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Domenica, 28 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi )

Santo Curato d'Ars (San Giovanni Maria Vianney):Quando prego, mi figuro Gesù mentre prega il Padre suo.
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Il diario di Santa Gemma Galgani



Santa Gemma

Domenica, 26 agosto - Lunedì, 27 agosto



Domenica, 26 agosto

Forti rimproveri e volto severo dell'angelo.

Alla mattina mi ha lasciata [l'angelo custode], dopo che sono uscita di camera. Ho fatto la santissima comunione senza saper nulla di Gesù; nel corso della mattinata mi sentivo una voglia sì forte di piangere, che bisognava che mi nascondessi agli sguardi degli altri per non farmene avvedere: mi sentivo inquieta di coscienza e non sapevo a che appigliarmi. Dio mio, che mi accingo a descrivere! Ma sarà bene, perché, se a qualche persona capitasse nelle mani questo mio libro, riconoscerà in me se non altro che una disobbedíente e una cattiva.

Ieri, in tempo che mangiavo, alzo gli occhi e vedo l'angelo custode che mi guardò con un viso così severo da spaventare; non parlava. Più tardi, quando andai un momento a letto, Dio mio! Mi comandò di guardarlo in faccia; lo guardai, abbassai quasi subito poi lo sguardo, ma lui insisteva e disse: «Non hai vergogna di commettere mancanze in presenza mia; dopo commesse poi la senti la vergogna!». Insisteva che lo guardassi; per più di mezz'ora circa mi fece stare in presenza sua sempre a guardarlo in faccia: mi lanciava certi sguardi sì severi...

Non feci che piangere. Mi raccomandavo al mio Dio, alla Mamma nostra, affinché mi togliesse di lì, ché non potevo più a lungo resistere. Di quando in quando mi ripeteva: «Mí vergogno di te ». Pregavo pure che altri non lo vedessero così in quello stato, perché neppure più una persona si sarebbe a me avvicinata; non so se altri lo videro.

Soffrii una giornata intera e, sempre quando alzavo gli occhi, mi guardava sempre severo; non potei raccogliermi un minuto. Alla sera pure feci le mie preghiere, e sempre stava a guardarmi nella stessa maniera; mi lasciò andare a letto, mi benedì però; ma non mi abbandonò: è stato per più ore con me, senza parlare e sempre severo.

Io mai non ho avuto coraggio di rivolgergli una parola, solo dicevo: «Dio mio, che vergogna se altri vedessero il mio angelo così arrabbiato! »

In nessun modo ieri sera non mi riusciva prender sonno; sono stata svegliata fino alle due passate: lo so, perché ho sentito sonar l'orologio. Stavo ferma nel letto, la mente rivolta a Dio, ma senza pregare. Infine, dopo sonate le tre, ho veduto l'angelo custode avvicinarsi, posarmi una mano sulla fronte, e mi ha dette queste parole: «Dormi, cattiva! ». Non l'ho più veduto.

Lunedì, 27 agosto

Nella santa comunione Gesù le spiega il motivo per cui l'angelo le si mostra così severo.

Stamani ho fatto la santa comunione: non avevo coraggio di farla. Gesù mi è parso che mi abbia data un po' di conoscenza della cagione per la quale l'angelo custode è così: l'ultima confessione fatta male. Purtroppo è stato vero.