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Giovedi, 9 maggio 2024 - Misteri luminosi - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Qualche giorno fa ho celebrato Messa nella nostra RSA. Tanti anziani, alcuni coi volti sofferenti e deturpati, ma coi occhi scintillanti: "Sembrano un mucchio di specchi rotti. A che cosa potrebbero mai servire?" - mi chiedevo. Però in primo piano non ci sono quei volti sfigurati, ma la loro dignità e la loro anima. Un mucchio di specchi rotti, anche se non possono più riflettere l'immagine intera, riescono ad avere ancora un senso: investono di una piccola luce gli angoli bui delle nostre esistenze. Dopo la Messa, uno di loro, Loreto, mi ha regalato un acrostico poetico e uno scritto lungo ma indecifrabile. Lo so, caro Loreto, con il tuo male sei poco affidabile, ma non sei un ferrovecchio da buttare bensì una persona da amare e da rispettare. Anche se rotto in mille pezzi, tu ci sei e ti rispecchi nei miei pensieri e nelle mie preghiere.
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Le virtù della Sacra Famiglia



Sacra Famiglia


2. La castità

Vi lodiamo e benediciamo, o Santa Fa­miglia, per la bella virtù della castità che viveste come dono da offrire a Dio per il regno dei cieli. Fu certamente una scelta di amore; infàtti le vostre anime, immerse nel cuore di Dio ed illuminate dallo Spirito Santo, palpitavano di gioia pura ed immacolata.

Dice la legge dell'amore: "Amerai il Si­gnore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Era quella una legge meditata, amata e vissuta in pienezza nella casetta di Nazareth.

Sappiamo che quando si ama veramente qualcuno, con il pensiero e la volontà si cerca di stare vicino alla persona amata e nel cuore non c'è posto per altri. Gesù, Maria e Giuseppe avevano Dio nel cuore, nella mente e in tutte le azioni della loro vita; per cui non c'era posto per ripiegarsi su pensieri, desideri o cose poco degne della presenza viva del Signore. Viveva­no la grande realtà del regno dei cieli. E Gesù, che per 30 anni aveva vissuto questa realtà, la proclamerà solennemente all'inizio della predicazione dicendo: "Beati i puri di cuore perché vedranno Dio". Maria e Giuseppe ave­vano meditato, vissuto e conservato nel loro cuore queste sante parole, gustandone tutta la verità.

Avere un cuore puro e casto voleva dire essere limpidi e trasparenti nei pensieri e nelle azioni. La rettitudine e la sincerità erano due valori radicati così profondamente nel cuore di quelle sante persone che il fango delle passioni e dell'impurità non le sfioravano minimamen­te. Il loro aspetto era dolce e luminoso perché aveva il volto dell'ideale che vivevano interior­mente. La loro vita era calma e serena perché erano come immersi nel cuore di Dio, che rende tutto pi?bello e tranquillo, anche quan­do intorno imperversa l'iniquità.

La loro casetta era spoglia di bellezza materiale, ma era risplendente di gioia pura e santa.

Dio ci ha santificato con il Battesimo; lo Spirito Santo ci ha fortificato con la Cresima; Gesù ci ha nutriti con il suo Corpo ed il suo Sangue: siamo diventati il tempio della Santis­sima Trinità! Ecco che Gesù, Maria e Giuseppe ci insegnano come conservare il tesoro della virtù della castità: vivendo una costante e amorosa presenza di Dio in noi.


Fonte: Preghiere a Gesù e Maria