
Madre Teresa di Calcutta

A partire dalla nostra povertà...
Una donna molto povera venne a trovarmi e mi disse: «Vorrei partecipare alla sua attività, aiutarla nel suo lavoro. Faccio la lavandaia. Potrei venire una volta alla settimana a lavare la biancheria nella casa dei bambini». Sapevo che questo per lei voleva dire danaro, voleva dire sacrificio, per cui le dissi: «Vieni pure!». Poi feci anche un'altra esperienza. Mi trovavo su un tram, in seconda classe. Un signore mi venne vicino e mi chiese: «Lei è Madre Teresa?». Gli risposi: «Sì». Disse: «Ho sempre desiderato partecipare al suo lavoro, ma sono molto povero. Mi per mette di pagane il biglietto del tram?». Se rifiutavo si sarebbe certamente offeso, se accettavo forse lo avrei privato di tutto quello che possedeva. Pensai comunque che fosse meglio privarlo forse di tutto quello che aveva, piuttosto che farlo sentire offeso, per cui dissi: «Sì». Allora estrasse dalla tasca un fazzoletto tutto sporco, prese la monetina che vi aveva nasco-sto e la diede al bigliettaio per pagarmi il biglietto. Era felicissimo. Disse: «Finalmente, sono riuscito a condividere qualcosa di mio». Forse sarebbe rimasto senza mangiare o forse avrebbe dovuto fare tanta strada a piedi, ma soprattutto risaltava la gioia di quell'uomo meraviglioso che voleva condividere e che aveva condiviso facendo un gesto di amore.
Fonte: http://www.preghiereagesuemaria.it
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