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Sabato, 20 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:Il vero amico nostro è Gesù Cristo, che ci ha amati tanto da dare per noi la sua vita. Pensa quale amico fedele sarebbe colui che, vedendoti in punto di morte, si offrisse per te e prendesse volentieri su di sé la tua malattia e la tua morte!
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Le virtù della Sacra Famiglia



Sacra Famiglia


14. L'umiltà

Vi lodiamo e benediciamo, o Santa Fa­miglia, per la virtù della santa umiltà, che testimoniaste a tutti in quella vostra casetta. La vostra grandezza aveva le radici e il fondamento tra quelle poverissime mura che vi facevano apparire piccoli davanti agli uomini, magran­di davanti a Dio.

La "perfetta letizia" stava di casa proprio a Nazareth, perché tutto lì parlava di umiltà e povertà. Ma è da queste virtù che sboccia il fiore profumato della vera letizia interiore.

La Santa Famiglia era considerata tra le più povere e tra le ultime per importanza umana, nella società di Israele. Giuseppe si gloriava di essere un povero "carpentiere", che nel mondo di allora equivaleva ad un "tuttofare" nel costru­ire le dimore ordinarie. Era uno che si "arran­giava" nella lavorazione del ferro, del legno, dell'argilla e della pietra. E lui si dava da fare, anche se era della discendenza del grande re Davide.

Maria era ancora più umile, perché prove­niva dalla classe dei "poveri di Jahvé". Le sue uniche ricchezze erano la povertà, l'umiltà e la grazia di Dio. Quando lo Spirito Santo discese su di lei, facendole comprendere che era stata prescelta per essere la Madre del Salvatore del mondo, lei acconsentirà dicendo quelle sem­plicissime parole: "Eccomi sono la serva del Signore". E poi, cosciente del grande dono ringrazierà Dio con un canto di lode, perché ha guardato l'umiltà della sua serva e perché d'ora in poi tutte le generazioni la chiameranno beata.

E Gesù, il Dio del cielo e della terra, ha voluto umiliarsi prendendo un corpo come il nostro e nascendo in un luogo umilissimo, adibito a ricovero degli animali. Quando inizierà la sua predipazione, dirà alle folle: "Imparate da me, che sono mite ed umile di cuore". Nell'ultima cena, darà ancora un esempio di umiltà, quando Lui, il Maestro e Signore, si metterà a lavare i piedi agli apostoli. A quel tempo, lavare i piedi a qualcuno era un servizio riservato agli schiavi o ai più umili dei servitori; e Gesù vuole compiere questo servizio per insegnare la strada dell'umiltà verso il prossi­mo, perché è grande davanti a Dio Colui che si fa piccolo. Quando le folle correranno dietro a Gesù per causa dei tanti miracoli che faceva, Maria e Giuseppe non si faranno vedere tra la gente per dire: "guardate che Gesù è nostro figlio", ma rimarranno nascosti in santa umiltà.


Fonte: Preghiere a Gesù e Maria