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Venerdi, 29 marzo 2024 - Misteri dolorosi - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi )

San Filippo Neri:Non è tempo di dormire, perché il Paradiso non è fatto pei poltroni.
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Maggio, mese di Maria - Meditazioni sulla Madre di Dio



Maria



Dodicesimo giorno - INCOSCIENTE OSTINAZIONE

I. - Che può ancor fare il Signore per salvarmi? Ha dato il suo Figlio per riscattarmi. Non basta? No, non basta, io continuo a peccare. Mi rincorre con la sua misericordia, mi spaventa con la sua giustizia, ma io continuo a peccare.

II. - Dio mi ha posto in grembo alla sua Chiesa come in grembo ad una madre; non mi sono mancati lumi, ispirazioni, grazie; ho dei sacramenti a disposizione, tanti esempi per incoraggiarmi ad essere un buon cristiano. No! pecco ancora! Dio avrebbe potuto già castigarmi severamente, o addirittura dannarmi; ma io non mi sono ancora convertito! Quale ostinazione!

III. - Gesù ha dato per me il suo sangue, per salvarmi, s'è dato in cibo per nutrirmi di sé. Io forse me ne servo per tradirlo! Soltanto Maria, può finalmente salvarmi, decidermi a rinnegare me stesso, a mettere fine a tanta malvagità e malizia! Ricorriamo a Maria, gettiamoci tra le sue braccia da pentiti e devoti, imitiamo le sue virtù.

ESEMPIO: S. Girolamo Emiliani. - Nobile patrizio veneziano, che appena quindicenne, contro il volere della madre, si arruolò, al grido di guerra, nell'esercito di Venezia in difesa di quella Repubblica. Gli venne affidata la difesa del Castello di Quero nella vallata del Piave che sale a Belluno. Malgrado il suo valore e quello dei suoi, forse anche tradito, fu sconfitto e fatto prigioniero proprio in quel castello. Umiliato e desolato, si ricordò della Vergine, rientrò in se stesso, ebbe orrore della vita che menava in tempo di pace; la pregò da disperato. La Vergine ebbe compassione, gli apparve: «Ecco, sei libero, va! ». Non credette a se stesso, i ceppi che stringevano le sue caviglie ed i suoi polsi s'erano spezzati. Li raccoglie, vede la porta aprirsi d'incanto, fugge, e come invisibile fa la strada fino a Treviso, e all'altare della Madonna depone quelle catene, promettendo vita nuova.

FIORETTO: Sopporta con pazienza le molestie e i travagli, in soddisfazione dei tuoi peccati.

OSSEQUIO: Fa una visita a qualche immagine di Maria, invocando la sua continua assistenza contro la tua debolezza e forse malizia.

GIACULATORIA: Vita dolcissima, speranza mia, salve purissima vergin Maria!

PREGHIERA: O Maria, quanto fummo ingrati verso il Signore, rispondendo sì male alle sue grazie. Lo riconosciamo, siamo degni degli eterni castighi. Ma tu che sei così potente presso il trono di Gesù, ottienici perdono e conversione.

Tratto dalla rivista: Papa Giovanni – Titolo: “Il mese di maggio” Collegio Missionario Sacro Cuore Andria – BARI - 1987 Fonte: www.preghiereagesuemaria.it