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Venerdi, 3 maggio 2024 - Misteri dolorosi - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Facciamo fatica a capire i ritardi di Dio. Ecco, Lazzaro è molto malato e le sue sorelle mandano a chiamare Gesù, l'amico intimo della famiglia; ma per tutta la risposta Lui non trova di meglio che indugiare. E quando decide di andare, Lazzaro è già morto. Possibile che Dio sia sempre lontano quando Lo si desidera vicino? Perché i Suoi tempi non sono accordati coi nostri bisogni? L'amicizia comprende tutto, ma non ammette assenze. Che amico è uno che si tiene ai margini del tuo dolore? Il ritardo di Dio, però, non è mai il ritardo d'amore; è un ritardo sul modo in cui noi vorremmo si manifestasse quell'amore. Il problema è come reagire a quello ritardo. Il presunto ritardo d'amore va colmato con la fede: se credi in Gesù e ti fidi di Lui, vedrai anche tu trasformarsi le tenebre in luce.

Commento al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini

Vangelo Lc 19, 1-10: Il Figlio dell'uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.

In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».