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Sabato, 27 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Santa Zita ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Chi fa il cammino di preghiera compie ogni giorno molte opere buone, ma si accorge anche di avere molti difetti. Se ne affligge perché vorrebbe vedersi perfetto e non di rado si deprime e si scoraggia. Guai se non avessi difetti. Se non li avessi prenderebbe il sopravvento la superbia, che è la cosa peggiore di tutte. Gesù vuole che tu sia umile, perciò a volte permette che tu cada in qualche errore, affinché tu possa compiere molti atti di fiducia. Gesù permette le debolezze per temprare le anime. Allora conserva nel cuore la convinzione della propria debolezza per non ostacolare il cammino graduale della grazia. Nessuna tua debolezza può allontanare il Signore da te, se sei umile.
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VITA DI S. GIUSEPPE SPOSO DI MARIA SS. - Di San Giovanni Bosco



Giuseppe



Capo VIII. Maria e Giuseppe si rifugiano in una povera grotta. - Nascita del Salvator del mondo. - Gesù adorato dai pastori.

Et Verbum caro factum est.
Ed il Verbo si è fatto carne. IO. I, 14.


Un po' scoraggiati dalla mancanza di ogni ospitalità, Giuseppe e Maria se ne uscirono da Betlemme speranzosi di trovare nella campagna quell'asilo che la città loro aveva rifiutato. Arrivarono essi presso ad una grotta abbandonata, la quale offriva un rifugio ai pastori ed ai loro armenti di notte e nei giorni di cattivo tempo. Giaceva in terra un po' di paglia, ed una incavatura praticata nella roccia serviva egualmente di panca per riposarsi, e di mangiatoia per gli animali. I due viaggiatori entrarono nella grotta onde prendere riposo dalle fatiche del viaggio, e per riscaldare le loro membra intirizzite dal freddo dell'inverno. In questo miserabile riparo, lungi dagli sguardi degli uomini, Maria dava al mondo il Messia ai nostri primi padri promesso. Era la mezzanotte, Giuseppe adorando il divino fanciullo lo inviluppò con pannicelli, e lo pose entro alla mangiatoia. Egli era il primo degli uomini cui toccasse l'incomparabile onore di offrire i propri omaggi a Dio disceso sopra la terra per riscattare i peccati dell'umanità.

Alcuni pastori guardavano le loro greggie nella vicina campagna. Un angelo del Signore comparve e loro annunziò la buona novella della nascita del Salvatore. Nel tempo stesso si udirono dei cori celesti a ripetere: e Gloria a Dio nel più alto de' Cieli e pace sulla terra agli uomini di buona volontà. » Questi uomini semplici non esitarono a seguire la voce dell'angelo, « Andiamo, si dissero, sino a Betlemme e vediamo ciò che è accaduto. » E senza fare maggiori indugi entrarono nella grotta ed adorarono il divino fanciullo.