Madre Teresa di Calcutta
Che cos'è la santità?
L'agente dice un sacco di cose inteffigenti, grandiose, belle, meravigliose, mentre io dico cose apparentemente stupide, cose che anche i bambini possono
capire, e tuttavia la gente è affamata di queste cose, di cose che può capire e fare proprie, poiché la santità non è un lusso per pochi eletti. La santità è un dovere per tutti, per voi e per me. Ma che cos'è la santità? La santità è accettare la volontà di Dio con un grande sorriso... È tutto qui. Accettare la volontà di Dio, accettarlo quando viene nella nostra vita, accettare che prenda da noi quello che vuole, accettare che ci usi come vuole... senza consultarci. Purtroppo non amiamo non essere consultati! Santità è lasciare che lui ci usi, ci adoperi, ci faccia a pezzi, ci svuoti completamente di noi stessi. Accettare di essere svuotati, di essere fatti a pezzi, di riuscire e di falli-re, di restare sotto gli sguardi di tutti.
Credo che ieri fossi il primo cittadino... Dov'ero ieri? Dissi tante grazie, ma ora non capisco che cosa significa tutto questo. Non ha importanza. Tutto viene dalla stessa mano. E se domani la gente volesse gridare crucifige, benissimo. Tutto viene dalla stessa mano amorevole. Quello che Gesù vuole da voi e da me è questa disponibilità ad accettare, e questo permettergli di usarci... senza consultarci. E questa l'opera della vite e dei tralci. Penso che voi e io abbiamo una grande responsabilità nel mondo oggi. Non importa quello che la gente dice o pensa. Questa è l'ultima cosa di cui dobbiamo preoccuparci, l'ultima cosa di cui inquietarci.
Guardiamo ancora nelle nostre case... Come si presenta l'amore di Dio nella nostra casa, nella nostra comunità? A volte mi è più facile sorridere agli estranei che non alle mie consorelle. A volte faccio fatica a sorridere a loro ed è possibilissimo che lo stesso capiti anche a voi. Portiamo dunque questo amore ardente nelle nostre case!
Fonte: http://www.preghiereagesuemaria.it
Credo che ieri fossi il primo cittadino... Dov'ero ieri? Dissi tante grazie, ma ora non capisco che cosa significa tutto questo. Non ha importanza. Tutto viene dalla stessa mano. E se domani la gente volesse gridare crucifige, benissimo. Tutto viene dalla stessa mano amorevole. Quello che Gesù vuole da voi e da me è questa disponibilità ad accettare, e questo permettergli di usarci... senza consultarci. E questa l'opera della vite e dei tralci. Penso che voi e io abbiamo una grande responsabilità nel mondo oggi. Non importa quello che la gente dice o pensa. Questa è l'ultima cosa di cui dobbiamo preoccuparci, l'ultima cosa di cui inquietarci.
Guardiamo ancora nelle nostre case... Come si presenta l'amore di Dio nella nostra casa, nella nostra comunità? A volte mi è più facile sorridere agli estranei che non alle mie consorelle. A volte faccio fatica a sorridere a loro ed è possibilissimo che lo stesso capiti anche a voi. Portiamo dunque questo amore ardente nelle nostre case!
Fonte: http://www.preghiereagesuemaria.it