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Venerdi, 26 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Marcellino ( Letture di oggi )

San Filippo Neri:Un'anima veramente innamorata di Dio viene a tale che bisogna che dica: Signore, lasciatemi dormire: Signore, lasciatemi stare.
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Meditazioni di Quaresima



Quaresima

Martedì della prima settimana di Quaresima

Aiutami, Signore, a vendere quanto posseggo per seguire te.

La proposta del vendere tutto per seguire il Signore Gesù e raggiungere la conformità a Lui potrebbe risultare, a prima vista, gravosa. Ma nella mentalità e nelle parole di Gesù appare in una luce ben diversa. Quando si tratta di autentici beni da lasciare Egli dà garanzia: "Voi che avete lasciato tutto, riceverete il centuplo". Quando, invece, si tratta di vendere delle cose inutili, dobbiamo convenire che quanto prima si riesce a sbarazzarsi di esse, tanto prima ci si arricchisce.

La vanità è altro grande vizio, abito comune e molto sporco che si attacca sulle nostre spalle e di cui difficilmente riusciamo a liberarci. È come un liberarsi della propria pelle, perché la vanità ci gonfia, ci ingrassa come una palla che, per nulla, rimbalza sempre, facendo ostentazione di sé. "Cos'hai che non hai ricevuto e se l'hai ricevuto perché ti vanti come se non 1'avessi ricevuto?". Così si legge nella Scrittura. Il vanitoso è colui che, interiormente, è un ipocrita ed un ladro perché si appropria di cose non sue e non riesce a ringraziare Colui che gli ha donato tutto.

Soprattutto la grazia non è un dono che nasce dall'uomo. È il dono disceso dal cielo, maturato nel cuore di Dio, immesso nella nostra vita dall'amore dello Spirito Santo. Il vanitoso, invece, è colui che non sa vedere e riconoscere che senza aiuto divino non sa né può fare nulla. Vanità è sinonimo di nullità. La grazia, invece, è sinonimo di ricchezza.

Non voglio gloriarmi di altro, Signore, se non delle mie debolezze. Ammirerò maggiormente la ricchezza dei tuoi beni.