Santo Rosario on line

Giovedi, 2 maggio 2024 - Misteri luminosi - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi )

Santa Faustina Kowalska:La misericordia, per così dire, condiziona la giustizia la quale, in definitiva, serve la misericordia.
font

Meditazioni per il tempo di Natale e Avvento

Gaudiosi

Pastori



Lc 2, 20:I pastori poi se ne tornarono glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.

La vita continua con i soliti ritmi. Il giorno succede alla notte, la notte copre le luci del giorno. Gli uomini lavorano di giorno e dormono di notte oppure di notte fanno il male che non possono commettere di giorno. Così costringono altri uomini a vegliare sulla propria vita e sulle proprie cose. Gli uomini non riescono a costruire novità. Le novità durano poco e rientrano nell'ordine della normalità. Le novità degli uomini accelerano soltanto il loro ritmo di attenzione e paura, di gioie smorzate subito dalle sofferenze e dal peccato.

La vera novità può venire solo dal di fuori, dal di sopra. Ed è venuta. Non è un fatto, non è un avvenimento della storia, non è di grande rilevanza. E' semplicemente un'altra vita. E' un altro uomo, piccolo e indifeso come tutti gli uomini. L'unica diversità è che di lui si è già parlato e sentito parlare.

Il mio cuore d'uomo' me lo diceva: verrà uno, lo incontrerò finalmente, un uomo fatto tutto d'amore. Uno capace di amare come io vorrei esserlo, uno capace di lasciarsi amare da me anche se sono così povero e meschino e incapace di grande amore. Deve venire qualcuno che sappia apprezzare quei poco di amore che c'è nel mio cuore e che rimane purtroppo nascosto in mezzo ai miei peccati. Gli uomini vedono questi, verrà uno che sappia vedere quello! Gli uomini non mi ritengono degno e non si lasciano amare da me, vogliono sempre pagare il mio amore, ricompensarmi, darmelo di ritorno. Nessuno accoglie pienamente quel che io voglio donare. Quando verrà colui che avrà un amore così grande da accettare la mia vita in dono, allora sarà un giorno nuovo, allora inizierà una luce senza termine, capace di illuminare ogni tenebra e ogni tenebra non sarà più così buia da impedire il cammino insieme con gli altri uomini.

I pastori ne hanno sentito parlare. Gente semplice, ma capace di distinguere i belati di ciascuna pecora, e di distinguere i belati del dolore da quelli della gioia, sanno pure distinguere voci d'uomo da voci d'angelo. Essi non cercano segni di grandezza, non saprebbero avvicinarsi a segni di potenza e d'intelligenza. Sanno leggere i segni della povertà, li sanno leggere anche nella notte, perché sono abituati a non vedere nulla! Eccoli avviarsi « senz'indugio » là dove messaggeri di Dio li inviano. Messaggeri di Dio! sì, non c'era interesse nelle loro parole, non c'era paura, non c'era quel che di solito c'è nei messaggi che vengono dall'uomo. Nel messaggio ricevuto nella notte c'era solo amore: un amore nascosto, di cui non si vedeva l'inizio né la fine. Ma un amore concreto, con segni concreti. Alla concretezza risponde una corsa. « Andiamo e vedere... ». Trovano solo e nulla più di ciò che s'aspettano. Trovano un bimbo in fasce normali con genitori normali. E' un dono per loro? Sì, è un dono, un dono vivo: perché rimanga tale richiede che chi lo riceve si faccia dono per lui. E' il dono più grande, perché accoglie la mia vita, accetta che lo ami, così come posso, anche se peccatore.

I pastori gli danno la loro voce. il loro cuore trabocca la gioia di chi si sente amato, di chi si sa accolto, la gioia di chi sa d'esser stato scelto a vedere la Vita. La loro vita non è più quella di prima. Continueranno a vegliare il gregge di notte, andranno ancora in cerca d'erba e di fonti d'acqua, toseranno ancora le loro pecore e faranno attenzione ai belati: ma sarà un'altra cosa. Sanno che Lui vive per loro, sanno che essi vivono per Lui. La vita non è più chiusa, il cielo non è più una scodella rovesciata sotto la quale si devono affannare, la terra con la sua notte ed i suoi giorni brevi non è più nemica. Ora c'è l'amico.

Anche la mia vita s'è trasformata, come quella dei pastori. Nulla di nuovo, al di fuori. Faccio quel che facevo. Ma dentro tutto è nuovo. Non sono più solo: c'è Lui, l'Amico. E' nato, è vivo. Anche se non lo vedo più o se si è nascosto in mezzo agli uomini, c'è. Nel segreto della notte gli ho dato e gli continuo a dare la vita. Egli accetta ogni mio gesto d'amore. Sono peccatore, ma il suo sguardo copre la moltitudine dei miei peccati perché Egli guarda nella notte, e vede anche l'amore nascosto nel cuore.

I pastori tornano, parlando a tutti di Colui che avevano incontrato, con la gioia di chi vive una vita diversa, nuova, luminosa. Anche la mia bocca si apre a parlare di Lui. E di chi altro si potrebbe riempire il mondo, se non di colui che riempie il cuore?

Autore: di Don Vigilio Covi

Fonte: www.preghiereagesuemaria.it