Santo Rosario on line

Domenica, 28 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi )

San Pio da Pietrelcina:La fede anche noi guida, e noi dietro il suo lume sicuri seguiamo il cammino che ci conduce a Dio, alla sua patria, come i santi magi guidati dalla stella, simbolo di fede, giungono al luogo desiderato.
font

Madre Teresa di Calcutta



Madre Teresa

Il volto di Cristo

Gesù si è fatto il pane di vita per poter saziare la no­stra fame di Dio, il nostro amore di Dio. E poi, per sa­ziare la sua propria fame del nostro amore, si è fatto affamato, nudo, senzatetto, e ha detto: «Quando lo avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, lo avete fatto a me». Noi siamo contemplative nel mondo perché tocchiamo Cristo ventiquattro ore al giorno. La nostra unione eucaristica con Cristo deve produr­re questo frutto poiché Gesù ha detto: «Io sono la vite e voi i tralci» e noi portiamo frutto non sulla vi-te ma sul tralcio. Quale tremenda responsabilità per voi e per me, per tutti noi! il frutto dipende dall’u­nione del tralcio alla vite. È quindi necessario che la nostra unione con il Cristo sia reale, non immagina­ria. E necessario che sia viva, convinta. E dobbiamo cominciare dalle nostre case. Se non amiamo la no­stra famiglia e coloro che vivono accanto a noi, ci esponiamo in realtà a un grande inganno. Nessuno può amare da solo. La vostra vocazione è frutto di una scelta da parte di Cristo. Perché voi e non al­tri? Perché me e non altri? Non so, è un mistero. Il fatto di vivere insieme dovrebbe aiutarci ad appro­fondire il nostro amore per Gesù, la nostra cono­scenza di Dio. Questa conoscenza ci porterà ad amarlo e l'amore ci porterà a servirlo.

Gesù ha detto: «Avevo fame, ero nudo, ero senzatet­to». Dobbiamo occuparci anzitutto dei nostri bambi­ni, delle nostre famiglie e poi degli altri. C'è molta, moltissima sofferenza nel mondo. Sofferenza per la fa­me, per la mancanza di casa, per ogni sorta di malattie. Ma io penso che la sofferenza più grande sia quella di essere soli, indesiderati, non amati, senza nessuno che si occupi di noi. Penso che la sofferenza più grande sia quella di aver dimenticato che cosa significa essere toccati in modo umano, essere amati, essere desiderati, essere circondati dalla propria gente. Penso che tut­to questo possa trovarsi anche nelle famiglie ricche. Ed è per questo che non mi stanco di ripetere che dob­biamo esercitare la nostra missione di amore e di com­passione anzitutto nelle nostre case. Per poterlo fare abbiamo bisogno di preghiera e di sacrificio. Qualche tempo fa, vennero a trovarci a Calcutta quaranta pro­fessori dagli Stati Uniti. Parlammo un po 'insieme e poi uno di loro mi chiese: «Ci dica qualcosa che possa aiutarci a cambiare la nostra vita». Dissi loro: «Sorri­detevi a vicenda, prendete tempo gli uni per gli altri, fatevi scambievolmente piacere». Allora uno di loro mi chiese: «Lei è sposata?». Risposi: «Sì, e a volte fac­cio molta fatica a sorridere a Gesù». Penso che abbia­no capito molto bene quello che intendevo dire. A volte Gesù può essere molto esigente.

Se offri alla gente un Cristo rotto, un Cristo zoppi­cante, storto e deforme - deformato da te - questo è tutto ciò che essi riceveranno. Se tu desideri che lo amino, prima devono conoscerlo. Perciò presenta un Cristo intero, prima alle Sorelle, poi alla gente delle periferie.

Mostro il Cristo pieno di zelo, di amore, di gioia e di splendore? Sono una testimonianza vera? O sono una luce opaca, una luce falsa, una lampada senza con­tatto, che non riceve la corrente e perciò non illumina? Risolvi con tutto il cuore di essere una luce risplenden­te. «Aiutami a diffondere la tua fragranza dovunque vada».

Fai che il povero, vedendoti, si senta attrattQ da Ge­sù. La miseria inasprisce molto i poveri, che parlano e agiscono senza rendersi conto di quello che dicono e che fanno. Ma si ricordano di Cristo quando ti ve­dono - anche se sono esasperati - perché tu glielo ricordi?

Portali a Dio e non attirarli mai e poi mai a te. Non li avvicini a Dio quando cerchi te stessa e le persone ti amano per te stessa e non perché tu ricordi loro il Cristo.

Fonte: http://www.preghiereagesuemaria.it