Santo Rosario on line

Mercoledi, 1 maggio 2024 - Misteri gloriosi - San Giuseppe Lavoratore ( Letture di oggi )

Sant'Agostino:O amicizia veramente nemica, seduzione insondabile della mente. Si dice: andiamo, facciamo! E ci si vergogna di non essere svergognati.
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Aprile, mese dedicato alla Vergine della Rivelazione
Santa Maria del Terzo Millennio alle Tre Fontane



Vergine Rivelazione

“Bruno mi sento legato a te!”

Ritornando a casa noto che il percorso mi sembra infinito. Non so dire sec orro, se sto procedendo a passo svelto o a normale andatura. Ricordo che non vedevo il momento di rincasare . Aprendo la porta di casa, con ancora la chiave nella toppa, grido: “Iolanda è tutto vero! “ La poverina, che stava piangendo, mi orride e mi abbraccia: “Allora è vero!”

“Si! La Vergine della Rivelazione e apparsa! preghiamo. “Ave Maria...”

Il giorno dopo don Gilberto viene a casa mia e ascolta dettagliatamente tutti i particolari dell’Apparizione. Gli mostro anche quanto ho scritto sul quaderno; eccetto s’intende il Messaggio che riguarda il Sommo Pastore della Chiesa del quale non rivelo nulla. Chi tace per ubbidienza rischia di essere considerato un menzognero o uno che non sa nulla, ma le labbra ubbidienti conservano Dio nel cuore. Da quel giorno, don Carniel dette a me e a Iolanda un’istruzione catechistica conveniente a comprendere ed accettare le Verità rivelate. Rimase sorpreso della mia preparazione scritturale che mi fu di aiuto, non più di contrasto, a credere la Fede degli Apostoli.

Il 6 maggio, alle 18 circa, viene don Carniel in casa mia con due pergamene. Ci confessa, mette la Bibbia sul tavolo e ci dice: “Leggete questa promessa e firmate.” Così facciamo la nostra abiura, con grande gioia e riconoscenza alla Vergine cara.

Il giorno stesso viene consegnato al Santo Ufficio una lettera per la Santità del Padre che racconta l’apparizione.

Dopo cena, vado alla Grotta. Prego e lascio un cartello col quale avvertivo che in quel luogo era apparsa la Vergine. Mentre sto lasciando il foglio, la Vergine appare e mi sorride quasi volesse dirmi: “Hai visto che tutto si realizza? Vai avanti ed offri tutto!”

Il 18 maggio facciamo una grande festa in Chiesa, perché come il figlio prodigo sono tornato nella Casa del Padre. In quell’occasione, Gianfranco riceve il Battesimo, Isola la prima Comunione e Cresima, Iolanda ed io assistiamo alla grande funzione della S. Messa e facciamo la Comunione. Carlo viene soltanto benedetto perché Iolanda l’aveva già battezzato.

L’Omelia, tenuta dal noto predicatore gesuita Padre Rotondi, cappellano dei tranvieri, che conoscendo quanto male ho fatto con la mia falsa propaganda religiosa e politica, fa intervenire un gran numero di tranvieri, parla della Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra, grande dispensatrice di grazie celesti.

Don Frosi mi consegna un biglietto per invitarmi a parlare per il 20 maggio in una riunione dell’Azione Cattolica parrocchiale, e mi parla di importante Associazione e come sarebbe spiritualmente proficuo per me frequentarla.

Il giorno stabilito vado e faccio la mia confessione pubblica. Addolorato, perché mentre parlavo del fatto strepitoso e soprannaturale, Sacerdoti, presidente e iscritti mangiavano e bevevano, dico una parola di rimprovero: “Come potete mangiare e bere vino durante il racconto di un fatto celeste?!”

Il presidente dell’Azione Cattolica mi risponde: “Noi non ci crediamo!”“Son ben contento!! Però l’educazione è un’altra cosa! Potete dire che non credete, ma non potete dire che non è vero!”

Mi dispiace di trovare una resistenza passiva al lavoro spirituale che svolgo, per far conoscere il richiamo della Madre, di Dio e Madre nostra alla conversione.

Terminato di parlare, mentre sto per uscire dalla Chiesa di Ognissanti, si avvicina un sacerdote, don Mario Sfoggia che mi chiede:

“Sei tu che hai visto la Madonna alle Tre Fontane?”

‘‘Si”

“Vorrei pregare alla Grotta con te.”

“Va bene per te il giorno 23 alle 16,30?”

“Si, va bene.”

Come da appuntamento, trovo in parrocchia don Sfoggia pronto. Mi dice che ha invitato anche un “ex compagno”, certo Luciano Gatti, che si e messo sulla via della conversione, che ci verrà incontro alla Grotta.

