Febbraio, mese dedicato alla Madonna di Lourdes.
12 febbraio. Nell'Immacolata la nostra speranza
Gli eletti amano Maria con affetto e tenerezza di figli e la onorano come loro Madre e Signora. La amano non a parole, la onorano non soltanto esteriormente, ma nell'intimo del cuore, evitano tutto ciò che può dispiacerle e fanno con molta gioia tutto ciò che lei gradisce.
Per poter comprendere bene la similitudine fra la storia di Giacobbe e quella dei figli consacrati a Maria, sarà bene leggere il capitolo 27 della Genesi. I veri figli portano a Maria non due capretti, come Giacobbe li portò a Rebecca, ma le offrono ciò che i due capretti significano: il loro corpo e la loro anima perché ella li riceva come cosa sua, li faccia morire al peccato e a se stessi, li spogli del loro amor proprio, affinché possano piacere di più a Gesù il quale vuole per amici e discepoli solo chi è pronto a morire a se stesso. "Chi vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua".
Maria prepara le anime secondo il volere del Padre, volere che lei conosce più di tutte le creature, perché possano essere degne della sua benedizione.
Tutti coloro che gustano e praticano la perfetta consacrazione a Gesù Cristo per le mani di Maria, non desiderano nulla di più e le dimostrano sempre un amore reale e coraggioso.
Essi sono sottomessi e obbedienti alla Madonna, come alla loro Madre, sull'esempio di Gesù che volle consacrare trenta dei suoi trentatré anni di vita a dar gloria al Padre Celeste, con una intera e perfetta sottomissione e obbedienza a sua Madre. Chi appartiene a Maria segue i suoi consigli con fiducia, come fece Giacobbe con Rebecca quando essa gli disse: "Obbedisci al mio ordine!" e come fecero i servi alle nozze di Cana, quando Maria suggerì loro: "Fate quello che Egli vi dirà" (Gv 2, 5).
Giacobbe, per aver obbedito a sua madre ricevette come per miracolo la benedizione che naturalmente non gli era dovuta. Per aver seguito il consiglio di Maria i servi di Cana poterono vedere con i loro occhi il primo miracolo di Gesù che cambiò l'acqua in vino proprio perché lo desiderava sua Madre. Il premio per una perfetta obbedienza a Maria sarà per tutti coloro che si consacrano a lei la benedizione del Padre Celeste e il dono delle sue meraviglie per tutta l'eternità" (cfr Trattato 197 198).
Impegno: Proponiamoci di metterci seriamente alla scuola di Maria e di seguire quelle parole che ancora oggi ci ripete: "Fate quello che Egli vi dirà!". Cosa vuole il Signore da noi? Cosa ci chiede Maria?
Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.
Per poter comprendere bene la similitudine fra la storia di Giacobbe e quella dei figli consacrati a Maria, sarà bene leggere il capitolo 27 della Genesi. I veri figli portano a Maria non due capretti, come Giacobbe li portò a Rebecca, ma le offrono ciò che i due capretti significano: il loro corpo e la loro anima perché ella li riceva come cosa sua, li faccia morire al peccato e a se stessi, li spogli del loro amor proprio, affinché possano piacere di più a Gesù il quale vuole per amici e discepoli solo chi è pronto a morire a se stesso. "Chi vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua".
Maria prepara le anime secondo il volere del Padre, volere che lei conosce più di tutte le creature, perché possano essere degne della sua benedizione.
Tutti coloro che gustano e praticano la perfetta consacrazione a Gesù Cristo per le mani di Maria, non desiderano nulla di più e le dimostrano sempre un amore reale e coraggioso.
Essi sono sottomessi e obbedienti alla Madonna, come alla loro Madre, sull'esempio di Gesù che volle consacrare trenta dei suoi trentatré anni di vita a dar gloria al Padre Celeste, con una intera e perfetta sottomissione e obbedienza a sua Madre. Chi appartiene a Maria segue i suoi consigli con fiducia, come fece Giacobbe con Rebecca quando essa gli disse: "Obbedisci al mio ordine!" e come fecero i servi alle nozze di Cana, quando Maria suggerì loro: "Fate quello che Egli vi dirà" (Gv 2, 5).
Giacobbe, per aver obbedito a sua madre ricevette come per miracolo la benedizione che naturalmente non gli era dovuta. Per aver seguito il consiglio di Maria i servi di Cana poterono vedere con i loro occhi il primo miracolo di Gesù che cambiò l'acqua in vino proprio perché lo desiderava sua Madre. Il premio per una perfetta obbedienza a Maria sarà per tutti coloro che si consacrano a lei la benedizione del Padre Celeste e il dono delle sue meraviglie per tutta l'eternità" (cfr Trattato 197 198).
Impegno: Proponiamoci di metterci seriamente alla scuola di Maria e di seguire quelle parole che ancora oggi ci ripete: "Fate quello che Egli vi dirà!". Cosa vuole il Signore da noi? Cosa ci chiede Maria?
Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.