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Domenica, 28 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Tutti coloro che amano Dio sul serio, respireranno fino ad ubriacarsi dell'odore forte dell'Amore nel quale si sono abbandonati con l'audacia. Dovunque tu vada il Signore è sulla tua strada. Lui è il tuo compagno di viaggio che ti tiene per mano e ti guida. Egli è capace di offrire al tuo cuore un'esplosione di gioia immensa, molto più intensa di quella che si può sperimentare nei grandi amori umani. L'amore per Dio e per il prossimo da' valore a ciò che sei e a tutto ciò che fai. Sotto il cielo, l'amore è l'unica novità. Tutto il resto è noia.
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Il diario di Santa Gemma Galgani



Santa Gemma

26 luglio - 27 luglio



Giovedì, 26 luglio

Nuovi rimproveri dell'angelo. Durante l'Ora Santa del giovedì, Gesù le mette in capo la corona di spine.

Venne la mattina, e finalmente venne l'angelo custode, che mi rimproverò tanto tanto, e mi lasciò di nuovo sola ed afflitta. Feci la santissima comunione, ma, Dio mio, in quale stato! Gesù non mi si fece sentire. Quando poi dopo tanto potei esser sola, allora poi mi sfogai tanto: ero colpevole, me ne avvedo; ma, se debbo dire una cosa, certi dispiaceri a certe persone io non li vorrei dare, ma la mia cattiva inclinazione è tanto al male, che spesso cado in queste cose. Per un'ora e più mi fece stare Gesù in quello stato; piangevo, ero afflitta. Gesù però ora ebbe pietà e venne; mi accarezzò, si fece promettere che non lo avrei più fatto, e mi benedì.

Devo dire che nell'accaduto di ieri dissi tre bugie, ebbi pensieri di rabbia, e nell'idea di vendicarmi con chi aveva fatto la spia, ma Gesù mi proibì affatto di parlarne con FF. [Fra Famianol e con altri. Ritornai presto in calma, e per esservi anche di più, corsi a confessarmi.

La sera poi, dopo che ebbi fatto le mie preghiere, mi misi a fare la solita ora. Gesù stette sempre con me; ero nel letto, come al solito, perché dopo non sarei più stata capace di trattenermi col mio caro Gesù a soffrire con lui. Soffrii assai; mi riprovò di nuovo il suo amore verso di me, col regalarmi fino al giorno dopo la sua corona di spine; mi ama di più Gesù in venerdì. La sera poi mi ritolse la corona, dicendomi che era contento di me, e mi disse ancora accarezzandomi: «Figlia, se ti aggiungo altre croci, non te ne affliggere ». Glielo promisi, e mi lasciò.

Venerdì, 27 luglio

Questo venerdì soffre più del solito, specialmente per la corona di spine.

Questo venerdì soffrii assai di più, perché fui obbligata a fare altre piccole faccende, ed a ogni movimento credevo di morire. Anzi la zia mi aveva comandato di tirare su dell'acqua: durai tanta fatica, mi pareva (ma era tutta mia idea) che le spine mi andassero nel cervello, e mi cominciò a venire una goccia di sangue dalle tempie. Mi pulii in fretta e se ne avvide poco. Mi dimandò se fossi cascata e rotta il capo; gli dissi che mi ero graffiata con la catena del pozzo. Dopo andai dalle monache; erano le dieci e stetti con loro fino alle cinque. Dopo tornai a casa, ma Gesù me l'aveva già tolta.