Si parte. Alle 14,40 circa, alla basilica di S. Paolo, prendiamo l'autobus 223 per scendere alle “Tre Fontane”.

Si sale sulla collina, entriamo dentro la Grotta e, inginocchiati, iniziamo a recitare il S. Rosario. Don Sfoggia insiste per mettersi alla mia sinistra. Recitiamo tutti e tre i Misteri: Gaudioso, Doloroso e Glorioso. Quando è venuto il momento di recitare, credo, il secondo Mistero Glorioso, alla prima Ave Maria, viene la Vergine e mi sorride e posa le Sue mani sulle nostre teste. Ritorno in me e rispondo: “Santa Maria...” Don Sfoggia mi dice: “Che cosa è successo? Mi sono sentito strano, ho sentito del profumo e anche come se avessi toccato un filo elettrico, e avessi ricevuto una scarica. Non hai risposto quando ho terminato la prima parte. Ho atteso. Sono passati dei minuti, venti circa, e poi mi hai risposto “Che cosa è successo?” Rispondo piangendo: “E’ venuta e ci ha messo le mani sulla testa.” Don Sfoggia si alza, esce fuori, poi ritorna e riprendiamo a pregare terminando così il Santo Rosario. Da lontano si vede giungere Luciano Gatti. Don Sfoggia gli dice: “Entra e dimmi che impressione ricevi.” Luciano entra, poi esce e ridendo dice: “Per ingannarmi, avete messo del profumo.”“No. è apparsa la Vergine. L’ho sentita pure io, ma non l’ho vista.” Si gira verso di me e mi abbraccia gridando: “Bruno, mi sento legato a te!” Questo era uno dei segni dei quali La Vergine mi aveva già parlato: “Un altro Sacerdote ti condurrà alla Santità del Padre. Lo riconoscerai perché ti dirà:- Bruno mi sento legato a te! - “Non ci credo! Mi vuoi ingannare!”“Vieni.” E insieme, si va a casa mia, nel seminterrato di via Modica.

Là giunti, prendo un quaderno e gli faccio leggere quelle parole.

Si mette a piangere per la gioia: “Ha scelto me. Io sono l’ultimo dei preti!” Si va in Chiesa a pregare davanti al Santissimo.

La Commissione

Credo che fosse la metà del mese di giugno del 1947, chiamato a presentarmi davanti ad una commissione legale Ecclesiastica insediata presso il Vicariato di Roma che, in quei giorni, è situato a Piazza della Pigna. Vado, con me viene Don Sfoggia.

Mi fanno entrare in una delle aule del tribunale. Tre Sacerdoti erano seduti dietro un bancone.

La giuria era composta dai Mons.ri Giaquinta, Mattioli e Cecchi.

Mons. Mattioli Pietro si rivolge a me dicendo: “Mi dica la sua storia.”. Ed io:

“Non è storia; è un fatto vero.”

Mons. Mattioli : “Bene. Ci dica come avvenne.”

Narro tutto. Mons. Giaquinta iterroga e Mons. Cecchi scrive.

Termino il racconto. Mi dicono:

“Può andare. Però...”

“C’è qualcosa?”

Mons. Mattioli: “A proposito, hai mai pensato che fosse il diavolo ad apparirti?”

Mi sento di rispondere: “Sì, al principio, quando i bambini erano inginocchiati e non rispondevano ai miei richiami, e io non potevo sollevarli perché pesanti come macigni . . Poi si sono avverati i fatti che la Vergine della Rivelazione mi aveva predetto il 12 Aprile per darmi una certezza: l’incontro (del 28 Aprile 1947) col Sacerdote che mi saluta con “Ave Maria, figliolo”e mi indica l’altro Sacerdote con le parole: “Quello fa per il caso tuo” e il dubbio è sparito dalla mia mente.

“Ma ragioniamo un poco. Se fosse il demonio ad essermi apparso e a dirmi:- Rientra nella Chiesa Corte Celeste in terra. - Allora le conclusioni sono due:

1) o voi siete d’accordo con lui;
2) o il diavolo si è convertito e mi ha mandato da voi.

Se voi siete d’accordo con lui, il tempo lo dirà.

Se si è convertito, la missione della Chiesa di mandare missionari della parola per tutto il mondo e di combattere satana è finita. Voi non servite più, chiudiamo tutto.”

“Se son rose fioriranno”

“State attento, che se anche doveste tagliare le radici, fioriranno ugualmente.” Concluse Mons. Mattioli: “Scusaci, ma è nostro dovere farti queste domande.”

Testi presi da varie fonti: Biografia di Cornacchiola, S.A.C.R.I.; La Bella Signora delle Tre Fontane di padre Angelo Tentori; La vita di Bruno Cornacchiola di Anna Maria Turi; ...

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