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Venerdi, 29 marzo 2024 - Misteri dolorosi - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:L'avaro è povero: non è lui che comanda a se stesso, ma è il denaro che lo domina; non è possessore, ma posseduto, e anche quando ha molto, è sempre convinto di avere troppo poco. Al contrario, come dice Seneca: "Non reputo povero colui che, per quanto poco abbia, quel poco gli basta".
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Le virtù della Sacra Famiglia



Sacra Famiglia


15. La mansuetudine

Vi lodiamo e benediciamo, o Santa Fa­miglia, per la virtù della mansuetudine, che dimostraste con un comportamento mite e dolcissimo verso quanti vi hanno avvicinato. Quanto fosse radicata la mansuetudine nel cuore della Santa Famiglia, ce lo dicono bene i Vangeli.

Gesù l'ha dimostrata nei confronti dei suoi discepoli che non comprendevano mai il senso vero dei suoi insegnamenti e spesso si mette­vano a discutere tra loro. Era mansueto nei confronti delle folle importune e indiscrete che solo cercavano miracoli di guarigioni fisiche e poco accettavano la sua Parola. Ma più ancora era delicato con quanti lo dileggiavano e per­seguitavano. La dimostrazione più bella e più grande di mansuetudine Gesù l'ha dimostrata durante i processi che ha dovuto subire; e quando l'hanno flagellato, insultato, coronato di spine e trascinato fino al calvario, dove l'hanno crocifisso. Allora mai ha dimostrato malumore, dispetto, irritazione o mancanza di controllo; ma, come dice il profeta Isaia, si è consegnato mansueto come un agnello con­dotto al macello, senza aprire bocca o lamen­tarsi. Prima di morire, Gesù, dall'alto della croce, pregava per chi lo insultava e bestem­miava e li scusava presso il suo Padre celeste. La mansuetudine di Gesù non era flemma naturale, apatia, indifferenza stoica, remissività o fiacchezza naturale di carattere; ma era un'equilibrata unione di forza e dolcezza, di risolutezza e autocontrollo.

Anche Maria e Giuseppe, nei loro com­portamenti, erano miti e risoluti, aperti e dispo­nibili verso tutti. Per arrivare a questo hanno fatto un lavorìo interiore, modellando il proprio carattere al carattere esemplare di Gesù, do­minando se stessi ed esercitando la propria volontà nella mitezza, nella misericordia e nell'amore verso tutti. Sapevano bene quei santi sposi che non è giusto né bello, né secondo il cuore di Dio sempre "ricco di misericordia" dimostrarsi "duri" per affermare le proprie posizioni, né per prevalere sugli altri con risposte che hanno sapore di orgoglio, perché l'orgoglio e la durezza dimostrata con gesti o parole, generano sempre lotte e rancori; mentre la mansuetudine unita all'amore disarma l'odio e crea pace e felicità.

Grazie, o Santa Famiglia di Nazareth, per averci insegnato un cammino di vera bontà!


Fonte: Preghiere a Gesù e Maria