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Sabato, 27 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Santa Zita ( Letture di oggi )

San Francesco di Sales:Ci sono certe persone pie ma oziose. Fatta la preghiera, si spenda il tempo in lavoro e occupazioni che servono per l’eternità.
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Maggio, mese di Maria Santissima - Meditazioni di don Bosco



Maria



Giorno trigesimoprimo. Maria nostra protettrice in punto di morte.

- v. Deus, in adjutorium meum intende.
- n. Domine ad adjuvandum me festina.
- Gloria Patri etc.
- Gesù mio, misericordia

1. Maria protegge i suoi divoti in tutti i bisogni della vita, ma li protegge assai più in punto di morte. Come un capitano corre a difendere la fortezza quando è in pericolo, cosi Maria viene a combattere i nemici dell'anima nostra che faranno tutti i loro sforzi per guadagnarsi l'anima nostra in quegli estremi della vita. Maria sarà un capitano terribile, che a guisa di un ordinato esercito reprimerà gli assalti del nemico infernale; terribilis ut castrorum acies ordinata.

S. Luigi Gonzaga negli ultimi momenti di sua vita, confortato da Maria, non solo non temeva la morte, ma era pieno di contentezza di mano in mano che si faceva più vicina l'ultima ora di vita. Notiamo che Maria è cotanto terribile agli spiriti maligni, che, come dice s. Bonaventura, allo invocare il suo nome tutto trema l'inferno: ab invocatione nominis tui trepidai spiritus malignus. Onde l'infermo, libero dalle tentazioni, si dispone a morir santamente. Così il figlio di s. Brigida, di nome Carlo, fu liberato dalle insidie del demonio, nè la Madre della misericordia permise, che i nemici dell'anima entrassero nella camera dell'infermo. Cosi Iddio rivelò alla medesima s. Brigida.

2. Di fatti consideriamo Maria come nostra madre, e poi abbiamo una qualche idea delle grazie che ella sarà per ottenerci in punto di morte. Le madri terrene non abbandonano mai i loro figliuoli. Quanto più crescono le loro miserie e i loro mali, tanto più si adoperano con materna sollecitudine per sollevarli in mezzo a qualsiasi pericolo. Cosi Maria che tanto ama i suoi figli in vita, con quale tenerezza, con quale bontà non correrà a proteggerli negli ultimi istanti, quando maggiore ne è il bisogno? Ella stessa rivelò a s. Brigida queste precise parole: Io qual madre fedele, voglio essere presente alla morte di tutti quelli che mi hanno servita, voglio trovarmi presente, voglio proteggerli, voglio consolarli.

3. Maria aiuta tutti i suoi divoti in punto di morte col darsi talvolta visibilmente a vedere. Tale è il sentimento di s. Bonaventura, di s. Carlo Borromeo, di s. Filippo Neri, di s. Alfonso e di altri molti. Tale pure è il pensiero della Chiesa, che chiama Maria auxilium christianorum; aiuto dei cristiani. Quest'aiuto deve essere certamente più grande, quando maggiori sono i pericoli, come in punto di morte. Ciò appunto dimandiamo ogni giorno quando diciamo: Santa Maria pregate per noi nell'ora della nostra morte. Ma più d'ogni altra sono tenere e consolanti le parole che dicono i sacri ministri e gli altri che recitano l'ufficio della Beata Vergine, quando chiamano: Maria, madre della grazia e della clemenza, tu difendici dalle insidie del nemico infernale, e nell'ora di morte accogli l'anima nostra. Tu nos ab hoste protege, et mortis hora suscipe.

Esempio.

Io potrei addurre qui moltissimi esempi in cui Maria diedesi visibilmente a favorire i suoi divoti in punto di morte. Io nè trascelgo un solo, rimettendo il lettore specialmente all'opera insigne del Pallavicino che nè riferisce cento tutti segnalati e narrati con quella critica riserbatezza, che è dote principale di quell’ illustre scritture. Il dottore della Chiesa Vincenzo Belloacese espone quanto segue. Un sacerdote fu invitato a prestare gli ultimi conforti della religione ad una moribonda. Andato egli in Chiesa, e preso seco il ss. Viatico, s'incammino verso al luogo ove era l'iuferma. Entrato in un'abbietta cameruccia, priva di ogni comodita, vide la meschina agonizzante che giaceva sopra un po' di paglia immersa nelle più gravi miserie; onde sentì nell'animo un dolore di vera compassione; ma cangiò il dolore in sorpresa, quando vide un coro di vergini venire dal cielo a bella posta per prestare alla povera moribonda aiuto e conforto. E quel che è più la stessa Madre di Dio colla sua santa mano serviva alla sua divota. A tanto spettacolo il sacerdote non osava inoltrarsi, quando la gloriosa Vergine gli volse uno sguardo benigno, s'inginocchiò chinando la fronte fino a terra per adorare il suo Figlio sacramentato. Ciò fatto Ella e le altre Vergini altresì profondamente, inchinate, si rizzarono e si ritirarono a parte per lasciar libero il passo al Vice Curato. Di più chiedendo la vedova di confessarsi prima di ricevere l'Ostia santa, immantinente la santa Vergine si levò da terra, e cercando, non trovando altro, prese un rustico sedile, e di propria mano lo porto in quel luogo ove meglio il Confessore poteva udire la sacramentai Confessione. Non ardiva di sedere l'umile prete alla presenza di Gesù e di Maria; con tutto ciò fu costretto di sedersi per ubbidire ai cenni di Maria. Udita la Confessione amministrò il Viatico a quell'anima felicissima, la quale trasportata dall'amor di Dio, dalla compagnia di Maria e delle altre Vergini gloriose, si separò dal corpo per volare al cielo a ringraziare per tutti i secoli la sua grande benefattrice.

Giaculatoria.

Deh! Madre incomparabile
Che in vita e all'ore estreme
Sei nostra vera speme,
Conforta il nostro cor.

Fa che agli estremi aneliti,
Di morte al tetro orrore,
Pronunzi l'alma e il core:
Maria speranza, amor.

Preghiera.

Ricordatevi o piissima Vergine Maria, che non si è mai udito al mondo, che da Voi sia stato rigettato od abbandonato alcuno, il quale implori i vostri favori. Io animato da questa fiducia, mi presento a voi. Non vogliate o madre del Verbo Eterno disprezzare le preghiere di questo vostro umilissimo figlio, uditelo favorevolmente, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria