso fare tutto quello che voglio e perché faccio Io tutto. Dimmi; tu sai con quanta cura e amore una mamma fa il vestitino al suo bimbo, vi mette proprio tutto il cuore. Ora se il bimbo non la lasciasse fare, perché il vestitino... vuoI farlo lui; contristerebbe la mamma.
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Meditazioni per il tempo di Natale e Avvento

Gaudiosi

I Magi



Mt 2, Il Poi, aprirono i loro scrigni e Gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.

I tesori degli uomini sono molti. Ogni uomo ne ha nascosto una grande quantità. Li tiene nascosti perché ha paura degli altri uomini, oppure li lascia vedere, li mette bene in evidenza per essere ammirato, essere considerato, esser temuto. Allora il suo tesoro è questo desiderio di vanità o di superbia.

Anch'io ho i miei tesori. Ne ho accumulato e ne ho lasciato perdere molti durante gli anni della vita. i tesori della terra hanno questo vantaggio: perdono valore facilmente. Questo potrebbe essere un aiuto per l'uomo, che dovrebbe esser portato così con facilità a cercare tesori eterni, ma l'uomo invece - il mio cuore d'uomo - non si rassegna con facilità alle delusioni e cerca rivincite. Vuole essere re. Tende ad essere re. L'uomo vede nel re colui che ha libertà, che può fare quello che vuole. Vede nel re colui che viene onorato e servito dagli altri uomini inferiori a lui. Vede nel re colui che possiede tutto ciò che può sognare. in fondo nel re vede colui che può soddisfare senza vergogna e senza impedimenti le proprie passioni.

Ecco il tesoro tenuto nascosto, ciò a cui l'uomo è legato e a cui egli sottomette tutti i tesori. E l'uomo normale... quest'uomo, vive anche in me. Desidero libertà, poter fare ciò che a me pare bene! Desidero esser amato, esser stimato, vivere a lungo per vedere gli uomini piegarsi davanti a me, vivere sempre! Desidero ricchezze, per poter fare elemosine s'intende!, ma desidero ricchezze stimate dal mondo!

I Magi avevano queste cose. Ne avevano in abbondanza. Erano veri re! possedevano oro, ricchezze preziose, che permettevano loro libertà di fare e avere secondo i desideri. Possedevano incenso, l'onore cioè e la gloria degli uomini: erano riveriti e serviti, come se il loro volto fosse di luce. Possedevano mirra, la possibilità di rimanere su questa terra a lungo, oltre la propria morte, di lasciare qui qualcosa di sé, almeno il proprio nome o cognome, in modo da esser ancora onorati e serviti nella discendenza! Avevano queste cose, eppure ancora non erano contenti. Cercavano, volevano trovare qualcosa più sicuro di se stessi. In fondo sentivano che - pur essendo re - lo erano solo agli occhi di uomini mortali e secondo concezioni e visuali destinate a finire.

Perciò cercavano. Non mancava loro intelligenza né prudenza per cercare. Anch'essi, pur essendo re, trovano qualcosa solo di notte. La loro intelligenza e il loro oro non fanno luce a sufficienza. Il loro desiderio però è sincero, e colui che scruta i cuori e li vaglia li ha trovati degni della sua amicizia. Egli il Re dell'universo, il Padre dei popoli, trova che quei cuori di re sono piccoli a sufficienza per poterli riempire di sé. Si serve non di ciò che hanno più degli altri uomini, ma di ciò che li rende uguali a tutti, per incontrarsi con loro. Si serve della loro umiltà e semplicità. Il segno della stella poteva esser compreso dalla loro intelligenza, ma accolto solo dalla loro umiltà. E solo la loro semplicità poteva guardare il bimbo in braccio alla madre con occhi capaci di vedere in lui divinità e regalità. Un grande cambiamento avviene in loro, come per miracolo. Quei bimbo sostituisce la loro vita. E' lui il vero re. E' lui che deve ricevere onore e gloria dagli uomini, è lui che saprà amministrare l'oro con disinteresse e senza desiderio di arricchire, è Lui che deve rimanere per sempre su questa terra! E' Lui che deve poter fare ciò che vuole, perché ciò che Egli vuole sarà garanzia di libertà per tutti! Hanno trovato colui cui appartiene il loro titolo di re, colui cui può appartenere anche il loro regno con la propria vita! Nelle sue mani si può mettere l'oro, garanzia di libertà, davanti a Lui l'incenso, garanzia di onore e di gloria, a lui si può donare la mirra, sicurezza di un futuro stabile.

Una piccola luce nella notte, come lampo veloce che squarcia la tenebra dei pensieri del mondo, ha rivelato anche a me la grandezza di quei bimbo. Nelle sue mani i miei tesori più preziosi divengono ancor più splendenti. Quella piccola luce diviene a poco a poco l'unica, diviene sole costante. I miei tesori apparterranno a Lui. Egli è ancora piccolo, li riceverà la Madre per Lui. Depongo ai suoi piedi quanto lo scrigno del mio cuore custodisce gelosamente: l'amore alle ricchezze, il desiderio di gloria, la volontà di libertà, la sete di futuro assicurato da chi si ama. Nelle sue mani porteranno più frutto. lo mi ritrovo il cuore vuoto: vuoto di libertà, vuoto di desiderio d'avere, vuoto di affetti umani. E' vuoto ma libero! Libero di ricevere la vita di quei Bimbo con i suoi desideri e le sue ricchezze! Egli è ricco di povertà, è ricco di obbedienza e di castità! Quando Egli riversa in me questi suoi tesori ricevuti nei cieli, la mia vita diviene vita di re, e nulla più cerco e nulla più nascondo. Questi tesori li posso donare senza perderli, e non diminuiranno mai il loro valore. Mi terranno per sempre nascosto nel Cuore di Colui che tutti i cuori ricercano!

Autore: di Don Vigilio Covi

Fonte: www.preghiereagesuemaria.it