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Domenica, 5 maggio 2024 - Misteri gloriosi - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi )

San Francesco di Sales:Dio si compiace soprattutto dei suoi semplici, umili e caritatevoli.
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Le apparizioni di Fatima



Fatima



La prima apparizione della Vergine: Domenica 13 Maggio 1917

« Vengo dal Cielo...»

Le apparizioni dell’Angelo sarebbero certamente rimaste sco­nosciute a noi ed al mondo intero, se ad esse non avessero fatto seguito altre ed ancor più straordinarie apparizioni, delle quali i tre fanciulli di Aljustrel furono sì i soli interlocutori, ma alle quali furono presenti folle sempre più numerose di credenti e di increduli, di dotti e di semplici contadini... Ma vediamo come si svolsero i fatti.

Era la Domenica 13 Maggio 1917. I tre cuginetti, dopo aver assistito alla S. Messa nella Chiesa parrocchiale di Fàtima, tor­narono ad Aljustrel per prepararsi a condurre al pascolo il loro gregge.

Il tempo era splendido e decisero di andare, questa volta, fino alla Cova da Iria, la grande radura a forma di anfiteatro delimitata verso Nord da una piccola altura.

« Qui, narra Lucia, mentre giocavo con Giacinta e France­sco in cima alla collina a fare piccole mura con sassi intorno a un cespuglio di ginestra chiamato “moita “, improvvisamente ve­demmo una folgore, come di lampi.

“C’è una folgore di lampi, dissi io ai miei cugini, può darsi che venga il temporale, sarebbe meglio andare a casa

“Sì, certo “, dissero essi.

E cominciammo a discendere la collina guidando il gregge lungo la strada. Quando arrivammo ad un grande leccio a metà strada dal pendio, la luce sfolgorò ancora.

Pochi passi più avanti scorgemmo una bella Signora vestita di bianco, ritta sopra un leccio, vicino a noi. Ella era più lumi­nosa del sole, raggiante di una luce sfolgorante...

Colpiti da stupore, ci arrestammo davanti a questa visione. Eravamo così vicini da essere immersi nella luce che irradiava dalla sua Persona, alla distanza di circa un metro.

Quindi la Signora disse: “Non abbiate paura, non vi farò del male “.

“Da dove venite? “Io chiesi.

“Vengo dal Cielo “.

“Che cosa volete da me?

“Vengo per chiedervi di venire qui per sei mesi consecu­tivi, il giorno 13 alla stessa ora. In seguito vi dirò cosa io voglio. E ritornerò qui ancora una settima volta “.

“E io andrò in Cielo?

“Sì ci andrai”.

“E Giacinta?

“Anch’ella ci andrà “.

“E Francesco?

“Vi andrà pure lui, ma prima dovrà recitare il suo Ro­sario

Mi sovvenne di chiedere di due ragazze morte recentemente. Esse erano mie amiche ed erano solite venire a casa mia ad im­parare a tessere con la mia sorella maggiore.

“Maria Das Neves è in Paradiso? “Sì “. (Penso ella avesse 16 anni)

“E Amelia?

“Ella rimarrà in Purgatorio fino alla fine del mondo “. (Mi pare avesse 18 o 20 anni)

“Volete offrire a Dio tutte le sofferenze che Egli desidera mandarvi in riparazione dei peccati dai quali Egli è offeso, e per domandare la conversione dei peccatori?

“Sì lo vogliamo “.

“Andate dunque, perché avrete molto da soffrire, ma la Grazia di Dio vi conforterà

Mentre pronunciava queste ultime parole (la Grazia di Dio...), Nostra Signora aprì per la prima volta le sue mani e ri­versò sopra di noi una luce così intensa che penetrò nei più re­conditi recessi del nostro cuore facendoci rispecchiare in Dio molto più chiaramente che se ci fossimo rispecchiati in uno specchio.

Poi, spinti da un interiore impulso cademmo in ginocchio, ripetendo nei nostri cuori: “SS. Trinità, io Vi adoro! mio Dio, mio Dio, Vi amo nel SS. Sacramento! “.

Dopo alcuni momenti, Nostra Signora parlò ancora: “Di­te il Rosario ogni giorno per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra"

Incominciò quindi ad ascendere lievemente salendo verso oriente: la luce che la circondava sembrava aprire un sentiero di fronte a Lei, finché Ella alla fine scomparve nell’immensità dello spazio; ecco perché noi a volte abbiamo detto di aver visto il Cielo aprirsi ».

Durante l’apparizione solo Lucia aveva conversato con la « Signora »; Giacinta aveva sì udite le parole, ma non aveva parlato; Francesco non aveva neppure udito quello che la Signora diceva: tutti e tre però l’avevano vista, straordinariamente bella, vestita con una tunica bianca che scendeva fino ai piedi e con un lungo mantello che le copriva il capo, con la bianca corona del Rosario nella mano destra e con i piedi poggiati su una piccola nube, al di sopra del leccio...

La loro meraviglia e la loro gioia era al colmo. Giacinta, come fuori di sé, batteva le mani esclamando: « Che bella Si­gnora! Che bella Signora! Era la Santa Vergine! ».

Quel pomeriggio passò in un baleno. I tre fanciulli non sa­pevano staccarsi dal leccio ove la « Signora era apparsa », e solo quando il sole stava già per tramontare, fu Lucia a richiamare i cuginetti alla realtà: raccolse il gregge e, raccomandando di non dire a nessuno quanto avevano visto, riprese la strada di casa.

A casa però la piccola Giacinta non seppe tacere:

« Mammina! Io ho visto la Santa Vergine alla Cova da Iria! E anche Francesco l’ha vista... ».

Incredula e seccata, Olimpia rivolse uno sguardo severo al figliolo in attesa di una smentita; ma Francesco confermò quanto detto dalla sorella.

Quella sera i due genitori, ai quali Giacinta non aveva mai detto una bugia, mandarono a letto i due bambini dicendo per­plessi e pensierosi: « Ne riparleremo domani con la mamma di Lucia ».

Lucia non aveva parlato; e quando sua madre Maria Rosa ebbe da lei la conferma dell’accaduto, sulle prime la tacciò di bugiarda, ma poi, passando dalle minacce alle carezze, preten­deva che la figlia smentisse il resoconto. Ma Lucia rispondeva sempre:

« Come posso dire di non aver visto quello che ho visto? ».

Alla fine arrivarono le percosse; ma Lucia non ritirò una sillaba di quanto aveva detto.

Si decise allora di consultare il Parroco di Fatima, e fu una decisione saggia: il Parroco calmò Maria Rosa, persuadendola che la miglior cosa da fare era di lasciar cadere tutto nel nulla...