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Domenica, 28 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:Chi accumula ricchezze è più povero dei poveri, perché non è padrone di se stesso: è il denaro il suo signore; sembra un possessore, in realtà è dal denaro posseduto. Per quanto abbia, crede sempre di avere troppo poco. Dice un filosofo antico: "Chi non è mai sazio, anche se diventa padrone del mondo, è un mendico". E ancora: "Secondo me, non è povero chi si accontenta di quello che ha, anche se è poco".
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Il diario di Santa Gemma Galgani



Santa Gemma

Sabato, 4 agosto



Apparizione di Maria Santissima Addolorata.

Eccomi a sabato: è il giorno a me destinato per vedere la Mamma mia, ma che dovrò sperare?

Infine son giunta anche a stasera. Mi metto per recitare la corona dei dolori; sul primo mi ero abbandonata, vale a dire ero rimessa al volere di Dio, di passare anche quel sabato senza vedere la Madonna dei Dolori; ma [al Gesù gli bastò l'offerta del sacrifizio e mi contentò. Non so a che punto della corona, mi sentii raccogliere internamente; al raccoglimento, come sempre, successe ben presto che mi andò via il capo, e senza avvedermene mi trovai dinanzi (a me mi parve) alla Madonna dei Dolori.

Al primo vederla, mi fece un po' di paura; feci di tutto per assicurarmi se veramente era la Mamma di Gesù: mi dette ogni segno per accertarmi. Dopo qualche momento, mi sentii tutta contenta; ma fu tanta la commozione che mi prese nel vedermi così piccola davanti a lei, e tanta la contentezza, che non potei pronunziare parola, altro che ripetutamente il nome di « mamma ».

Lei mi guardava fissa fissa, rideva, si avvicinò per accarezzarmi, e mi diceva che mi calmassi. Ma sì, la contentezza e la commozione mi crescevano e lei, forse temendo che mi facesse male (come altre volte mi è accaduto; anzi una volta, e non l'ho anche notato, per la gran consolazione che provai nel rivedere Gesù, il cuore mi cominciò a battere con tanta forza, che fui costretta, per ordine del confessore, a mettermi in quel punto una fascia strinta strinta), mi lasciò, dicendomi che mi andassi a riposare. Obbedii prontamente: in un secondo fui a letto e non tardò a venire; allora mi quietai.

+ Bisogna ancora che dica che, al primo veder queste cose, queste figure (che certamente potrei essere ingannata), mi sento presa subito da paura; alla paura succede ben presto la gioia. In ogni modo che sia questo, è ciò che provo io. Gli parlai di alcune mie cose, la principale però fu quella che mi conducesse con lei in paradiso; questa più volte gliela dissi. Mi rispose: «Figlia, devi ancora soffrire». «Soffrirò lassù», volevo dire, «in paradiso». « E no», soggiungeva, «in paradiso non si soffre più; ma ti condurrò ben presto», mi diceva.

Era presso al letto, era tanto bella, non potevo saziarmi di contemplarla. Le raccomandai il mio peccatore; allora sorrise: fu buon segno... Le raccomandai ancora parecchie persone a me tanto care, in particolare quelle con le quali ho un grosso dovere di riconoscenza. E questo dovevo farlo ancora per ordine del confessore, che l'ultima volta mi pregò di raccomandarle caldamente a Maria Santissima dei Dolori, dicendomi che io non posso far niente per esse, ma la Madonna supplisca per me, conceda loro ogni grazia.

Temevo che da un momento all'altro mi lasciasse, e per questo la chiamavo più volte, e dicevo che mi conducesse con lei. La sua presenza mi fece dimenticare il mio protettore confratel Gabriele. Gli chiesi di lui, come mai non l'aveva portato; mi disse: «Perché confratel Gabriele esige da te obbedienza più esatta». Aveva da dirmi una cosa per padre Germano; a quest'ultime parole non mi rispose.

Mentre parlavamo insieme, che mi teneva sempre per la mano, me la lasciò; io non volevo che andasse, ero quasi per piangere, e allora mi disse: « Figlia mia, ora basta; Gesù vuole questo sacrifizio da te, per ora conviene che ti lasci». Le sue parole mi misero in quiete; risposi tranquillamente: «Ebbene, il sacrifizio è fatto». Mi lasciò. Chi potrebbe descrivere al minuto quanto sia bella, quanto cara la Madre celeste? No, non vi è paragone al certo. Quando avrò la fortuna di rivederla di nuovo?