Santo Rosario on line

Sabato, 27 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Santa Zita ( Letture di oggi )

San Pio da Pietrelcina:Quando si passa dinanzi a un'immagine della Madonna bisogna dire: «Ti saluto, o Maria. Saluta Gesù da parte mia».
font

Agosto, mese dedicato a Dio Padre

Trinita

29 - SE DIO CI AMA, PERCHÉ IL DOLORE E IL MALE?


INTRODUZIONE - - L'Antico Testamento ci mostra l'amore di Dio nella creazione, nella provvidenza, nell'amicizia con i Patriarclîi e nella predilezione per Israele, nell'accesa parola dei profeti e nella promessa della Redenzione. Il Nuovo Testamento ci mostra Dio che, per amore dell'uomo, s'incarna, compie miracoli, si fa maestro e pastore buono, si lascia crocifiggere e squarciare il Cuore, ci dona i sacramenti e la Chiesa, per assicurarci la salvezza. Tutto vero, tutto confortante e nobilitante: Eppure, ogni giorno una realtà tremenda di dolori e di mali contrasta e sembra smentire tanto amore di Dio: le guerre, gli odi di parte, le ingiustizie di ogni genere, tante vite umane calpestate, tanti cuori traditi!

E Dio? non vede? non interviene? ama e lascia soffrire, soccombere quelli che ama?

Viene per tutti il momento in cui questi interrogativi mettono alla prova, in modo formidabile, ogni fede, ogni speranza, ogni amore. Perché l'uomo chiede subito conto a Dio, quando un male lo colpisce? Non sarebbe più onesto chiedere conto prima a noi stessi e, semmai, agli altri nostri soci? Dio, sommo dator d'ogni bene, nobilissimo nei suoi sentimenti, che gusto potrebbe trovare nel male, nella sofferenza altrui? Anche l'uomo, che pure è meschino, per poca e buona educazione che abbia, è superiore spesso a quella specie di giustizia che è la vendetta e non vuol provare il gusto amaro di far soffrire gli altri!

L'amore di Dio e di Cristo per noi rimane tanto più grande in quanto hanno avuto compassione del nostro male peggiore, la morte e la dannazione e l'hanno espiato per noi; e ora, nei mali che soffriamo ci confortano; non ce ne liberano, ordinariamente, ma ci sostengono e ci assicurano la vittoria finale, se sappiamo sopportare la nostra croce.

MEDITAZIONE BIBLICA - Gesù veduta la folla, salì sul monte... Allora aprì la sua bocca per ammaestrarli e disse: « Beati i poveri in ispirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beati i miti perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati i pacificatori, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati quelli che sono perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati sarete voi, quando vi oltraggeranno e perseguiteranno e falsamente diranno di voi ogni male per cagion mia. Rallegratevi ed esultate, perché, grande è la vostra ricompensa nei cieli ».

CONCLUSIONE - Ha un cuore Dio! Si prende cura più di un uomo solo, per quanto povero e disprezzato, che del sole o dell'equilibrio degli immensi ammassi stellari. E se si cura di un passero, quanto più non gli starà a cuore l'uomo, fatto a immagine sua? Dobbiamo credere dunque che le sofferenze del cuore umano sono viste e permesse da Dio in modo tutto diverso dal nostro: un modo che i nostri occhi velati di pianto non vedono chiaro, che la nostra intelligenza turbata dalla sensibilità non riesce a capire e che la nostra volontà e il nostro « senso di giustizia » non riesce ad ammettere. Ma chi crede, supererà tutto il male e il dolore. A chi soffre, un istante sembra un'eternità; un'ingiustizia personale o familiare o nazionale sembra la fine del sistema, dello equilibrio del mondo e del cosmo; un dolore, un'offesa, uno sbaglio altrui, anche piccolo, ma ingiusto, , appare come il tradímento più nero e la fine di ogni credibilità e fiducia negli altri e in Dio stesso.

Ma così, non ci accorgiamo che a un male aggiungiamo altro male o l'aggraviamo.

Il rimedio sta nel contrario; credere, amare, sperare, prima di tutto in Dio, che è abbastanza potente per trarre il bene anche dal male. Ed educarci all'amore: amare Dio datore e rimuneratore di ogni bene; e da Lui riceveremo la forza di amare gli altri e noi stessi, così così come siamo: fallibili.

PREGHIERA COMUNITARIA



INVITO - Riconoscenti a Dio Padre, che dal Cuore del suo Figlio crocifisso ha fatto sgorgare per la Chiesa e per il mondo la Salvezza e l'Amore, preghiamo insieme e diciamo: Per il Cuore di Cristo tuo Figlio, ascoltaci, o Signore. Perché la carità divina effusa nella Chiesa e nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo, cresca e si espanda nell'impegno cristiano per la giustizia, la pace e la fratellanza, preghiamo: Perché sappiamo attingere nell'Eucaristia la forza e la generosità per testimoniare l'Amore nel nostro ambiente sociale, preghiamo Perché dal santo Sacrificio della Messa attingiamo la forza di amare a qualunque costo, qualunque persona, anche i nemici, preghiamo: Perché nell'ora del dolore e di fronte al male, che c'è nel mondo, non ci venga meno la fede e la speranza cristiana, ma si rafforzi la fiducia nell'aiuto divino e la forza dell'amore superi le provocazioni del male, preghiamo:

(Altre intenzioni personali)



PREGHIERA DI CONCLUSIONE - O Dio, nostro Padre, che nel Cuore di Gesù ferito dai nostri peccati, ci hai aperto tesori di Amore infinito, ti preghiamo: crea in noi un cuore nuovo, pronto alla riparazione e impegnato a ricostruire un mondo migliore nel tuo Amore. Amen.

Fonte: Preghiere a Gesù e Maria