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Domenica, 28 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:La felicità non dipende da ciò che uno ha, ma da ciò che uno è. Quindi stai attento agli inganni dell'avere, stai attento alle false ricchezze. Nella nostra società consumistica ci sono delle persone che possiedono molte cose e sono così abituate al concetto dell'avere che credono di avere anche le cose che non si possono possedere: il loro coniuge, i loro figli, il loro cane, loro sicurezze. E si identificano così tanto con le cose che hanno che, il solo pensiero di poterle perdere, fa nascere l'angoscia e turbamento. Ma il Vangelo ci invita al distacco dalle cose e ci insegna che si possono godere pienamente solamente le cose che si è disposti a perdere. Saper essere felici con quello che si ha, è la vera ricchezza.
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Madre Teresa di Calcutta



Madre Teresa

Che cos'è la santità?

L'agente dice un sacco di cose inteffigenti, grandio­se, belle, meravigliose, mentre io dico cose apparen­temente stupide, cose che anche i bambini possono capire, e tuttavia la gente è affamata di queste cose, di cose che può capire e fare proprie, poiché la san­tità non è un lusso per pochi eletti. La santità è un dovere per tutti, per voi e per me. Ma che cos'è la santità? La santità è accettare la volontà di Dio con un grande sorriso... È tutto qui. Accettare la volontà di Dio, accettarlo quando viene nella nostra vita, ac­cettare che prenda da noi quello che vuole, accettare che ci usi come vuole... senza consultarci. Purtroppo non amiamo non essere consultati! Santità è lasciare che lui ci usi, ci adoperi, ci faccia a pezzi, ci svuoti completamente di noi stessi. Accettare di essere svuotati, di essere fatti a pezzi, di riuscire e di falli-re, di restare sotto gli sguardi di tutti.

Credo che ieri fossi il primo cittadino... Dov'ero ie­ri? Dissi tante grazie, ma ora non capisco che cosa significa tutto questo. Non ha importanza. Tutto vie­ne dalla stessa mano. E se domani la gente volesse gridare crucifige, benissimo. Tutto viene dalla stessa mano amorevole. Quello che Gesù vuole da voi e da me è questa disponibilità ad accettare, e questo permettergli di usarci... senza consultarci. E questa l'opera della vite e dei tralci. Penso che voi e io ab­biamo una grande responsabilità nel mondo oggi. Non importa quello che la gente dice o pensa. Que­sta è l'ultima cosa di cui dobbiamo preoccuparci, l'ultima cosa di cui inquietarci.

Guardiamo ancora nelle nostre case... Come si pre­senta l'amore di Dio nella nostra casa, nella nostra comunità? A volte mi è più facile sorridere agli estra­nei che non alle mie consorelle. A volte faccio fatica a sorridere a loro ed è possibilissimo che lo stesso capiti anche a voi. Portiamo dunque questo amore ardente nelle nostre case!

Fonte: http://www.preghiereagesuemaria.it