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Venerdi, 26 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Marcellino ( Letture di oggi )

San Giovanni Bosco:Nel mondo vi sono pericoli e per essere salvi da essi è preparata da Dio la vita religiosa.
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Maggio, mese di Maria - Meditazioni sulla Madre di Dio



Maria



Ventottesimo giorno - GESÙ, NEL DESERTO

I. - Che bisogno poteva avere Gesù a trent'anni di ritirarsi nel deserto a digiunare e pregare per quaranta giorni? Era Dio, ed era il più santo degli uomini! Ma proprio perché uomo volle la contemplazione, la preghiera, e perfino la penitenza onde ottenere e meritare non per sé, ma per gli uomini.

II. - E volle anche essere lui pure tentato, affinché noi imparassimo a resistere a tutte le tentazioni, e per ottenerci grazia di superarle, qualora avessimo la buona volontà.

III. - Impariamo! «Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio!» - «Non tentare il Signore Dio tuo!» - «Va retro, Satana! sta scritto: adorerai solo il Signore Dio tuo! ». Meditiamoci sopra. Ci si attacca alla terra, al benessere, alla carne; ci crediamo potenti, e nei pericoli pretendiamo soccorso dal cielo; siamo gonfi di noi stessi e pretendiamo gli altri inginocchiati ai nostri piedi! Facciamo del nostro «io» un idolo! Tutte le tentazioni si vincono con la preghiera e la penitenza. È la prima lezione da imparare. Circa la penitenza ha un grande valore il digiuno, la mortificazione nei cibi, dagli alcoolici, dal fumo e dalle droghe. Ricorriamo a Maria, sempre. Consacriamoci a lei corpo e anima e vita!

ESEMPIO: Il beato Jacopone da Todi. - Era un giovane delle più nobili famiglie di Todi, ma era anche d'una vita morigerata e pia. Fidanzato con una giovane del suo rango si trovò una sera in una festa d'amici; ma nel bel mezzo del ballo un rombo e un crollo sconvolsero le sale del castello, Jacopone salvo per miracolo, si dà a chiamare la fidanzata tra i gemiti dei sepolti vivi. La trovò insanguinata e ferita, quasi soffocata. Allora le tagliò le vesti e il busto per farla respirare... Quale sorpresa! La ragazza cingeva ai fianchi un duro cilicio. Il giovane non poté salvarla, ma solo assistere impietrito dal dolore alla sua fine. Disperato corre in una chiesa all'altare di Maria e prega per avere conforto. Maria si fa sentire: «Pace avrai, ma lascia il mondo». Ubbidisce prontamente. Passò così la vita nella pratica delle virtù, e riconoscente alla Vergine le dedicò il sublime inno «Stabat Mater».

FIORETTO: Decidi di allontanarti da qualche cosa o qualcuno che sai per te essere un pericolo morale, e chiedi coraggio a Maria.

OSSEQUIO: Puoi prendere la pratica di una mortificazione di gola tutti 1 sabati in onore della Madonna, magari anche un digiuno.

GIACULATORIA: La lingua sordida d'atro veleno Madre, cingetemi di doppio freno.

PREGHIERA: O Gesù, che hai voluto passare ben quaranta giorni nel deserto in preghiera e penitenza, infondi nei nostri cuori avversione alle massime del mondo e a una vita sciatta e gaudente.

Tratto dalla rivista: Papa Giovanni – Titolo: “Il mese di maggio” Collegio Missionario Sacro Cuore Andria – BARI - 1987 Fonte: www.preghiereagesuemaria.it