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La Madonna del Carmine e lo scapolare





DUNQUE: UN GRANDE SEGNO, UN SERIO IMPEGNO




Il punto centrale della devozione allo Scapolare è la consa­crazione a Maria, come offerta di sè e della propria vita e come impegno di onorarla rivivendone le virtù.

S. Alfonso Maria de' Liguori scrive che i fedeli indossano lo Scapolare" in segno di essere dedicati alla di Lei servitù, e di essere del numero della famiglia della Madre di Dio» (Le Glorie di Maria).

Pio XII vede nello Scapolare un segno di "consacrazione al Cuore Immacolato di Maria" (Lettera autografa - 1950) e dice che il cristiano, indossandolo, "fa professione di appartenere a Nostra Si­gnora, come il cavaliere del secolo XIII, al quale risale l'origine dello Scapolare, che sotto lo sguardo della sua Dama, si sentiva valoroso e sicuro nel combattimento e, portando i suoi "colori", avrebbe preferito molte volte morire, piuttosto che lasciarli mac­chiare» (Discorso per il Centenario celio Scapolare 1950).

La decisione di consacrarsi a Maria deriva da una scelta di fede e d'amore. È un fatto intimo, che impegna la persona nel più profondo. Tale scelta poi può manifestarsi esternamente per mez­zo di segni che cadono sotto l'esperienza sensibile e possono es­sere percepiti dagli altri. L'uso di essi è pienamente conforme alla natura dell'uomo, che solo attraverso i sensi comunica con il mondo esterno. Anche Gesù, nei Sacrarnenti, si serve di segni sensibili come veicoli di Grazia.

Lo Scapolare è un segno sensibile, approvato dalla Chiesa, con il quale evidenziamo la nostra consacrazione alla Madonna e i vincoli di amore che ad essa ci legano. Come l'anello nuziale è una testimonianza della consacrazione matrimoniale di un uomo e una donna, così lo Scapolare dice a tutti che uno è consacrato a Maria.

La consacrazione, nel suo significato più ampio e profondo, non si esaurisce in gesti occasionali o nella recita di alcune pre­ghiere: costituisce un orientamento cristiano di fondo dell'intera vita, messa sotto la tutela di Maria per onorarne il Figlio divino.

Come offerta totale di sè, della propria persona e della propria attività, la consacrazione vale incomparabilmente di più di qua­lunque altro ossequio che si possa offrire alla Madre di Dio: co­stituisce il vertice della devozione mariana.

In concreto lo Scapolare è un impegno con Maria di imitare le sue virtù. Santa Teresa d'Avila scrive: "Sforziamoci di imitare almeno in qualche cosa la profonda umiltà della Santissima Ver­gine, di cui portiamo l'abito" (Cammino 13-3).

Tutta la Chiesa "contempla l'arcana santità di Maria, ne imita la carità", avverte il Vaticano II (Lumen gentium, 64). Lo Scapolare, in quanto significa e attua i più stretti rapporti con Maria, richiama questa sua carità, che era prima di tutto servizio amoroso e unione continuata con Cristo.

Sintetizzando, Pio XII, esortava i rivestiti dello Scapolare: "Abbiano nel segno-ricordo della Vergine lo specchio dell'umiltà e della castità; abbiano nella ingenua struttura della veste un breviario di modestia e di semplicità; abbiano, soprattutto, in que­sta veste che portano giorno e notte, in eloquente espressione sim­bolica, la preghiera con la quale invocano l'aiuto divino" (Lette­ra autografa - 1950).

A questo punto lo Scapolare spinge il credente a un fermo proposito di operare in onore di Maria, di accrescerne il suo cul­to, di cooperare alla sua missione di salvezza, di farla conoscere e amare anche dagli altri, diffondendo la sua determinazione e di­fendendo il suo onore.

Insomma, lo Scapolare racchiude una lunga storia di amore e di predilezione da parte della Madonna e richiede a chi lo indossa una risposta adeguata.

Questa devozione favorisce la crescita interiore e l'esercizio delle virtù soprannaturali e porta alla piena attuazione della gra­zia battesimale. Con le sue esigenze intime è fatta per anime ge­nerose e consapevoli che, a imitazione di Maria e con il suo aiuto, tendono sinceramente alla perfezione cristiana.

Fonte: http://www.preghiereagesuemaria.it/madonna_del_carmine.htm