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Domenica, 28 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi )

San Pio da Pietrelcina: Gesù Bambino sia la stella che ti guidi lungo il deserto della vita presente.
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Antiche meditazioni alla Madonna Addolorata



Addolorata

31. Maria sollecita per la vita di Gesù.



Il buon seme della parola di Dio, che il divino Seminatore Gesù andava seminando in tanta copia tra quella povera gente della Giudea e della Galilea non trovava purtroppo quell'ottimo terreno che era l'anima di Maria sua madre. Anzi, molto ne cadeva tra gente dissipata, come sulla pubblica via, e gli uecellacci; che erano gli spiriti malvagi, se lo beccavano senza lasciarlo germogliare. Molto ne cadeva in cuori induriti, quasi sulle pietre, sicchè non poteva attecchire: molto in animi travagliati dalle sollecitudini e cupidigie della vita, come tra le spine, ed era ben presto soffocato. Ma c'era di molto peggio: una gran parte di quella gente, che aveva la grazia inestimabile di udire la parola stessa del Verbo incarnato, era proprio refrattaria ad intenderla, e ben presto si dichiarò apertamente ostile al divino Missionario. Chi per incomprensione, chi per gelosia verso gli altri, chi per timore di perdere i suoi guadagni ed il suo grado di distinzione, chi per sentimento mondano, chi finalmente per satanico spirito farisaico. Le ostilità scoppiarono ben presto: in Gerusalemme gli credettero alcuni, ma egli non se ne poteva fidare: in Giudea dovette Gesù abbandonare il campo, per l'avvenuto imprigionamento del suo Precursore: a Nazaret una prima volta che ci andò, lo si voleva precipitare da un dirupo; un'altra volta lo si disprezzò come figlio di un falegname, e di una povera donna chiamata Maria. Basti il dire che neppur tutti i suoi consanguinei, che speravano ben altri vantaggi dalla sua missione, credevano in lui ~ Anzi una volta che Gesù era rientrato in casa seguito da presso da una folla di gente che non gli dava respiro, nè gli lasciava il tempo di mangiare, i suoi, molestati da quella briga, uscirono fuori per legarlo, ed andavano dicendo: Costui è impazzito! Con quali sentimenti si commetteva quesa indegnità? Per inimicizia? Per paura? Per incredulità? Per una malintesa compassione? Si pensi come si vuole; ma riflettendo che nenmeno nel terzo anno della predicazione i parenti di Gesù credevano in lui, si può scorgere in quell'atto un acciecamento inescusabile.

E Maria parte vedeva, parte conosceva per relazione altrui tutte queste cose, e Dio solo sa come le martellasse in petto il cuore materno! Come era sempre trepidante per la vita dell'unigenito suo; quante notti insonni, quanta passione per la trepidazione che da un momento all'altro succedesse la catastrofe, che purtroppo le era sempre nanzi con la sua terribile certezza!

Un giorno Maria sente bisbigliare tra i risei, che ascoltavano il Figlio suo, questa brutta insinuazione: Costui è posseduto dallo spirito immondo! Il cuore materno le balza in petto, crede giunto il momento di dovere intervenire; si fa innanzi con alcuni giovani suoi nipoti, e manda a dire sollecitamente a Gesù, che si liberi da quella tur. ha ostile, e venga da lei! È riferita a Gesù la sollecitazione della Madre, ma Gesù sempre calmo, sempre uguale a se stesso, risponde: « Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli? » E girati gli occhi sopra coloro che gli sedevano attorno: « Ecco, disse, mia madre ed i miei fratelli. Perchè chi fa la volontà di Dio, è mio fratello, mia sorella e madre »

Sublimi parole! Maria è la madre vera di Gesù, ma più nobilmente ancora, se è possibile, ella ne è la madre anche più degna, Perchè è l'anima che più eroicamente d'ogni altro santo, ha sempre fatto, la volontà di Dio nel soffrire santamente tutti quegli affanni, dolori, ansietà, sollecitudini che le faceva soffrire la sua vera maternità del perseguitato Figlio di Dio. Medita attentamente questo punto, ed intenderai la santità e l'eccellenza dei dolori della santissima Maria.

Ci penso sì, o Vergine fortissima, ai vostri dolori, ma quanto facilmen!e vi credo simile a me, che nelle avversità, non solo soffro, ma quasi quasi mormoro delle disposizioni di Dio; mi impazientisco, non so pregare, se non Perchè Dio voglia risparmiarmi la prova: vorrei insomma che Dio facesse la mia volontà, non io la sua. Voi, che tanto bene intendeste la preziosità del soffrire con Gesù Cristo, pregatemi dal Signore un po' del lume che rischiarava la vostra mente, e dell'amore di cui ardeva il vostro cuore.

Se ami Gesù, anima mia, non soltanto a parole, sacrifica generosamente a lui ciò che attualmente sconcerta e turba la-tua volontà troppo umana; e così sarai fratello o sorella ed anche madre di Gesù Cristo.

Essmpio. S. Giovanni Leonardi, devotissimo della Madre di Dio, cui volle intitolata la congregazione di sacerdoti da lui istituita, pur non desiderando altro in vita sua che la gloria di Dio e la salute delle anime, ebbe l'arduo compito di un apostolato sempre in angustia per le persecuzioni incessanti che lo travagliavano da parte di nemici e di amici, senza aver mai, nonchè una soddisfazione, nemmeno un po' di requie nell'oblio. Far bene ed esser preso in mala parte: sacrificarsi e ricavarne odio: iniziare opere, e vederle andare a male; si può dir che fosse tutta la vita del santo Prete.

Ma egli riguardando il suo divino modello Gesù, del quale è scritto: Ed i suoi non lo ricevettero, non perdette mai la sua tranquillità di spirito, nè si raffreddò mai nel suo zelo; vero discepolo della Madre di Dio, che col suo Gesù era sempre pronte a tutto soffrire.



Fonte: www.preghiereagesuemaria.it