Santo Rosario on line

Venerdi, 26 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Marcellino ( Letture di oggi )

Santa Faustina Kowalska:La Chiesa vive una vita autentica quando professa e proclama la misericordia — il più stupendo attributo del Creatore e Redentore — conducendo gli uomini alle fonti della misericordia del Salvatore (specialmente alla parola di Dio e ai Sacramenti dell'Eucarestia e della Riconciliazione).
font

Maggio, mese di Maria - Meditazioni sulla Madre di Dio



Maria



22 maggio - «Lo Spirito Santo scenderà su di te»

1. Quando Maria chiede all'angelo Gabriele come avverrà la nascita del Redentore, egli le risponde: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, e la potenza dell'Altissimo stenderà su di te la sua ombra» (Lc 1, 34). Il Figlio di Dio nascerà dal suo grembo non per fecondazione umana, ma «per opera dello Spirito Santo», come diciamo nel Credo.

La fecondazione avviene nel clima dell'amore, e Maria sarà resa madre dallo stesso Spirito di Amore che è col Padre e il Figlio un unico Dio.

Questo stesso Spirito, scendendo in Maria, dà inizio a quella speciale presenza dello Spirito Santo nel Corpo Mistico che si incentra in Gesù. Nel grembo di Maria si attua l'incarnazione del Verbo e ha origine l'unità dei credenti in Cristo. Lo Spirito di Amore che anima la vita trinitaria, animerà pure l'unità dei credenti. Già nel momento dell'Incarnazione Gesù entrando nel mondo prega il Padre: «Che tutti siano uno, come tu, Padre, sei in me ed io in te» (Gv 17, 2). Tutti siamo una cosa sola perché «abbeverati di uno stesso Spirito», insegna Paolo (1 Cor 12, 13).

2. Oltre che centro di irradiazione del Verbo, Maria diventa perciò centro di effusione dello Spirito Santo, che è il «dono» portato da Cristo all'umanità. Questo dono è già annunciato nell'Antica Alleanza (Ez 11, 19, ecc.) e anche già effuso sui patriarchi, sui profeti e sugli uomini di Dio per avviare il piano salvifico; ma con l'Incarnazione del Verbo il dono dello Spirito comincia a entrare nella fase pentecostale. Il dono di Dio all'umanità è graduale: «di luce in luce», dice Paolo.

3. Tenendo presente l'ambivalenza della mediazione di Maria, rivolta al Verbo fatto Carne in lei, e al Corpo Mistico, si comprende quale dovette essere l'effusione dello Spirito Santo in Maria al momento dell'Incarnazione. Offrendosi a lei come Sposo, la ricolma di tutti quei carismi che sono necessari allo svolgimento della sua missione: i «carismi migliori» (1 Cor 12, 31 s) della fede, speranza e carità; i «sette doni» (sacrum septenarium), cioè la sapienza, l'intelletto, il consiglio, la fortezza, la scienza, la pietà e il timor di Dio; i «frutti» dello Spirito (gioia, pace, affabilità, bontà, fedeltà, dolcezza, ecc.: Gal 5, 22); le virtù cardinali (prudenza, giustizia, fortezza e temperanza); le altre virtù morali (umiltà, pazienza, ecc.); soprattutto il primo frutto che ammanta la presenza dello Spirito Santo nei cuori, cioè la grazia santificante, la vita divina che ci fa «compartecipi della natura divina», e per cui Maria è la «piena di grazia».

4. Lo Spirito Santo è l'autore della nostra santificazione: solo lo Spirito di Gesù può portare a compimento la nostra conformità con lui. Questa opera è assai agevolata dall'intercessione di Maria, Sposa dello Spirito Santo, che dopo la risurrezione di Gesù dispose gli Apostoli a riceverlo nel giorno della Pentecoste.

Fonte: www.preghiereagesuemaria.it