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Venerdi, 26 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Marcellino ( Letture di oggi )

San Filippo Neri:Per fuggire ogni pericolo di vanagloria voleva il Santo che alcune devozioni particolari si facessero in camera, ed esortava che si fuggisse ogni singolarità. A proposito della vanagloria diceva: Vi sono tre sorta di vanagloria. La prima è Padrona e si ha quando questa va innanzi all'opera e l'opera si fa per il fine della vanagloria. La seconda è la Compagna e si ha quando l'uomo non fa l'opera per fine di vanagloria, ma nel farla sente compiacenza. La terza è Serva e si ha quando nel far l'opera sorge la vanagloria, ma la persona subito la reprime.
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Le virtù della Sacra Famiglia



Sacra Famiglia


17. La generosità

Vi lodiamo e benediciamo, o Santa Fa­miglia, per la virtù della generosità, che di­mostraste nel donarvi verso tutti senza mai guardare a difficoltà o a ricompense terrene.

Gesù venendo tra gli uomini, ha donato tutto se stesso per puro amore. E' stato il primo grande "sì" che ha detto al Padre celeste per il bene di tutta l'umanità. Quel "sì" lo ha rinno­vato ogni volta che nelle contrade della Pale­stina ha perdonato i peccati ed ha curato amorevolmente i malati. E' un perdono che Lui, "ricco di misericordia" e di generosità, continua ad offrire a quanti lo cercano e lo cercheranno, pentiti, nel corso dei secoli.

Prima di essere condannato a morte, come gesto di immensa generosità, ha istituito l'Eucarestia, che è la presenza viva e perenne tra noi. Un padre di famiglia, quando si avvi­cina la morte, lascia le sue poche cose ai propri parenti, ma Gesù ha lasciato se stesso e per tutta l'umanità. Nell'Eucarestia il "sì" di Gesù si rinnova e si moltiplica tutte le volte che si consacrano migliaia di ostie sugli altari.

Prima di morire sulla croce, dirà un "sì" con le parole: "Tutto è compiuto": cioè, tutto ho fatto di quanto potevo fare per tutti gli uomini del mondo e secondo quello che già avevano predetto le scritture.

Il secondo grande "sì" che è stato detto a Dio sulla terra è stato quello di Maria nella casetta di Nazareth. E' stato un "sì" che ha rivoluzionato il mondo ed ha reso grande colei che tutti chiamano "beata".

Il terzo "sì" l'ha detto Giuseppe. Lui l'ha pronunziato nel silenzio e nel nascondimento, donandosi al servizio del Salvatore e di Maria con sollecitudine disinteressata e generosa. La sollecitudine è l'espressione più significativa della generosità, perché chi è sollecito si prende cura degli altri con prontezza, senza guardare a sacrifici, con amore, donandosi senza riserve e con tenerezza e magnanimità. San Giuseppe, verso Gesù e Maria, ha dato quanto poteva dare di meglio e di più importante: ha dato l'amore!

Grazie, o Santa Famiglia, per l'esempio della vostra generosità!


Fonte: Preghiere a Gesù e Maria