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Giovedi, 25 aprile 2024 - Misteri luminosi - San Marco ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:Lo specchio, o il vetro, simboleggiano la Sacra Scrittura, nel cui splendore sta il volto della nostra origine: da dove siamo nati, quali siamo nati e a che scopo siamo nati. Da dove siamo nati si riferisce alla meschinità della nostra origine fisica; quali (di che natura) siamo nati, riguarda la fragilità della nostra sostanza; a che scopo siamo nati, si riferisce alla dignità della gloria, nella quale, se saremo stati esecutori della parola, per la vicinanza con il vero sole, come il sole risplenderemo.
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Le virtù della Sacra Famiglia



Sacra Famiglia


5. La speranza

Vi lodiamo e benediciamo, o Santa Fa­miglia, per la virtù della speranza, che fu per voi l'attesa fiduciosa nella salvezza promessa da Dio e realizzata, nella pienezza dei tempi da Cristo Gesù.

Per la Santa Famiglia, la speranza insegnava , a vedere tutte le cose con gli occhi di Dio, e a guardare a Dio come fà il pellegrino, che sempre pensa alla meta da raggiungere, senza stancarsi mai. La speranza aiuta il cristiano a camminare tranquillo e spedito verso la meta, perché sa di raggiungere un qualche cosa di molto importante; mentre chi è senza speranza vive nella paura di perdere il cammino e se stesso. Sappiamo che la fede ci sostiene e ci dà forza, mentre la speranza ci dà anche la gioia del nostro camminare perché sappiamo di non essere soli, ma cammina con noi Colui che è un Padre buono e generoso.

Sperare, per Maria e Giuseppe, significava attendere nella fede una promessa di vita e di salvezza; fatta da Colui che mantiene sempre la Parola; anche se spesso all'orizzonte apparivano persecuzioni e difficoltà. Maria e Giuseppe avevano ereditato il vero senso della speranza dalle sacre scritture e dalle tradizioni del popolo ebraico; quindi per loro la speranza non nasce­va da un fenomeno psicologico e non dipen­deva da stati d'animo e da qualche cosa di occasionale, ma si fondava essenzialmente sulla Parola di Dio. Sentivano nel cuore la virtù della speranza come un dono di Dio, legato intimamente alla fede e alla carità. Fede, spe­ranza e carità, erano per loro come tre anelli che li univano al cielo.

Per Maria e Giuseppe, la forza più viva della speranza era Gesù, che viveva con loro nella stessa casetta.

Tutta la Bibbia è il libro della speranza; ma mentre il Vecchio Testamento sperava in Colui che doveva venire, Maria e Giuseppe vivevano già alla presenza di Gesù. Questa realtà dava una grande sicurezza; però c'era ancora da sperare nella glorificazione finale, quando avrebbero contemplato il loro Figlio accanto al Padre e allo Spirito Santo.

I pagani di tutti i tempi credono solo, nel "fato", come ad una forza che si diverte a perseguitare gli uomini fino a condurli alla morte; ma la Santa Famiglia di Nazareth inse­gna che il "fato" non esiste: esiste un Dio amore e la morte è solo un passaggio da una vita di purificazione ad una vita di felicità eterna.

Grazie, o Santa Famiglia, per averci rinno­vati nella vera speranza!


Fonte: Preghiere a Gesù e Maria